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La buona notizia di domenica. 12PORTE - 17 giugno 2010 - Il brano evangelico di questa settimana offre alla nostra meditazione la professione di fede di Pietro: "Tu sei il Cristo!". Mentre il racconto …Altro
La buona notizia di domenica.

12PORTE - 17 giugno 2010 - Il brano evangelico di questa settimana offre alla nostra meditazione la professione di fede di Pietro: "Tu sei il Cristo!". Mentre il racconto di Matteo sottolinea a questo proposito il primato di Pietro e la fede della Chiesa fondata sulla sua testimonianza, quello di Luca che ascolteremo pone in risalto soprattutto il contenuto di questa affermazione: "Tu sei il Cristo di Dio!". E' un vero punto di svolta. Da una parte Gesù sollecita Pietro e gli altri a uscire dai luoghi comuni della gente e a esprimere la loro fede soprannaturale. Dall'altra però li stoppa con determinazione. "Ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno".
E' vero che questo comando imperativo al silenzio totale è decaduto con la morte e la risurrezione di Cristo e soprattutto con il dono dello Spirito Santo, ma è significativo che i Vangeli abbiamo tramandato alla memoria perenne della Chiesa questo ordine severo.
Ci sono delle priorità: il Vangelo deve essere proclamato nella sua integrità, senza censure o edulcorazioni. Gesù preferisce che si taccia, piuttosto che si diffonda di lui una immagine contraffatta: "Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno".
Lo possiamo costatare ogni giorno: nei luoghi o tra le persone nelle quali la conoscenza di Gesù è falsificata a causa di teologie eretiche, di luoghi comuni falsi, di un approccio solo tradizionale alla fede, di abitudini sbagliate, l'annuncio del vangelo autentico del Signore diventa praticamente impossibile. Non c'è niente di peggio di uno che è convinto di essere cristiano e riguardo a Gesù Cristo segue le opinioni della gente: le visioni riduttive di falsi intellettuali da divulgazione, di giornalisti di moda, di propinatori di un vangelo che si vuole più al passo coi tempi. (mons. Andrea Caniato).