Il «PROIETTIILE dell'Immacolata»: Medaglia Miracolosa, le intuizioni di San M.Kolbe
Dopo un certo tempo, il quadro sembrò voltarsi e Caterina scorse la lettera M sormontata da una croce e posta sopra i cuori di Gesù e di Maria. La veggente intese allora la Vergine dirle: Fai coniare una medaglia su questo modello; tutti coloro che la porteranno, riceveranno molte grazie. Le apparizioni del 1830 hanno inaugurato un periodo di grande venerazione per la Vergine concepita senza peccato... Sparsa nel mondo intero in un numero incalcolabile di esemplari, la medaglia miracolosa è diventata una catechesi in immagini: essa richiama mirabilmente la storia della salvezza in Gesù Cristo. Padre Massimiliano Kolbe così commentava questo avvenimento.
«Dalla narrazione di Caterina Labouré noi comprendiamo quale sia stato lo scopo dell’apparizione di Maria: mostrare la sua Immacolata Concezione e la sua mirabile potenza presso Dio. In diversi tempi la santissima Vergine Maria è venuta in aiuto dei propri figli e ha offerto svariati modi per raggiungere più facilmente la salvezza e la liberazione dal giogo di satana. Adesso, nell’era dell’Immacolata Concezione, la Santissima Vergine ha consegnato all’umanità la medaglia miracolosa, la quale, per mezzo di innumerevoli miracoli di guarigioni e soprattutto di conversioni, conferma la propria provenienza celeste. Manifestandola, l’Immacolata stessa promise moltissime grazie a tutti coloro che l’avrebbero portata; e poiché la conversione e la santificazione sono grazie divine, la medaglia miracolosa è il mezzo migliore per raggiungere il nostro scopo.
Essa, perciò, costituisce l'ARMA MIGLIORE DELLA MILIZIA dell’Immacolata; è la PALLOTTOLA con cui il fedele milite ingaggia la battaglia con il nemico, cioè il male, salvando in tal modo i malvagi. Sulla medaglia, poi, è impressa la giaculatoria: O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te. L’Immacolata stessa ha posto sulla nostra bocca questa preghiera, rivelandocela e raccomandandoci di recitarla. Mettiamo in pratica, quindi, anche questa raccomandazione. Inoltre, dato che vi sono pure taluni che non ricorrono a lei, noi aggiungiamo: e per quanti a te non ricorrono. E poiché nei nostri tempi il capo degli acattolici, la testa del serpente infernale - si può ben dire - è la massoneria, noi ricordiamo in modo particolare coloro che si lasciano sedurre da essa. In tal modo, perciò, ogni giorno noi sferriamo un assalto contro il drago infernale in tutte le sue membra, ma soprattutto nella testa.
Noi non vediamo ora i risultati di questo lavoro, o piuttosto della preghiera; tuttavia dopo la morte potremo constatare quanto sono vere le parole del Signore: Chiedete e otterrete (Gv 16,24); in questo caso, infatti, possiamo esser sicuri che ciò che chiediamo non è sicuramente contrario alla volontà di Dio».
A questo punto, qualcuno potrebbe dire scandalizzato: tanta importanza ad un’apparizione privata, e ancor di più ad una medaglietta!... I santi conoscono meglio che certi «progressisti» la logica del regno di Dio che è sempre quella messa in atto dal giovane Davide che abbatté Golia armato solo di una fionda e di un sasso, non dopo avergli gridato: «Tu vieni a me con la tua spada, con la lancia e con l’asta. Io. vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere di Israele, che tu hai insultato» (1 Sam 17,45). I santi credono a questi mezzi poveri e semplici di devozione e ne ottengono innumerevoli conversioni; gli ipercritici li scambiano per superstizione, ma convertono nessuno o quasi, a differenza di san Giovanni Bosco, di san Massimiliano Kolbe e tanti altri apostoli dell’Immacolata.
