Il Covid in Africa, l'apocalisse che non c'è stata
All'inizio della pandemia, l'Onu prevedeva una vera apocalisse in Africa, chiedendo aiuti straordinari per tutti i suoi Paesi. Dopo otto mesi, possiamo ben dire che il continente nero è il meno colpito al mondo dal virus. L'Onu si lancia allora in lodi sperticate dei governi locali, per la loro efficacia nella lotta contro l'epidemia. Ma anche questo è falso: non hanno fatto o potuto fare nulla.
Il 23 ottobre nel mondo i casi di COVID-19 hanno superato di poco i 41,3 milioni. Con 1.276.311 casi su una popolazione di 1,3 miliardi l’Africa si conferma il continente meno aggredito dal virus. L’Onu invece all’inizio della pandemia aveva dichiarato che l’Africa era il continente più esposto, che avrebbe subito danni immensi. Il Segretario generale Antonio Guterrez a fine marzo aveva spiegato che c’era bisogno di una mobilitazione gigantesca, che aiutare l’Africa doveva avere priorità assoluta, senza di che ci sarebbero stati “milioni e milioni di persone infette” e “necessariamente …