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gioiafelice
1972
La catena e la croce del card. Van Thuan - Muore il 16 settembre 2002 Il suo atteggiamento di amore ha profondamente colpito le guardie. Tanto che i capi della polizia gli hanno chiesto di insegnare …More
La catena e la croce del card. Van Thuan - Muore il 16 settembre 2002

Il suo atteggiamento di amore ha profondamente colpito le guardie. Tanto che i capi della polizia gli hanno chiesto di insegnare agli agenti le lingue. Così i suoi carcerieri sono divenuti anche suoi scolari. Sulle montagne di Vinh Phù, nella prigione di Vinh Quang, ha chiesto ad una guardia il permesso di tagliare un pezzetto di legno a forma di croce. E lui lo ha accontentato. In un'altra prigione ha chiesto alla guardia un pezzo di filo elettrico. Temendo che volesse suicidarsi, l'agente si è spaventato. Mons. Van Thuân gli ha spiegato che voleva fare una catenella per portare la sua croce. Dopo tre giorni la guardia ha procurato anche un paio di pinze ed insieme hanno forgiato una catena. Quella croce e quella catena porterà sempre con sé, al collo, anche da cardinale.

Nei duri anni di completo isolamento, oltre alla messa, non ha altra consolazione che rileggere le 300 frasi del vangelo, imparate a memoria e trascritte su pezzetti di carta e che porta sempre con sé, insieme a due puzzolenti pagine dell’Osservatore Romano, utilizzate per incartare un pesce ricevuto in dono, ma che a lui fanno sentire il legame con la Chiesa di Roma. Liberato il 21 novembre 1988 ed espulso dal suo paese, si trasferisce a Roma nel 1991, quando cioè ha la certezza di non poter più rientrare in Viet Nam. Giovanni Paolo II gli affida la presidenza del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, lo chiama nel 2000 a predicare gli esercizi spirituali alla Curia Romana e nel 2001, infine lo crea Cardinale.
Muore il 16 settembre 2002, dopo lunghe sofferenze per una rara forma di cancro. “Sogno una Chiesa che abbia nel cuore il fuoco dello Spirito Santo, e dove c'è lo Spirito c'è libertà, dialogo sincero con il mondo e specialmente con i giovani, con i poveri e con gli emarginati”, aveva detto un giorno. Chi l’ha conosciuto sostiene che in lui questo fuoco ardeva sempre. Per questo, già dal 2007, è iniziato il processo per la sua beatificazione.

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