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gioiafelice
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Quanti soldi butta via l'Europa? ROBERTO IPPOLITO, EUROSPRECHI. TUTTI I SOLDI CHE L'UNIONE BUTTA VIA A NOSTRA INSAPUTA (CHIARELETTERE, PP. 160, 13 EURO). Conviene sempre tenere gli occhi aperti, …Altro
Quanti soldi butta via l'Europa?

ROBERTO IPPOLITO, EUROSPRECHI. TUTTI I SOLDI CHE L'UNIONE BUTTA VIA A NOSTRA INSAPUTA (CHIARELETTERE, PP. 160, 13 EURO). Conviene sempre tenere gli occhi aperti, soprattutto di fronte a un sogno cullato a lungo e dalla cui realizzazione dipendono i destini di molti. Lo sostiene a proposito dell'Europa il giornalista e scrittore Roberto Ippolito che, nel suo ultimo lavoro Eurosprechi (Chiarelettere), mette nero su bianco tutto quello che non va nel Vecchio Continente in materia di gestione delle risorse economiche.

In un momento in cui si costruiscono muri tra le nazioni e l'Europa, soprattutto dopo la Brexit, è ogni giorno nell'occhio del ciclone mediatico per le sue storture e le contraddizioni (tanto che attaccarla sembra essere ormai di moda), Ippolito punta il dito su un tema dolente e caldo che ci riguarda tutti, lo sperpero dei nostri soldi. "La Corte dei Conti europea calcola errori nei pagamenti del 2014 pari al 4,4 per cento di tutte le uscite. I soli errori incidono per 6,3 miliardi di euro su un bilancio complessivo di 142,5 miliardi", si legge nelle prime pagine.
Poi, andando avanti nella lettura, la situazione non migliora: tra gli esempi documentati dall'autore, le autostrade su cui circolano poche auto nonostante gli immani investimenti, gli aeroporti nuovi eppure spesso deserti, il tonno pagato sei volte di più, perfino i dipendenti gratificati da un'indennità extra anche se sono malati o i 28 tipi diversi di carri armati (ora, senza l'Inghilterra, 27) che con la loro gestione non unificata determinano la dispersione delle risorse. Insomma, si capisce che l'Unione così com'è annaspa e non funziona: vedendola sprecona e ingiusta, verrebbe quasi voglia di imitare il popolo inglese e abbandonarla.

O invece chissà, magari spetta proprio a noi provare a trasformarla. "Guardare in faccia la realtà, anche se è amara, è importante per essere in grado di cambiarla. Ognuno di noi può fare qualcosa, nel rispetto del proprio ruolo", spiega in un'intervista all'ANSA Roberto Ippolito, raccontando di aver avuto l'idea del libro proprio per "reagire alla pressione di alcuni stimoli, spunti e fatti che non riuscivo più a reggere". Selezionando da un'enorme mole di informazioni un centinaio di documenti ufficiali della Corte dei conti europea (e dunque "senza basarmi su chiacchiere e opinioni", dice) l'autore ha costruito il libro come un'inchiesta: "non avevo certezze di cosa avrei trovato, invece ho scoperto una valanga di dati. È stato un lavoro serio, perché volevo dare al lettore tutte le pezze d'appoggio. Poi, per saperne di più gli ho indicato dove andarlo a cercare", prosegue.

Ma c'è speranza per questa Europa malconcia? "Il sogno dell'Europa va coltivato e costruito ogni giorno. Bisogna sapere cosa vogliamo, ora manca una visione e il senso di solidarietà.
Serve rinunciare a tutti quei piccoli interessi che poi creano gli sprechi", afferma, sottolineando che "la Brexit è certo nata dalla miopia che si possa far da soli, ma anche da quel sentimento antieuropeo favorito da comportamenti sbagliati come gli sprechi. Il tema di come usare i soldi è essenziale per chi crede nell'Europa e per combattere i populismi".

www.ansa.it/…/eurosprechi-i-n…