Irapuato
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La Memoria del 18 Novembre 2019, Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo. preghiamoinsieme Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Titolo: Apostoli Ricorrenza: 18 novembreAltro
La Memoria del 18 Novembre 2019, Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo.
preghiamoinsieme Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo
Titolo: Apostoli
Ricorrenza: 18 novembre
Tipologia: Memoria facoltativa
Come l'anniversario della dedicazione del tempio di Gerusalemme era giorno solenne presso gli Ebrei, cosi i cristiani celebrano la consacrazione delle loro chiese.
Tra questi luoghi sacri che gli Apostoli di Cristo resero celebri e che i cristiani venerano, il primo fu sempre la Confessione o tomba di S. Pietro.
Si dice che l'illustre Principe degli Apostoli fosse sepolto, subito dopo la morte, nel luogo stesso del martirio, sul colle Vaticano. S. Paolo, decapitato alle Acque Salvie, venne deposto lungo la via Ostiense, fuori le mura di Roma e precisamente ove ora sorge l'attuale e grandiosa basilica in suo onore. Il pio imperatore Costantino, dopo aver fatto costruire la prima chiesa in Laterano, ne fece fabbricare sette altre a Roma ed un numero maggiore …Altro
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Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo.
Irapuato
✍️ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,35-43.
Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora …Altro
✍️ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 18,35-43.
Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:
«Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.

Traduzione liturgica della Bibbia

San Gregorio Magno (ca 540-604)

papa, dottore della Chiesa
Omelie sul Vangelo, n. 12

"Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!"
Facciamo attenzione, è all'approssimarsi di Gesù a Gerico che il cieco riacquista la vista. Gerico significa "luna" e nella Sacra Scrittura la luna è simbolo della carne destinata a scomparire; a un certo punto del mese ella decresce, e simbolizza il declino della nostra condizione umana destinata alla morte. Dunque, avvicinandosi a Gerico il nostro Creatore ridà la vista al cieco. Facendosi nostro prossimo nella carne, egli ne ha ripreso la sua mortalità ed ha reso al genere umano la luce che avevamo perduta. E' proprio perché Dio prende la nostra natura che l'uomo accede alla condizione divina. Ed è molto giustamente che l'umanità è rappresentata da questo cieco, seduto lungo la strada e mendicante, poiché la Verità dice di se stessa: "Io sono la via" (Gv 14,6). Chi non conosce lo splendore della luce eterna è veramente un cieco, ma se inizia a credere al Redentore, allora è " seduto lungo la strada". Se, pur credendo in lui, non implora il dono della luce eterna, se rifiuta di pregarlo, resta un cieco lungo la strada; non si fa richiedente. (...) Ogni uomo che riconosce le tenebre che fanno di lui un cieco, ogni uomo che comprende che gli manca la luce eterna, gridi dal fondo del cuore, gridi con tutta l'anima: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!"