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Terra Santa: Saxum, lavori in corso – Ottobre 2016

Ecco come appariva Saxum i primi giorni di ottobre.

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saxum.org/italy/

“COME UN PERSONAGGIO TRA GLI ALTRI…”
San Josemaría Escrivá il fondatore dell’Opus Dei, ebbe il desiderio di andare in Terra Santa. Lo stesso successore, il beato Álvaro del Portillo disse che “egli ebbe un grande desiderio di andare nella terra di Gesù, pregava come uno dei personaggi del Vangelo, immaginandosi il paesaggio anche nei dettagli, facendo riferimento a quello che aveva letto e studiato, perché non c’era mai stato”. Coltivava questo desiderio anche per i suoi figli spirituali, le loro famiglie, i loro amici. Sognava che tutti potessero “pregare, inginocchiarsi e baciare la terra sulla quale passò Gesù”.

“SAXUM, E LO SEI DAVVERO”
Nel 1994 il primo successore di san Josemaría, il beato Álvaro del Portillo, fece un pellegrinaggio in Terra Santa in occasione del suo 80esimo compleanno e del 50esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Proprio nella chiesa presso il Cenacolo di Gerusalemme celebrò la sua ultima Messa: morì il giorno dopo, di ritorno a Roma.

In quello stesso anno la Prelatura dell’Opus Dei, in suo ricordo, iniziò, con amici e cooperatori, il progetto del complesso di accoglienza in Terra Santa.

“Saxum”, che dal latino significa roccia, è il soprannome che San Josemaría diede a don Álvaro, il suo più stretto collaboratore e poi successore, per sottolineare la sua grande fedeltà e fortezza, nella corrispondenza alla vocazione e nel servizio alla Chiesa.

Nel 1995 l’Associazione per l’interscambio culturale (ACI – Association for Cultural Interchange Inc.) si impegnò a cercare il luogo più adatto per il progetto.