Gottlob
1735

Un messaggio del Vescovo Schneider a tutta la Chiesa universale

Un invito concreto che dobbiamo continuare a tradurre ancor più in realtà.
Il vescovo Schneider contro il nuovo gnosticismo


11 febbraio 2015. Nell'Anniversario delle apparizioni della Beata Vergine Immacolata a Lourdes, non possiamo passare sotto silenzio questo messaggio, che è diretto a tutta la Chiesa universale, anche se promosso da un sito affine al nostro: OnePeterFive.com [qui]. Esso nasce da una esplicita richiesta rivolta a Mons. Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Maria Santissima in Astana, Kazakistan, sull'onda di una intervista da lui rilasciata a Polonia Christiana [da noi tradotta e pubblicata qui].
Si intende quindi render pubblico un invito ai cattolici di tutto il mondo di impegnarsi fin da ora a resistere, come ricordato anche dal Cardinal Burke [qui].
Dunque non esitiamo a farcene portavoce anche noi, chiarendo fin da subito che "resistenza" non equivale a "ribellione". In un prossimo articolo in preparazione lo spiegherò ancor meglio.
Ci sia consentito tuttavia, per ora, un semplice inciso: è evidente che il cardinal Burke, il vescovo Schneider ed altri non si augurano di dover resistere all'insegnamento del papa, ma sono pronti a farlo, se diventa necessario, per il Signore e per il bene delle anime. E, se a noi capita di sentire e di esprimere le stesse cose, evidentemente non siamo né pseudo-teologi né tradizionalisti ingessati, ma semplicemente amanti della Tradizione e del vero progresso perché la Tradizione non esclude affatto il progresso, che è altra cosa dal progressismo, così come la Tradizione è altra cosa sia dal tradizionalismo che dall'ibridismo sofista di chi si dichiara né progressista né tradizionalista.
Il sito From Rome, ne ha ricavato un invito ancor più esplicito [qui], che pubblicherò domani in attesa della traduzione in corso. (M.G.)
Il vescovo Athanasius Schneider: per combattere il Nuovo-Gnosticismo

È una triste verità il fatto che stiamo attraversando un momento di grande crisi della Chiesa. Dio è con noi, però. Mi avete chiesto ciò che i fedeli possono fare per combattere gli errori che si stanno diffondendo attraverso la Chiesa. Vorrei rispondere con alcuni suggerimenti:

«Dobbiamo creare gruppi di veri cattolici, studiosi, famiglie e clero che diffondano con coraggio la verità cattolica tutta intera, in particolare sugli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sulla natura, e i comandamenti di Dio.

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paceate
Se la Chiesa deve essere come ci ha ricordato il Santo Padre come un grande ospedale, non si può non pensare alla parabola del figlio prodigo, ritenendo che il figliol prodigo vedesse solo quanto stasse bene prima quando era presso suo padre e rimpiangesse la sua condizione di figlio con tutti i suoi beni, senza ricordare che lui stesso quando ritornò a suo padre chiese il perdono per tutto il male …Altro
Se la Chiesa deve essere come ci ha ricordato il Santo Padre come un grande ospedale, non si può non pensare alla parabola del figlio prodigo, ritenendo che il figliol prodigo vedesse solo quanto stasse bene prima quando era presso suo padre e rimpiangesse la sua condizione di figlio con tutti i suoi beni, senza ricordare che lui stesso quando ritornò a suo padre chiese il perdono per tutto il male che aveva commesso, ed era sinceramente pentito. Così è per noi quando avviciniamo una persona con un disagio e sta cercando luce per uscire da quel disagio frutto del peccato, avviciniamo quella persona con tanto amore e tanta misericordia, ma con tanta dolcezza e gradualità poi insegniamo a quella persona la bellezza di ritrovare un amore puro, e Le indichiamo che deve uscire dalla situazione del peccato. Così, non c’è misericordia e soprattutto non c’è vero amore per quella persona che vogliamo aiutare, se dopo averle fatto vedere la bellezza di ritrovare un amore per Dio, non le facciamo vedere anche la bellezza di ritrovare la pace interiore, frutto della messa in pratica dei divini Comandamenti, preceduta da una Confessione dei propri peccati. Certo tale Confessione non deve mancare di pentimento, perché se non c’è vero pentimento non c’è vera volontà a non commettere più il male. Questo perché se Dio non vede un sincero pentimento come può donarci la grazia di cambiar vita? Perché è anche una grazia quella di avere la forza di non commettere più il male, accompagnata da una vita di preghiera, da una confessione frequente, dall’accesso all’Eucaristia frequente, con tanto amore per Dio. Se un sacerdote, un vescovo, omette anche una sola di queste cose che ho detto è stato forse prudente? Eccesso di prudenza? E’ stato un buon padre, un buon consigliere, un buon apostolo del vangelo?

<<Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte chiederò conto a te>> (Profeta Ezechiele 33,8)

Se volete leggere o diffondere una catechesi semplice visitate il sito:

www.paceneicuori.com

😇