gianradi
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Beato chi si pone sotto la protezione dell'Altissimo. SALMO 90 - Beato chi si pone sotto la protezione dell'Altissimo. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni (Lc …More
Beato chi si pone sotto la protezione dell'Altissimo.

SALMO 90 - Beato chi si pone sotto la protezione dell'Altissimo.
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni (Lc 10,19).


Tu che abiti al riparo dell'Altissimo *
e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
di' al Signore: « Mio rifugio e mia fortezza, *
mio Dio, in cui confido ».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, *
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne, *
sotto le sue ali troverai rifugio.

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; *
non temerai i terrori della notte,
né la freccia che vola di giorno, †
la peste che vaga nelle tenebre, *

lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Mille cadranno al tuo fianco †
e diecimila alla tua destra; *
ma nulla ti potrà colpire.

Solo che tu guardi, con i tuoi occhi *
vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore *
e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,
non ti potrà colpire la sventura, *
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli darà ordine ai suoi angeli *
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno *
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.


Camminerai su aspidi e vipere, *
schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato; *

lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e gli darò risposta; †
presso di lui sarò nella sventura, *

lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni *
e gli mostrerò la mia salvezza.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.


Commento

Il salmista professa di trovare la sua forza e pace nel Signore, nel quale confida: “Io dico al Signore: <Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido>”.
Il salmo vuole infondere fiducia nel futuro, sicuramente positivo per chi confida nel Signore (Cf. Dt 6,14).
Il "laccio del cacciatore”, sono le trappole poste dai nemici per giungere a compromettere il giusto.
Dalla peste che distrugge”; più giustamente secondo l'originale ebraico dovrebbe tradursi: “Dalla parola che distrugge”, cioè dalla parola calunniatrice.
Il terrore della notte”, sono gli assalti dei briganti, le incursioni dei nemici.
La freccia che vola di giorno”, sono gli attacchi in pieno giorno dei nemici: di notte le frecce non si usano.
La peste che vaga nelle tenebre”, l'uomo non vede il propagarsi del contagio; per questo “nelle tenebre”.
Lo sterminio che devasta a mezzogiorno”, è l'azione delle carestie.
Di fronte all'imperversare delle sventure: “Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma nulla ti potrà colpire”.
Indubbiamente il salmo presenta una situazione del giusto non costantemente frequente, per cui va aperta ad una lettura in chiave figurata, dal momento che le sventure colpiscono anche i giusti. Le sventure non colpiscono il giusto nel senso che in tutte le circostanze avrà l'aiuto di Dio per non cadere nell'infedeltà a Dio ed essere felice della sua presenza: Dio è il più grande bene.
Gli angeli custodiranno il giusto in tutti i suoi passi, cioè nei suoi viaggi, nelle sue iniziative. Anzi, tutto sarà facilitato dagli angeli, la cui azione è presentata con l'immagine degli angeli che stendono le loro mani a formare la strada dove percorre il giusto, affinché non inciampi nella pietra il suo piede.
Il giusto assistito da Dio camminerà indenne
nei pericoli: “Calpesterai leoni e vipere, schiaccerai leoncelli e draghi”. I “draghi”, sono un'immagine tratta dalla mitologia cananea (Vedi il Leviatan; Cf. Ps 73).
Il salmista alla fine “passa la parola” a Dio: “Lo libererò, perché a me si è legato, lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome...lo libererò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza”.
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massimo Massimino celentano shares this
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