@Daniela Rotelli
Allora forse quello che lesse lei su quel sito anglicano di Roma è un qualche commento a un evento GIà AVVENUTO appunto lo scorso 13 Marzo 2017 nella Basilica di San Pietro.
Fu una dissacrazione della più celebre chiesa cattolica e per questo mediaticamente più grave di altre simili (riti eretici celebrati da sedicenti pastori/"sacerdoti" riformati in chiese cattoliche con l'attiva partecipazione alla liturgia eretica di chierici cattolici) dissacrazioni già avvenute dai tempi del B. Paolo VI in poi in alcune chiese (intendo il luogo di culto) cattoliche.
Fu un evento grave (in concomitanza un piccolo gruppo di fedeli con alcuni sacerdoti della FSSPX dissero un rosario di riparazione al limitare di Piazza San Pietro, ostacolati dalle forze dell'ordine italiane) e venne commentato con tristezza e preoccupazione su alcuni siti cattolici.
Una spiegazione semplice ma secondo me efficace dell'errore che fecero le competenti gerarchie cattoliche fu data da don Giorgio Bellei in questo video:
vimeo.com/208287134

Pregare preghiere cattoliche insieme a battezzati anglicani in certe condizioni può essere cosa buona e giusta: purtroppo in San Pietro NON si fece questo.

Con sollievo osservo che quindi, almeno per il momento, NON c'è notizia di una celebrazione eucaristica comune cattolico-anglicana che sarebbe gravissima blasfemia perché (al di là delle forme esteriori del rito anglicano che, quando celebrato solennemente, dà l'idea ai semplici spettatori di qualcosa di molto simile alla S. Messa cattolica) i ministri anglicani purtroppo sono semplici laici che professano una fede cheha alcune differenze non trascurabili rispetto all'essenziale della fede cattolica.

Per Acchiappaladri:l'articolo che avevo letto era apparso su gloria TV tra aprile e maggio scorso,purtroppo non lo ho memorizzato e non ricordo chi l'ha scritto,ho provato a cercare ma niente. Quello che mi ricordo è che è una delle chiese anglicane di Roma avevo cliccato sul link della chiesa ed era scritto in inglese. Chi ha scritto l'articolo diceva che era già stata fissata per il 13 marzo una celebrazione anglicana con la presenza di sacerdoti cattolici a Roma.