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SAN GUGLIELMO IERI E OGGI, PARLA L'ABATE. Telenostra (1085-1142) San Guglielmo di Montevergine Abate e fondatore della: “Congregazione benedettina di MontevergineGuglielmo è un santo molto popolare …Altro
SAN GUGLIELMO IERI E OGGI, PARLA L'ABATE.

Telenostra (1085-1142) San Guglielmo di Montevergine Abate e fondatore della:
Congregazione benedettina di Montevergine
Guglielmo è un santo molto popolare nel Mezzogiorno d’Italia in quanto fondatore del Santuario della Madonna di Montevergine al quale salgono ogni anno migliaia di pellegrini. Chi visita questo santuario ha la sensazione di trovarsi fuori del mondo, in un luogo cioè dove gli uomini possono dimenticare il ritmo frastornante del vivere quotidiano e immergersi nella immota atmosfera della natura intatta.
Qui approdò nel lontano secolo XII° il pellegrino Guglielmo, in cerca di solitudine.
Guglielmo era nato a Vercelli verso il 1085 da nobile famiglia. A quindici anni, vestito l'abito monastico, si era messo in viaggio per l'Europa in visita ai più celebri santuari. Ultima meta del suo peregrinare doveva essere la Terrasanta, ma ne venne dissuaso da S. Giovanni di Matera, al quale aveva fatto visita, e da una solenne bastonatura somministratagli da alcuni ladroni.
Quel provvidenziale incidente lo dirottò verso l'inabitata montagna di Montevergine.
Qui, presso le rovine di un tempio della dea pagana Cibele, era sorta una piccola cappella dedicata a Maria Vergine; presso questa cappella Guglielmo stabilì la sua dimora. Presto la sua fama si diffuse nella zona e molti accorsero a visitare il santo anacoreta.
Attorno a lui, sul Monte della Vergine, si formò una comunità di cercatori di Dio, ai quali Guglielmo dette una Regola di vita ispirandosi alla Regula monasteriorum di san Benedetto. La “Congregazione benedettina di Montevergine” si diffuse rapidamente nell’Italia meridionale.
Nel 1128, l'abate Guglielmo ripartì in cerca di solitudine sul Monte Cognato e nella piana di Goleto (in cui dimorò per un anno intero nel cavo di un gigantesco albero) finché chiuse gli occhi alla vita terrena: 24 giugno 1142 nel monastero di Goleto (Irpinia, Avellino). Il suo corpo fu trasferito nel 1807 a Montevergine.
Nel 1942 il Venerabile Pio XII lo dichiarò patrono primario dell'Irpinia.

Fonti principali: chiesadimilano.it/; novena.it/calendario_santi (“RIV./gpm”).
Irapuato
✍️ Lunedì della XII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Secondo libro dei Re 17,5-8.13-15a.18.

In quei giorni, Salmanassar, re d'Assiria invase tutto il paese, andò in Samaria e l'assediò per tre anni.
Nell'anno nono di Osea il re d'Assiria occupò Samaria, deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Chelach, alla zona intorno a Cabòr, fiume del Gozan, e alle città della Media.
Ciò …Altro
✍️ Lunedì della XII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Secondo libro dei Re 17,5-8.13-15a.18.

In quei giorni, Salmanassar, re d'Assiria invase tutto il paese, andò in Samaria e l'assediò per tre anni.
Nell'anno nono di Osea il re d'Assiria occupò Samaria, deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Chelach, alla zona intorno a Cabòr, fiume del Gozan, e alle città della Media.
Ciò avvenne perché gli Israeliti avevano peccato contro il Signore loro Dio, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, liberandoli dal potere del faraone re d'Egitto; essi avevano temuto altri dei.
Avevano seguito le pratiche delle popolazioni distrutte dal Signore all'arrivo degli Israeliti e quelle introdotte dai re di Israele.
Eppure il Signore, per mezzo di tutti i suoi profeti e dei veggenti, aveva ordinato a Israele e a Giuda: "Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandi e i miei decreti secondo ogni legge, che io ho imposta ai vostri padri e che ho fatto dire a voi per mezzo dei miei servi, i profeti".
Ma essi non ascoltarono, anzi indurirono la nuca rendendola simile a quella dei loro padri, i quali non avevano creduto al Signore loro Dio.
Rigettarono i suoi decreti e le alleanze che aveva concluse con i loro padri, e le testimonianze che aveva loro date; seguirono le vanità e diventarono anch'essi fatui, a imitazione dei popoli loro vicini, dei quali il Signore aveva comandato di non imitare i costumi.
Per questo il Signore si adirò molto contro Israele e lo allontanò dalla sua presenza e non rimase se non la sola tribù di Giuda.

Salmi 60(59),3.4-5.12-13.
Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.

Hai scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché crolla.
Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.

Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,1-5.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati;
perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?
O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?
Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».

Traduzione liturgica della Bibbia

Meditazione del giorno : Benedetto XVI
“Togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello”