07:21
gioiafelice
675
Galleria delle Carte Geografiche dell'Italia nei Musei Vaticani. Consiglio a tutti gli amici e colleghi che stanno lavorando alla preparazione delle celebrazioni del 2011 per i 150 anni della unità …Altro
Galleria delle Carte Geografiche dell'Italia nei Musei Vaticani.

Consiglio a tutti gli amici e colleghi che stanno lavorando alla preparazione delle celebrazioni del 2011 per i 150 anni della unità d'Italia, di fare una visita alla Galleria delle Carte Geografiche nei Musei Vaticani. Capiranno molte cose. Capiranno, prima di tutto, che l'Italia era costituita in unità ben prima che Cavour e Garibaldi giocassero il grande azzardo. Univano il Paese non la politica ma la Storia, la Cultura, la Bellezza, la Religione. Per la prima volta nel catalogo delle arti figurative, nel cuore dei palazzi apostolici, questa idea di unità assume forma così consapevole da rimanere indimenticabile. Per la prima volta viene offerta allo stupore del mondo con gloriosa e allo stesso tempo didattica evidenza. Siamo nel 1581 (è la data che compare nella epigrafe inaugurale) regnando papa Gregorio XIII Boncompagni, duro e colto campione della Controriforma. Il luogo dove il pontefice "andava a passeggio per l'Italia senza uscire di Palazzo" (A. Pinelli, in "La Galleria delle Carte Geografiche", 1994) fu costruito al terzo piano dell'ala di ponente dell'attuale cortile del Belvedere, vera e propria via aerea che ha su un lato i Giardini Vaticani e sull'altro il Cortile stesso. Supponendo che l'architetto dei Sacri Palazzi Ottaviano Mascherino abbia concluso i lavori edilizi fra il 1578 e il 1580, alla fine del 1581 la decorazione pittorica e plastica del "corridore" doveva essere finita. La "ditta" incaricata dell'impresa era formata da Girolamo Muziano, da Cesare Nebbia, dai due fratelli fiamminghi Mattia e Paolo Bril, "paesisti" di solida e meritata notorietà, da Giovanni Antonio Vanosino da Varese, specialista in restituzioni cartografiche, e da molti altri artisti e artigiani i cui nomi a oggi ci sono ignoti. Il responsabile del progetto e il vero regista dell'intera operazione era il celebre cosmografo, geografo e matematico perugino Egnazio Danti. Insegnava a Bologna dove anche il papa aveva tenuto cattedra e non poteva dire di no alla richiesta del "collega" Ugo Boncompagni quando lo chiamò a Roma.

mv.vatican.va/…/MV_Info_Capolav…