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Irapuato
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Letture e Vangelo del giorno - Mercoledì 4 Ottobre 2023 Audio letture della Parola Vangelo di oggi

Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 6,14-18.
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura.
E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio.
D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Salmi 16(15),1-2.5.7-8.11.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: "Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene".
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,25-30.
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

Copyright @ Conferenza Episcopale Italiana [2003 11 05]

Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)

badessa benedettina e dottore della Chiesa
Le Scivias, le vie di Dio, cap. 4 (trad. cb© evangelizo)

Progredire senza esitazione, nella gioia dello Spirito Santo!
Bisogna che l'uomo compia le opere di giustizia nella gioia dello Spirito Santo, senza sottolineare la propria esitazione con perverso mormorio. Non ha da dire che gli manca la prima radice posta nell'uomo per un dono di Dio - il discernimento di ciò che è buono - , né la grazia dello Spirito Santo che tocca questa stessa radice con i suoi consigli - il fuoco della grazia che motiva la sua volontà. Se agisce con determinazione gioiosa, non deve essere nell'angoscia a causa di quanto ha fatto altre volte, spinto da uno slancio riprovevole come se avesse avuto qualcosa di più debole nella sua radice interiore. E, se fallisce, una volta caduto, non mormorerà dicendosi: "Ahimè, cosa ho fatto per esser stato incapace di vedere prima le mie opere in Dio?" Che progredisca piuttosto, risolutamente, senza portare il peso dell'infedeltà passata, in modo da fidarsi di Dio nell'agire, e così rassicurarsi, senza lamenti lacrimosi sulla sua cattiva azione passata.