Mons. Viganò

"I forestieri (stranieri) non erano subito ammessi alla cittadinanza. Proprio come era legge in alcune nazioni che nessuno fosse considerato cittadino se non dopo due o tre generazioni, come dice il filosofo [Aristotele] (Politica III, 2)... Se ai forestieri fosse permesso di intromettersi negli affari di una nazione non appena arrivassero, potrebbero verificarsi molti pericoli, poiché i forestieri non avendo ancora a cuore il bene comune potrebbero perseguire certi obiettivi in opposizione al popolo"

Il testo è tratto dalla Summa Theologiae, un'opera teologica di San Tommaso d'Aquino. In questo passaggio, Tommaso sta discutendo del diritto dei forestieri di partecipare alla vita politica di una nazione. Egli sostiene che i forestieri non dovrebbero essere immediatamente ammessi alla cittadinanza, poiché potrebbero non avere a cuore il bene comune della nazione.
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