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Irapuato
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Casa Beata Osanna Andreasi. Lele Beata Osanna Andreasi - Festa: il 18 giugno Vergine, laica domenicana Osanna Andreasi nasce il 17 gennaio 1449 a Carbonarola in provincia di Mantova. Cominciò ad avere …Altro
Casa Beata Osanna Andreasi.

Lele
Beata Osanna Andreasi - Festa: il 18 giugno
Vergine, laica domenicana
Osanna Andreasi nasce il 17 gennaio 1449 a Carbonarola in provincia di Mantova.
Cominciò ad avere le prime visioni a soli 6 anni: mentre passeggiava da sola sulla riva del Po a Carbonarola, le apparve un angelo che la esortò ad amare Dio e la sollevò nel cielo, fino a farle contemplare le gerarchie angeliche.
Seguirono altri episodi estatici, durante i quali la giovane ebbe modo di incontrare Gesù Bambino, “Splendido e bianco più che neve”, poi ancora lo stesso Bambino bagnato di sangue, immolatosi come agnello sacrificale sull’altare dell’intera umanità.
Osanna, vinte le resistenze dei genitori che avrebbero voluto vederla sposa, nel 1463, vestì l’abito delle Terziarie di S. Domenico. Manifestò sempre un’ammirazione particolare verso Santa Caterina da Siena e Fra Girolamo Savonarola, simboli di abnegazione ed intransigenza morale; nel frattempo la giovane non smetteva mai di mortificare la propria carne con il flagello, il digiuno e le veglie.
Nel 1467, durante una visione, potè bere il sangue dal costato aperto di Gesù, spazio fruibile e aperto ai mistici, e nello stesso anno Cristo la sposò ponendole l’anello al dito, sigillo di amore eterno invisibile agli altri.
Nel 1477 le sue mani, il costato, i piedi e la fronte vennero segnati dalle stigmate, comparse miracolosamente come ‘ferita d’amore’ segnate dal ‘talamo divino’; allora i Gonzaga cominciarono ad interessarsi a questa donna straordinaria, tanto che Federico I° le affidò la moglie Margherita di Baviera e i figli in sua assenza, e la buona suora fu anche in grado di predire a Margherita la morte che l’avrebbe colta nel 1479.
Francesco Il, successore di Federico e marito d’Isabella d’Este, tenne uno stretto rapporto epistolare con Osanna, poiché quest’ultima lo supplicava sovente di aiutare povere vedove, fanciulle senza dote, condannati e prigionieri. I suoi miracoli si susseguirono: salvò una barca nel Po dal naufragio; munse latte da una capretta che non aveva mai partorito; fu vista a Gerusalemme da due frati Francescani (dono dell’ubiquità) e risanò uomini afflitti da varie malattie, anche in punto di morte.
Dotata di facoltà profetiche, protesse con le sue preghiere il Marchese Francesco nella battaglia di Fornovo del 1495, predisse la sconfitta di Cesare Borgia e neI 1500 la nascita del tanto sospirato primo figlio maschio a Isabella d’Este: Federico Il, ‘figliolo d’orazione’. Parlò anche di un flagello che avrebbe colpito l’Italia corrotta e disinibita, profetizzando forse il sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi nel 1527.
Raggiunse infine l’amato sposo Gesù il 18 giugno del 1505, circondata dall’affetto dei Gonzaga e dei Mantovani. Tutti i religiosi parteciparono alla cerimonia funebre, e mentre la salma veniva trasportata su un catafalco circondato da ceri bianchi, la folla la venerava come una santa.
Molteplici miracoli di guarigione si susseguirono anche dopo la sua morte, finché Papa Leone X, nel 1515, ne autorizzò il culto, promosso e incentivato dalla Marchesa Isabella durante il suo viaggio a Roma.
Nel 1689 Mantova venne minacciata da un’inondazione del Po, e in tal frangente il corpo della Beata Osanna venne portato in processione per le vie della città; poco dopo il livello delle acque si abbassò, e i Mantovani gridarono al miracolo.
La salma trovò riposo dapprima nella chiesa di S. Domenico, in una cappella ricolma di ex voto, tra cui anche una testa in argento fatta forgiare dalla Marchesa Isabella, dopo che grazie alle preghiere rivolte a Osanna ella era guarita dall’emicrania; poi nel 1813 il corpo venne trasferito nella Cattedrale di Mantova, in una cappella a sinistra dell’altare maggiore, ove tuttora riposa.
In una lettera del 1871, presente nell’archivio del Vescovado, scritta dal Marchese Rolando Dalla Valle, si attesta che una commissione di medici e farmacisti aveva rilevato il perfetto stato di conservazione del corpo di Osanna, ed anche ai giorni nostri suddetta salma appare in ottime condizioni.

Fonte principale: a-mantova.com/inac/andreasi.htm (“RIV./gpm”).