*SANTA MARIA DI GESÙ CROCIFISSO* ( Mariam Baouardy la piccola araba) *I CONSIGLI E LE PAROLE ISPIRATE* *Straordinari i pensieri della piccola carmelitana sull’umiltà:* “Domando all’Altissimo: Dove …Altro
*SANTA MARIA DI GESÙ CROCIFISSO*
( Mariam Baouardy la piccola araba)

*I CONSIGLI E LE PAROLE ISPIRATE*

*Straordinari i pensieri della piccola carmelitana sull’umiltà:* “Domando all’Altissimo: Dove abiti? Egli mi risponde: cerco ogni giorno una nuova dimora… Sono felice in un anima bassa, in un presepio. Domando sempre a Gesù dove abita – In una grotta; lo sai come ho schiacciato il nemico? Nascendo così basso…”. E ancora: “Oggi la santità non è la preghiera, né le visioni o le rivelazioni, né la scienza di parlar bene, né i cilici; né le penitenze; è l’umiltà”. “ *Nell’Inferno –disse la religiosa- si trovano tutte le specie di virtù, ma non l’umiltà; in Paradiso si trovano tutte le specie di difetti, ma non l’orgoglio”.*

Significativo il fatto che proprio Mariam, così piena di Grazie straordinarie, metteva in guardia dalle cercare rivelazioni e cose sorprendenti. “ *Non andate a vedere e consultare qui e là lo straordinario, altrimenti “la vostra fede s’indebolirà”,* raccomandava da parte del Signore. *“Se vi si dice: la Madonna appare qui o là; vi è un’anima straordinaria in tal luogo, non vi andate… Il Signore vi dice: Sii fedele alla fede, alla Chiesa, al Vangelo. Se sarete fedele alla Chiesa, al Vangelo, Egli sarà sempre con voi e non vi lascerà mai.”*
Figlia della sua terra, cantò nello stile orientale – e con le immagini semplici, che conosciamo dalle parabole e dai salmi - la bellezza del creato, l’amore del Creatore e la fragilità dell’essere creatura. “Considerate le api; esse svolazzano di fiore in fiore, entrano poi nell'alveare per comporre il miele. Imitatele; cogliete dovunque il succo dell'umiltà. Il miele è dolce; l'umiltà ha il gusto di Dio; fa gustare Dio”.
E’ per l’umiltà di “questa piccola illetterata” che l’intellettuale ebreo, convertito al cristianesimo, René Schwob espresse l’auspicio che ella “possa diventare la patrona degli intellettuali, una volta avvenuta la canonizzazione. Essa è l'ideale che li può liberare dall'orgoglio.

*Una particolare devozione allo Spirito Santo.* “Il mondo e le comunità religiose – disse - trascurano la vera devozione al Paraclito. *Per questo vi è l'errore, la disunione, e non vi è la pace.* Non si chiama abbastanza la luce come deve essere chiamata. *Anche nei seminari è trascurata.* *Chi invocherà lo Spirito Santo, non morrà nell'errore”* . E al Papa scrisse: “Mi è stato detto che, nell'universo intero, *bisogna stabilire che ogni Sacerdote dica una S. Messa dello Spirito Santo tutti i mesi.*
Coloro che vi assisteranno avranno una Grazia e una luce particolarissima”. Venti anni dopo, Leone XIII con l’enciclica “Divinum illud munus” prescrisse la Novena allo Spirito Santo in preparazione alla Pentecoste.

*Bellissime le invocazioni di Mariam allo Spirito Santo:* “Sorgente di Pace, di Luce vieni ad illuminarmi; ho fame vieni a nutrirmi; ho sete, vieni a dissetarmi; sono cieca, vieni a illuminarmi; sono povera vieni ad arricchirmi; sono ignorante vieni ad istruirmi. Spirito Santo mi abbandono a Te”.