Il MIRACOLO concesso da Dio per intercessione della Venerabile Mariantonia Samà. Nella foto la miracolata, il fratello e la loro nipote. Il miracolo riguarda la guarigione istantanea, perfetta, completa …Altro
Il MIRACOLO concesso da Dio per intercessione della Venerabile Mariantonia Samà. Nella foto la miracolata, il fratello e la loro nipote.

Il miracolo riguarda la guarigione istantanea, perfetta, completa e duratura delle ginocchia artrosici di Maria Vittoria Codispoti, dal 13 dicembre 2004 fino alla morte, avvenuta il 24 aprile 2016.
La signora Codispoti era nata a Sant’Andrea Apostolo sullo Ionio, paese della Venerabile, ma risiedeva a Genova con il fratello Vincenzo. La sua patologia nella sua forma acuta risaliva al 2002. Accusava “dolori insopportabili” (sue parole). Il medico curante ha riconosciuto che la signora “da anni era affetta da grave malattia degenerativa alle articolazioni delle ginocchia”. Le risonanze magnetiche attestavano la presenza di una “patologia osteoarticolare ben evidente” alle ginocchia, con referto: “Gonartrosi tricompartimentale e segni di condropatia”. Per il medico curante la risposta risolutiva al caso clinico della grave malattia degenerativa della signora Codispoti era quella chirurgica. Ma la paziente non ne voleva sapere, giacché doveva curare il fratello, colpito da ischemia cerebrale, ed allettato. Accettava solo la terapia antidolorifica a base di Paracetamolo e Codeina (dosi massime). Scrive: «Mi rassegnai a vivere in quello stato di atroce sofferenza, continuando a ricorrere con maggiore frequenza, ad antidolorifici sempre più forti».
La sera del 12 dicembre 2004 era “sofferente più del solito”, al punto di non alzarsi neppure per attivare l’ossigeno al fratello ansimante. In questa circostanza estrema, invocò Dio attraverso l’intercessione di Mariantonia.
«Al risveglio - ella racconta - iniziai a muovere le gambe con molta cautela, come facevo sempre per evitare i soliti dolori lancinanti, ma capii subito che quella mattina del 13 Dicembre era diversa, perché riuscii a scendere dal letto senza alcun male e, addirittura, mi ritrovai in piedi, alta e dritta, vedendo così nello specchio un’immagine diversa da quella degli ultimi mesi». Da quel giorno la signora riacquistò autonomia e indipendenza per uscire
di casa, senza avvertire più alcun dolore, facendo senz’alcuna difficoltà le scale (abitando al terzo piano). Da quel giorno il medico curante, non prescrisse più alcuna terapia antidolorifica.
La “miracolata” era divenuta completamente autonoma nelle attività domestiche, camminava liberamente ed ha potuto assistere il fratello Vincenzo novantenne. Nel 2013, a 89 anni, la signora è entrata in una casa di cura, dove, pur non avendo più dolore alle ginocchia, ha iniziato a camminare per prudenza con l’aiuto del girello fino al giorno della morte, dovuta ad un ictus.
La malattia artrosica è una affezione degenerativa che tende a progredire e non certo a regredire. Appare difficilmente spiegabile sia la scomparsa improvvisa e totale dei dolori accusati per vari anni, sia la scomparsa dell’impotenza funzionale che accompagnava la sintomatologia dolorosa.
Ciò che meraviglia, è l’assenza totale (non parziale) del dolore alle ginocchia, dal fatidico 13 dicembre 2004 fino alla morte (2016), cioè, per ben 12 anni, benché le ginocchia fossero affette da grave gonoartrosi.