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EzioB
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CHIESA «SPOSA di CRISTO» dal LIBRO di AZARIA cap.46♦ ♦ Dice Azaria: [...] Ancora dalla Parola non è venuto l'ordine e il consiglio di fare a meno della Chiesa e delle sue gerarchie. Mai verrà. È …Altro
CHIESA «SPOSA di CRISTO» dal LIBRO di AZARIA cap.46♦

♦ Dice Azaria:

[...] Ancora dalla Parola non è venuto l'ordine e il consiglio di fare a meno della Chiesa e delle sue gerarchie. Mai verrà. È istituzione eterna, contro la quale neppure Satana ha vittoria. E se ora la violenza dell'inferno e della valanga delle eresie e dei peccati dei secoli sembrano volerla travolgere, essa non ne subirà che un duro urto che la farà tremare e soffrire, ma dal quale uscirà più bella, avendo rifatte di bisso lucente le sue vesti che la polvere di tante cose aveva impolverato, e porpureo il suo manto di perseguitata. Lacrime e sangue sono necessari per imbiancare il bisso e imporporare il manto alla grande Sposa di Cristo che non morrà.
Dopo l'oscurità, la luce. Sempre. Nella creazione del mondo. Nel nascere del giorno dopo la notte. Nel succedersi delle epoche e delle ère. La corruzione genera dalla morte elementi di vita. Dalle fosse oscure dei cimiteri si generano fiammelle danzanti che raccolte potrebbero dare calore e luce. Anche dai periodi spirituali tristissimi, in cui pare che la Morte debba spegnere la Vita e le Tenebre vincere la Luce, e la materia strozzare lo spirito, la Vita, la Luce, lo spirito non sono vinti. Sono conculcati. Sono nascosti. Come il grano gettato nei solchi e coperto di letame nei mesi tristi dell'inverno. Sembra avvilito quel granello sepolto sotto strati di polvere e fetore di letame. Sembra perduto al sole, e il sole a lui. Ma proprio perché è là sotto, mortificato, premuto, sopraffatto dalla polvere e dal guano, può radicarsi, non essere più leggero granello che il passante può stritolare col piede, il vento trasportare altrove, l'uccello inghiottire, ma divenire stabile pianta, gaia, utile, prospera, moltiplicata in valore e potenza, benefica, trionfante sotto il sole vivo dei mesi più belli.
La Luce sembra oscurarsi e la Morte venire. La corruzione dilaga e sormonta con le sue pesanti onde. Non temete. È quello che ci vuole per riscuotere gli assopiti e farli desiderosi di voci dell'alto. La lotta è utile a tenere forte l'atleta. La nausea della corruzione fa desiderare ciò che è puro. Le tenebre spingono a cercare la luce. La materialità, spinta a limiti paurosi, genera spinta alla spiritualità.
L'Umanità, afferrata come una palla da Satana perché si era addormentata nella nebbia di epoche senza lotte religiose e gettata con scherno nel fango, per reazione della percossa rimbalzerà verso l'alto. L'èra dello spirito verrà dopo questa di materialità. L'èra della Luce ritornerà dopo l'oscurantismo attuale. L'èra della Vita succederà alla quasi mortale agonia. L'èra di Dio sorgerà per essere forza nell'ultima lotta. L'èra di Dio regnerà dopo quella di Satana.
In piedi, o cristiani, nella pienezza della vostra carità per Dio, per la Chiesa, per il prossimo, per voi. Dio Padre vi ha mandato suo Figlio, e Fratello vostro per la Madre, perché vi fosse Maestro e Redentore, e perché foste figli di Dio. E siccome siete figli, Dio ha infuso lo Spirito del suo Figliuolo nei vostri cuori, ed Egli per voi grida: "Abba! Padre!".
L'uomo, anche il più perfetto, non saprebbe mai pregare con quell'amorosa violenza che ottiene il miracolo, tutti i miracoli. Ed allora ecco che lo Spirito di Dio prega in voi, per voi, a ottenere ciò che vi è utile e necessario, e che, santo, è atto a santificarvi. È sempre lo Spirito del Signore che chiuso nei cuori dei fedeli chiede e grida con gemiti ineffabili: "Abba! Padre!". E per voi lo dice. Di che dunque temete se potete dire "Padre" a Dio? Se lo stesso Spirito di Dio lo dice per voi, confessando così che potete dirvi figli del Padre, che siete figli di Dio? Se lo stesso Spirito che Dio ama infinitamente, essendo Sé stesso, prega e chiama per voi?
Sù dunque, e non temete delle cose che passano. Non temete. Non siete servi che possano essere licenziati dall'oggi al domani e che non hanno diritto sui beni del Padre di famiglia. Ma figli siete. Nati alla Vera Vita per i meriti di Cristo, conservati alla Vita ancora per questi meriti che la Sposa di Cristo vi porge materna. Figli siete. E l'eredità paterna non può esservi levata. Non può essere distrutta, perché il Regno dei Cieli è intoccabile agli elementi disgregatori che offendono e menomano, scorazzando sulla Terra. I fuochi di Satana e le orde scatenate degli insatanassati, le nere orde del nero Principe Ribelle, non giungono alle luminose plaghe dove il gioire dei santi si completa, dove la pace si perfeziona, dove la carità è tanto sublime che solo oltre vita ne conoscerete l'estensione e la superbeatifica dolcezza.
Questo gioire, questo essere in pace, questo possedere la Carità, gioia già dei veri servi di Dio qui dove siete, e che io, angelo del Signore, vi auguro sempre più perfette, vi attendono là. Vostre sono. Sono di coloro che contro tutto e tutti, e per la fedeltà alla Parola, sanno divenire e permanere figli di Dio.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo».

1 perseguono è nel significato, raro ma corretto, di perseguitano
2 negò di dare adorazione, come ha spiegato nel commento alla Messa dell'Immacolata Concezione.
Simona Serafini condivide questo
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