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Irapuato
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San Gelasio I papa - 21 novembre. Famiglia Cristiana San Gelasio I papa - 21 novembreAltro
San Gelasio I papa - 21 novembre.

Famiglia Cristiana San Gelasio I papa - 21 novembre
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21 Nov San Gelasio I Papa
La liturgia della Chiesa dedica questo giorno alla Presentazione di Maria Vergine al Tempio, seguendo u-n'antica tradizione che risale alla Gerusalemme del VI secolo quando, presso il Tempio, venne consacrata la basilica di Santa Maria detta Nuova.
L'episodio della presentazione al Tempio, come gli altri della nascita e della fanciullezza di Maria, non si trova nei Vangeli …Altro
21 Nov San Gelasio I Papa
La liturgia della Chiesa dedica questo giorno alla Presentazione di Maria Vergine al Tempio, seguendo u-n'antica tradizione che risale alla Gerusalemme del VI secolo quando, presso il Tempio, venne consacrata la basilica di Santa Maria detta Nuova.
L'episodio della presentazione al Tempio, come gli altri della nascita e della fanciullezza di Maria, non si trova nei Vangeli canonici. E’ narrato dal più poetico tra i testi apocrifi, il cosiddetto Protoevangelo di Giacomo, che con tanta insistenza ha ispirato da una parte la devozione popolare, dall'altra gli artisti.
Come nome del giorno possiamo scegliere quello di Gelasio, perché oggi cade la memoria dei primo Papa di questo nome.
Il più bell'elogio di San Gelasio Papa è quello di Dionigi il Piccolo, che scrisse di lui: " Morì povero, dopo aver arricchito i poveri ". Anche il Liber pontificalis dice che Gelasio " amò i poveri ".
Eppure, nella storia della Chiesa, la figura di questo Santo è rimasta come quella di un " uomo ", cioè di un Papa battagliero e intransigente, che nei quattro anni del suo breve pontificato tenne validamente testa al Senato romano, all'Imperatore di Costantinopoli e a vari eretici.
Di origine africana, il suo forte temperamento polemico risalta nelle lettere vigorose e mordenti, anche se un tantino verbose.
Al Senato romano, che amava il quieto vivere e permetteva ancora, nel V secolo, certe feste pagane, con la scusa che il popolo amava le tradizioni e voleva divertirsi, Papa Gelasio denunziò l'immoralità che quelle feste nascondevano o meglio rinfocolavano.
All'Imperatore di Costantinopoli, che credeva di poter intervenire nel governo della Chiesa, Gelasio scriveva chiaramente che il Papa era lui, e che non avrebbe permesso la più piccola ingerenza del potere civile nelle questioni ecclesiastiche.
Egli affermava chiaramente, insomma, quella che fu detta poi " la supremazia dello spirituale sul tempo-rale ".Il Papa era superiore all'Imperatore, non perché volesse governare o peggio opprimere, ma perché era suo compito guidare e salvare tutti gli uomini, compreso l'Imperatore.
Oltre che maestro di morale, il Papa era anche maestro di dottrina. Perciò Gelasio coni: batté risolutamente gli eretici Monofisiti, i Pelagiani, e i seguaci di Eufemio e di Acazio. Lo zelo di quest'uomo accusato di essere duro nasceva dall'amore per la verità e per la carità. E la riprova della sua dedizione a Dio consisteva nella sua benevolenza verso i bisognosi.
Perciò il suo più bell'elogio, dopo la morte, avvenuta nel 494, fu quello che abbiamo già citato: " Morì povero, dopo avere arricchito i poveri ". E si potrebbe aggiungere: " Morì non amato, da coloro che aveva arricchito con il suo amore di Padre severo, ma giusto ".