Uno dei grandi convertiti tramite la medaglia miracolosa - e di cui più volte nei suoi scritti parla padre Kolbe - fu Alfonso Ratisbonne, ebreo, banchiere e libero pensatore francese, che aveva accettato di portarla con sé per fare piacere ad un amico durante la sua permanenza a Roma nel gennaio del 1842: entrato il 20 di quel mese nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte per semplice curiosità, ne uscì convertito dopo una visione di Maria Santissima. Alfonso Ratisbonne con il fratello Teodoro, anch’egli convertito, fondò la congregazione dei Missionari di Nostra Signora di Sion e morì a Gerusalemme. Pertanto, narrazioni di conversioni tramite quest’umile mezzo ne troviamo, nella vita di padre Kolbe, parecchie: ad esempio quella del ministro plenipotenziario del Giappone in Polonia e di un altro colto personaggio durante la sua permanenza in un sanatorio di Zakopane.
Per Padre Kolbe la medaglia miracolosa è anche un’arma. Prescriveva padre Kolbe, da buon stratega del regno dell’Immacolata:
«La medaglietta dell’Immacolata sia l’ARMA o piuttosto LA PALLOTTOLA di cui ogni milite dell’Immacolata si serve. Uno può essere il peggiore di tutti ma, se acconsente a portare su di sé la medaglia miracolosa, bisogna dargliela; noi con vero piacere ne manderemo gratis quante ne occorreranno e si deve pregare per lui e all’occasione, per mezzo di una buona parola, cercare di portarlo lentamente ad amare con tutto il cuore la Madre Immacolata, a rifugiarsi in lei in tutte le difficoltà e tentazioni. Chi comincia a pregare sinceramente l’Immacolata, dopo poco tempo - soprattutto nella festa di Lei - si lascerà convincere a confessarsi. C’è molto male nel mondo ma ricordiamoci che l’Immacolata è più potente e schiaccerà il capo al serpente infernale (Gn 3,15)».
Ancora, la medaglia miracolosa va distribuita a tutti e dovunque:
«È necessario distribuire la sua medaglia ovunque è possibile, anche ai fanciulli, affinché la portino sempre al collo, agli anziani e soprattutto ai giovani, affinché sotto la sua protezione abbiano le forze sufficienti per respingere le innumerevoli tentazioni e insidie che incombono su di loro in questi nostri tempi. Anche a coloro che non entrano mai in chiesa, che hanno paura di accostarsi alla confessione, che si fanno beffe delle pratiche religiose, che ridono delle verità di fede, che sono immersi nel fango dell’immoralità oppure vivono nell’eresia fuori della chiesa: oh! a costoro è assolutamente indispensabile offrire la medaglietta dell’Immacolata e sollecitarli a volerla portare e, nello stesso tempo, supplicare con fervore l’Immacolata per la loro conversione. Molti riescono a raggiungere il loro scopo perfino quando qualcuno non vuole accettare nel modo più assoluto la medaglietta. Ebbene, la cuciono addirittura di nascosto nelle vesti e pregano mentre l’Immacolata, presto o tardi, dimostra quel che è capace di fare. La medaglia miracolosa, quindi, è la PALLOTTOLA DELLA MILIZIA DELL'IMMACOLATA».
Tratto da: Gerlando Lentini, Massimiliano Maria Kolbe. Senza limiti. Itinerario spirituale del Santo attraverso gli scritti, Edizioni Messaggero Padova, Padova 1984, pp. 70-71; 110-112.
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APPROFONDIMENTI SULLA MEDAGLIA MIRACOLOSA: dei tanti di cui ho fatto oggetto di pubblicazione in questi anni, propongo questi tre
VALORE E SIGNIFICATO DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA (Una mia conferenza)
MEDAGLIA MIRACOLOSA: le grandi intuizioni di Jean Guitton
I PRODIGI della Medaglia miracolosa: testimonianze dai fratelli e dalle sorelle
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