La moltiplicazione di apparizioni mariane oggi, un segno dei tempi

Considerando gli eventi mariani dei nostri tempi, ciò che immediatamente si impone alla nostra attenzione e che impressiona è la loro moltiplicazione numerica, fenomeno che ha assunto ormai proporzioni grandiose. Considerare con superficialità questa realtà sarebbe un grave errore da parte della Chiesa perché se Dio si impegna con interventi soprannaturali così decisivi e straordinari, chi oserà sdegnare l’operato della Provvidenza nella storia degli uomini da cui potrebbe dipendere la salvezza di moltitudini?

Se è vero che il fenomeno delle manifestazioni della Madre di Dio è esistito da sempre nella Chiesa è anche vero, però, che vi sono elementi assolutamente nuovi nelle più recenti apparizioni. È assolutamente nuovo, in particolare, il fenomeno della loro esponenziale moltiplicazione. Il card. Ratzinger, nel 1984, rilevava questo fatto come un dato innegabile e profondamente significativo: « Nessuna apparizione è indispensabile alla fede, la Rivelazione è terminata con Gesù Cristo, Egli stesso è la Rivelazione. Ma non possiamo certo impedire a Dio di parlare a questo nostro tempo, attraverso persone semplici e anche per mezzo di segni straordinari che denunciano l’insufficienza delle culture che ci dominano, marchiate di razionalismo e positivismo. Uno dei segni del nostro tempo è che la segnalazione di apparizioni mariane si sta moltiplicando nel mondo » (1). Tutti possiamo oggi constatare, di fatto, che « la nostra epoca si caratterizza come il tempo delle apparizioni mariane perché in esso la Vergine Maria apparve (e continua ad apparire, ndr) più che in altri secoli » (2).

Siamo così davanti ad una moltiplicazione numerica di eventi mariani che ha raggiunto proporzioni incredibili negli ultimi decenni, a partire soprattutto dagli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso e che non solo non sembra destinata ad arrestarsi ma piuttosto ad accrescersi (ne sono un esempio i Dizionari di Apparizioni che censiscono numeri impressionanti di manifestazioni mariane nel mondo) (3).

E non vi è dubbio che « questo moltiplicarsi delle apparizioni è un indizio della gravità della situazione presente: o l’umanità si converte e ritorna a Dio, e allora questo secolo sarà un tempo di pace, oppure se si persiste nel voler costruire un mondo nuovo senza Dio non ci sarà futuro, né vita eterna, bensì il fuoco dell’autodistruzione e dell’Inferno » (4).

Giustamente René Laurentin evidenzia che « la moltiplicazione delle apparizioni della Vergine ai giorni nostri sembra segnare un’epoca nuova. Maria viene in soccorso di un mondo in via di autodistruzione, poiché la violenza, la droga, la liberalizzazione sessuale a tutto campo, l’aborto legalizzato in contrasto con i diritti dell’uomo, l’idolatria dell’avere, del potere e del sapere secolare, spesso materialista, perfino magico, operano una disintegrazione all’interno. Ebbene, a partire dagli albori dell’epoca moderna, le apparizioni della Vergine si moltiplicano, assumono un carattere nuovo, non più privato, ma sociale e gravido di significato storico per il futuro del mondo » (5).

La presenza nel mondo della Beatissima Vergine Maria, dunque, è un fatto straordinario. Proietta una luce di consolazione e speranza che, in mezzo alle ecatombi del tempo presente, è già pegno della vittoria di Dio, per mezzo di Lei, su ogni male, disordine e catastrofe sia materiale che spirituale. Notava opportunamente padre Livio Fanzaga che, dall’inizio di questo fenomeno mariano databile nei primi decenni del XIX sec. ad oggi, vi è stata una « progressione » significativa che dimostra un specialissima provvidenza di Maria che, col passare degli anni, diviene sempre più decisiva e particolareggiata: « Se l’avvio del tempo della Madonna possiamo in qualche modo datarlo al 1830 con l’apparizione parigina di Rue du Bac a Caterina Labourè [come si dirà meglio nei prossimi articoli, ndr.], da allora c’è stata una vera e propria progressione; da quella aurora siamo adesso giunti a mezzogiorno, cioè al momento del massimo splendore. E’ un tempo di grande intensità e luminosità nel quale si sta manifestando una straordinaria presenza di Maria nella storia della Chiesa e dell’umanità. Dinanzi alle luci e alle ombre di questa epoca pervasa di grandi speranze ma anche di pesanti minacce, Maria è intervenuta come Madre per aiutarci e per guidarci » (6).

