Danilo Quinto
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Il giudice empio e la vedova – Danilo Quinto – 21 maggio 2017

Mentre la "società liquida" propone le sue "amenità", si vivono i drammi e i castighi "materiali" e "spirituali" dell'eliminazione di Gesù Cristo come Signore non solo del Cielo, ma anche della Terra e si attende il Suo ritorno. Lui, però, ha già chiesto ai Suoi discepoli: "Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”

Silvio Berlusconi si dedica ai cagnolini e al Movimento Animalista, in linea con quel diffuso sentimento di ammmmmore per gli animali, cani gatti, foche, non so se anche topi, gabbiani e cinghiali, che infestano la capitale. Tra un pò andranno bene anche questi, perché l’ammmmmore - quello che disprezza gli uomini - certamente li adotterà.

Beppe Grillo va sulle tracce di San Francesco d’Assisi, mentre i suoi, in Parlamento, voteranno - insieme a tutti gli altri - la legge sul testamento biologico, usbergo all’eutanasia, così come hanno votato le unioni tra persone dello stesso sesso, come tutti gli altri.

Massimo D’Alema dice che la sinistra si deve ispirare a Bergoglio, per il quale - come sappiamo - “i comunisti hanno rubato il Vangelo”. Un matrimonio prevedibile, perchè tra espressioni del potere ci s’intende bene.

Mentre questi personaggi dicono il nulla, in Italia si sopprimono con l’aborto 11 bambini ogni minuto, è stato calcolato. Qualche altro milione di bambini vive in “povertà assoluta” insieme alle loro famiglie, altri milioni di bambini sono in “povertà relativa”. 11 milioni di italiani rinunciano alle cure sanitarie, tra cui 1 anziano su 3, ma presto gli anziani potranno “approfittare” dell’eutanasia. C’è un tasso di disoccupazione che è tra i più alti dell’area UE. 150mila giovani italiani vanno all’estero ogni anno a lavorare. 181mila migranti sono entrati l’anno scorso nel nostro territorio e c’è chi sostiene che ne occorrerebbero 300mila ogni anno per far sopravvivere il paese (in realtà, islamizzarlo, perché questo è il vero disegno). Nella classifica della corruzione, l’Italia è 60ma nel mondo e terz’ultima in Europa e gran parte della società cosiddetta civile è coinvolta, insieme ad ampi settori della politica e della burocrazia.

Il cancro in cui siamo immersi non si può fermare. E questo non è già un castigo di Dio? Almeno “materiale”? Poi, c’è quello “spirituale”, che è ancora più grave.

Leggiamo il Vangelo di Luca (18,1-8), il solo che riporta la bellissima parabola del giudice empio e della vedova e forse comprenderemo quello che sta accadendo e quello che accadrà:

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta , le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”. E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”.


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