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zagormau
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Se si risana la famiglia, si cambia il mondo. SIATE VIGILANTI 29 aprile 1978 Figli miei, sono in mezzo a voi. Sono Gesù, vostro fratello e amico, vostro maestro e vostra guida. Vengo a ripetervi …Altro
Se si risana la famiglia, si cambia il mondo.

SIATE VIGILANTI

29 aprile 1978

Figli miei, sono in mezzo a voi. Sono Gesù, vostro fratello e amico, vostro maestro e vostra guida. Vengo a ripetervi quell'ammonimento che già rivolsi ai miei discepoli durante la mia predicazione: siate vigilanti, perché non sapete né il giorno né l'ora. Non sapete quando verrà lo sposo delle anime vostre a ricevervi per giudicarvi.
Non sapete che cosa vi riserva l'avvenire. Sapete che siete combattuti, nel vostro interno, dalle vostre passioni e dalla concupiscenza dei sensi e, all'esterno, dal demonio, dai suoi satelliti e dal mondo, di cui egli è principe, e che ha una legge completamente diversa dalla mia.
Se considerate la vigilanza della vostra casa tanto importante da chiudere con grande precauzione porte e finestre per difendervi dai ladri, almeno con la stessa preoccupazione dovete difendere l'anima vostra dai pericoli che, insidiandola, minacciano di distruggere quell'armonia che la tiene legata a Dio, che dell'anima è il dolce ospite.
La vostra vigilanza suppone una intelligente custodia dei vostri sensi che, essendo come le cinque finestre dell'anima, possono lasciar entrare ciò che per essa è dannoso.
La custodia suppone quindi una mortificazione di quei sensi, tramite i quali, d'altro canto, l'uomo può dare a Dio lode e gloria ed è messo in grado di intenderne la voce.
Se sarete vigilanti su voi stessi, non avrete a lamentarvi di esservi lasciati sfuggire parole non buone o di aver agito sconsideratamente. Se la vigilanza vi renderà padroni di voi stessi, non vi saranno più quei gesti inconsulti e quegli scatti d'ira, che vi fanno talvolta scambiare per persone a cui è venuto a mancare il bene dell'intelletto.
Siate vigilanti, perché il peccato non prenda dimora in voi e perché non diventi una necessità e una schiavitù. Dalla vigilanza vi verrà la libertà dei figli di Dio, poiché camminerete sui suoi sentieri, ascolterete volentieri la sua voce e vi nutrirete, nei suoi pascoli, di cibo divino.
Vigilate, perché l'ultima ora vi è nascosta ed è la sola che ha importanza per voi, poiché da essa dipende la vostra felicità. Vigilate e pregate, anche perché le vostre famiglie siano difese da quei tremendi pericoli che minacciano e distruggono la fedeltà coniugale, l'armonia basata sulla carità e quella pace senza la quale la famiglia diventa un inferno anticipato.
Vigilare significa in questo caso sorvegliare le letture, gli spettacoli televisivi e le amicizie, perché da queste cose possono nascere conseguenze deleterie per i coniugi e per i figli.
La società è attualmente come un corpo malato, perché troppe famiglie sono malsane e distrutte dalla mancanza di fede e di amore. Se si risana la famiglia, si cambia il mondo. Occorre avere il coraggio di saper dire di no a chi vuol entrare in mille modi in essa per scaricare i propri veleni.
Vigilate, figli, perché il male, che oggi vi sembra lontano poiché non colpisce voi direttamente, potrebbe domani colpirvi e trovarvi impreparati. Vigilate, perché nessuno possa intaccare quelle verità della fede che avete ricevute nel Battesimo e consolidate nella Cresima.
Siate gelosi della vostra fede, poiché l'eresia viene molte volte propinata come il veleno, in dosi piccole, ma capaci di darvi la morte.
Vigilate, perché permanga in voi e negli altri il senso del peccato e l'odio verso di esso. Il timore di Dio guidi la vostra mente, perché possiate guardare in faccia il Signore e possiate capire la legge morale che viene da lui.
Io vi invito a fare della vostra vita una meravigliosa storia d'amore, in cui sia chiaramente visibile il timore di offendere Dio nella sua persona e, ancora lui, nei fratelli. Siate come coloro che attendono la chiamata a rapporto e che perciò sono sempre presenti a se stessi.
Accanto a voi, vigili e attenti, sono i vostri angeli, che della vostra vita hanno una grande responsabilità e che dovranno presentarvi al mio giudizio subito dopo la morte.
Ricorrete con amore, con fiducia, con intensità, cioè spesso, al loro aiuto, perché essi desiderano esservi utili.
E come non affidarvi a quella Madre che rapisce il mio cuore con la sua bellezza, con la sua virtù, con la sua bontà? Fate che, concordi con questa mia e vostra Madre, questo mese che state per cominciare porti frutti di santità in tutti voi.
La vigilanza e la cura ininterrotta che Maria ha per i suoi figli è davvero degna di encomio ed è portentosa, poiché ella può fare ciò che nessuna mamma di questo mondo potrebbe fare.
Siate fedeli a lei, come la Vergine fedelissima è fedele a Dio e a voi nell'adempimento del suo preciso dovere.

GESÙ NOSTRO MAESTRO 10. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia