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Simona Serafini
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Oggi Santa Madre Chiesa fa Memoria di una grande Santa, Maria Maddalena De' Pazzi Santa Maria Maddalena De' Pazzi era solita offrire il Divin Sangue cinquanta volte al giorno. Apparendole Gesù le disse: …Altro
Oggi Santa Madre Chiesa fa Memoria di una grande Santa, Maria Maddalena De' Pazzi

Santa Maria Maddalena De' Pazzi era solita offrire il Divin Sangue cinquanta volte al giorno. Apparendole Gesù le disse:

Da che tu fai questa offerta, non puoi immaginare quanti peccatori si siano convertiti e quante anime siano state liberate dal Purgatorio!

CORONCINA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU'

Qui in Audio:


CORONCINA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’

Qui in Testo:

Preghiere al Preziosissimo Sangue di Gesù di Santa…

Maria Valtorta dai Quaderni del 1943, 14 giugno

Dice Gesù:


«Prega, offri e soffri molto per i miei sacerdoti. Molto sale (Mt 5,13; Mc 9,50; Lc 14,34-35) è divenuto insipido e le anime ne soffrono perdendo il sapore di Me e della mia Dottrina.

È qualche tempo che ti dico questo, ma tu non vuoi sentire questo. E non vuoi scrivere questo. Te ne ritrai. Capisco il perché. Ma altri prima di te ne hanno parlato, per mia ispirazione, ed erano dei santi. È inutile volersi chiudere occhi e orecchi per non vedere e non udire. La verità grida anche col silenzio. Grida coi fatti che sono la più forte delle parole.

Perché non ripeti più la preghiera di M. Maddalena de’ Pazzi? Un tempo la dicevi sempre. Perché non offri parte delle tue sofferenze quotidiane per tutto il Sacerdozio? Preghi e soffri per il mio Vicario. Va bene. Preghi e soffri per qualche consacrato o consacrata che ti si raccomandano o per i quali hai speciali doveri di riconoscenza. Va bene. Ma non basta. E per gli altri che fai? Hai messo una intenzione di sofferenza per il clero al mercoledì. Non basta. Occorre che tutti i giorni tu preghi per i miei sacerdoti e che tu offra parte delle tue sofferenze per questo. Non stancarti mai di pregare per loro che sono i maggiori responsabili della vita spirituale dei cattolici.

Se un laico basta faccia per dieci per non scandalizzare, i miei sacerdoti devono fare per cento, per mille. Dovrebbero essere simili al loro Maestro in purezza, carità, distacco dalle cose del mondo, umiltà, generosità. Invece lo stesso rilassamento di vita cristiana che è nei laici, è nei miei sacerdoti e in genere in tutte le persone consacrate da voti speciali. Ma di queste ne parlerò poi .

Ora parlo dei sacerdoti, di coloro che hanno l’onore sublime di perpetuare dall’altare il mio Sacrificio, di toccare Me, di ripetere il mio Vangelo.

Dovrebbero essere fiamme. Invece sono fumo. Fanno stancamente quello che devono fare. Non si amano tra di loro e non amano voi come pastori che devono essere pronti a dare tutti se stessi, anche sino al sacrificio della vita, per le loro pecorelle. Vengono al mio altare con il cuore colmo di sollecitudini della terra. Mi consacrano con la mente altrove e neanche la mia Comunione accende nel loro spirito quella carità che deve essere viva in tutti ma che nei miei sacerdoti deve essere vivissima.

Quando Io penso ai diaconi, ai preti della Chiesa catacombale, e li paragono a questi di ora, sento un’infinita pietà per voi, turbe che rimanete senza o con troppo scarso cibo della mia Parola.

Quei diaconi, quei preti avevano contro tutta una società malevola, avevano contro il potere costituito. Quei diaconi, quei preti dovevano espletare il loro ministero tra mille difficoltà; il più incauto movimento li poteva far cadere in mano ai tiranni e condurre a morti di strazio. Eppure, quanta fedeltà, quanto amore, quanta castità, quanto eroismo in loro! Hanno cementato col loro sangue e il loro amore la Chiesa nascente e di ogni loro cuore hanno fatto un altare.

Ora splendono nella celeste Gerusalemme come altrettanti eterni altari sui quali Io, l’Agnello, mi riposo beandomi di loro, i miei intrepidi confessori, i puri che hanno saputo lavare le sozzure del paganesimo che li aveva saturati di sé per anni e anni prima della loro conversione alla Fede, e che spruzzava il suo fango su loro anche dopo la loro conversione, come un oceano di melma contro scogli incrollabili.

Nel mio Sangue si erano detersi ed erano venuti a Me con bianche stole (Ap 7,13-17) su cui era per ornamento il loro sangue generoso e la loro carità veemente. Non avevano vesti esterne, né segni materiali della loro milizia sacerdotale. Ma erano Sacerdoti nell’animo.

Ora c’è l’esterno della veste, ma il loro cuore non è più mio.

Ho pietà di voi, greggi senza pastori. Per questo trattengo ancora i miei fulmini: perché ho pietà. So che molto di quello che siete proviene perché non siete sorretti.

Troppo pochi i veri sacerdoti che spezzano se stessi per prodigarsi ai loro figli! Mai come adesso è necessario pregare (Mt 9,37-38; Lc 10,2) il Padrone della messe, perché mandi veri operai alla sua messe che cade sciupata perché non è sufficiente il numero dei veri instancabili operai, sui quali il mio occhio sì posa con benedizioni ed amore infiniti e grati.

Avessi potuto dire a tutti i miei Sacerdoti: “Venite, servi buoni e fedeli, entrate nel gaudio del vostro Signore!”.

Prega per il clero secolare e per quello conventuale.

Quel giorno che nel mondo non vi fossero più sacerdoti realmente sacerdotali, il mondo finirebbe in un orrore che parola non può descrivere. Sarebbe giunto il momento dell’abbominio della desolazione” (Dan 9,27; 11,31; 12,11) (ricordato in Mt 24,15; Mc 13,24). Ma giunto con una violenza così spaventosa, da essere un inferno portato sulla terra.

Prega e di’ di pregare perché tutto il sale non divenga insipido in tutti meno che in Uno, nell’ultimo Martire che ci sarà per l’ultima Messa, perché sino all’estremo giorno la mia Chiesa militante sarà e il Sacrificio verrà compiuto.

Quanti più veri sacerdoti saranno nel mondo quando i tempi saranno compiuti, e meno lungo e crudele sarà il tempo dell’Anticristo e le ultime convulsioni della razza umana. Perché “i giusti” di cui parlo (Mt 13,43) quando predìco la fine del mondo, sono i veri sacerdoti, i veri consacrati nei conventi sparsi sulla terra, le anime vittime, ignota schiera di martiri che solo il mio occhio conosce mentre il mondo non li vede, e coloro che agiscono con vera purezza di fede. Ma questi ultimi sono, anche a loro stessa insaputa, consacrati a vittime.»

Preghiera al Preziosissimo Sangue dettata da Gesù a Maria Valtorta

Dice Gesù:


Nel mese che sta per finire, molto ti ho parlato del mio Cuore e del mio Corpo nel Sacramento. Ora, per il mese del mio Sangue, ti farò pregare il Sangue mio. Di’ dunque così:

“Divinissimo Sangue che sgorghi per noi dalle vene del Dio umanato, scendi come rugiada di redenzione sulla terra contaminata e sulle anime che il peccato rende simili a lebbrosi. Ecco, io ti accolgo, Sangue del mio Gesù, e ti spargo sulla Chiesa, sul mondo, sui peccatori, sul Purgatorio. Aiuta, conforta, monda, accendi, penetra e feconda, o divinissimo Succo di Vita. Né ponga ostacolo al tuo fluire l’indifferenza e la colpa. Ma anzi per i pochi che ti amano, per gli infiniti che muoiono senza di Te, accelera e diffondi su tutti questa divinissima pioggia onde a Te si venga fidenti in vita, per Te si sia perdonati in morte, con Te si venga nella gloria del tuo Regno. Così sia”.

Maria Valtorta – Quaderni - 28 giugno 1943