L'angelo custode, che per tanti di noi è, in pratica, sconosciuto, per San Pio da Pietrelcina, invece, era un essere familiare, che collaborava sia alla sua santificazione, sia al suo ministero sacerdotale.
Tra lui e l’Angelo custode si era operata una specie di fusione di spirito, di modo che era in atto come una convivenza.
Ognuno di noi può parlare con il suo Angelo custode perché lui è sempre pronto a aiutare e ascoltare; a testimonianza di ciò, ricordiamo il seguente esempio. Quando fu proibito a P. Pio d’intrattenere corrispondenza con i suoi figli e figlie spirituali, alcune di queste ultime andarono da lui e gli dissero:
« Padre, come faremo ora che lei non può scrivere? »
Ed egli rispose:
« Mandate l’Angelo Custode ».
Una volta, una sua figlia spirituale che lavorava e collaborava per il convento e per le opere di P. Pio, nonostante sapesse del divieto che gli era stato fatto di rapporti col mondo esterno, si recò lo stesso al convento e chiese insistentemente di essere ricevuta …Altro