L’esponenziale aumento delle mariofanie – come pure la “dimensione profetica”particolarmente accentuata dei messaggi mariani moderno-contemporanei (7) –, può certo considerarsi un portentoso « segno dei tempi », concetto evocato da Gesù stesso nei Vangeli e accolto dalla Teologia.

Così, applicando la categoria di segni dei tempi alle apparizioni di Maria, la riflessione si offre immediata: l’invadenza mariana che si registra nella nostra epoca e la sua “coloratura profetica” è un vero segno del Cielo, un chiarissimo segno dei tempi con cui la divina Provvidenza avverte, richiama ed invoca la conversione del mondo perché esso è lontano da Lui, dai suoi Comandamenti.

Il teologo siciliano don A. Minutella chiarisce che « la Chiesa invita a saper leggere questi segni e a scrutarli, come chiede Gesù in Mt 16,3. Segni dei tempi è l’azione che lo Spirito Santo sempre nuovamente svolge in ogni stagione della storia, per indicare la presenza del Risorto nella vita della Chiesa e per la salvezza degli uomini. I segni dei tempi sono il linguaggio dello Spirito Santo. Lui interviene in modo sorprendente e inaspettato, scardinando ogni volta le tranquille e sclerotiche certezze degli uomini » (8).

Ma l’autore deve riconoscere, a malincuore, che questa categoria viene oggigiorno utilizzata a sproposito da molti teologi, travisandone il significato e disorientando la riflessione dei credenti: « È sorprendente osservare come questa categoria venga adoperata in tutte le salse dai teologi, per legittimare ogni apertura teologica. Quando, tuttavia, viene loro chiesto se non è possibile leggerla anche in relazione a questa diffusa presenza di Maria con le sue apparizioni, d’un tratto la negano e la ridimensionano. Non potrebbe lo Spirito Santo suscitare questa presenza mariana così diffusa? Non è libero Dio di agire in modo da superare le nostre categorie? […]. Un autentico atteggiamento schizofrenico. Tutto può essere ormai riconosciuto dalla teologia liberale e modernista come segno dei tempi; voci sempre più diffuse la applicherebbero persino all’amore omosessuale, ma la lista dei segni dei tempi è vasta e va dalle donne prete alla riforma liturgica, dall’abolizione del celibato alle aperture in campo morale. Entusiasti delle aperture, provano persino angoscia se lo stesso criterio viene applicato ai tempi di Maria. In una società che vive una sorta di smarrimento globale e di incertezza del futuro, di crollo delle certezze metafisiche e di relativismo imperante […], proprio mentre la Chiesa naviga nella confusione, quasi sull’orlo di un sisma interno, preoccupa che la Vergine possa essere venuta incontro e abbia indicato la strada giusta! » (9).

In realtà la moltiplicazione delle apparizioni di Maria si configura come autentico segno dei tempi che va accolto con la gratitudine più sentita e la responsabilità più matura.

Note

1) Card. J. Ratzinger-V. Messori, Rapporto sulla fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 1985, p. 112.

2) S. De Fiores, Apparizioni, in Maria. Nuovissimo Dizionario, EDB, Bologna 2006, vol. 1, p. 53 [21-69]

3) Il maggior mariofanologo ancora vivente, René Laurentin, nel suo monumentale Dizionario delle Apparizioni mariane per la cui stesura si è avvalso di un altro esperto nel campo, lo studioso Patrick Sbalchiero, ne arriva a censire all’incirca 4.500! Questo dato è formidabile e parla da solo: cf R. Laurentin-P. Sbalchiero, Dizionario delle apparizioni della Vergine Maria, Edizioni Art., Roma 2010.

4) D. Manetti, Fatima, l’urgenza della conversione, 7.12.2014: www.lanuovabq.it/it/fatima-lurgenza…

5) R. Laurentin, Maria chiave del mistero cristiano. La più vicina ai uomini perché la più vicina a Dio. San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, p. 118.

6) Padre L. Fanzaga-S. Gaeta, Il Tempo di Maria, Sugarco, Milano 2007, p. 9.

7) Cogliendo appieno la cornice profetica che fa da contorno alle apparizioni mariane moderno-contemporanee, il card. Ivan Dias, per afferrarne il più profondo significato, proponeva la loro collocazione « nel più largo contesto della lotta permanente e feroce esistente tra le forze del bene e del male fin dal principio della storia dell’umanità, nel giardino del Paradiso, e che continuerà fino alla fine dei tempi »: card. Ivan Dias, Omelia di apertura dell’anno giubilare in occasione del 150 anniversario delle apparizioni, Lourdes,8.12.2008: it.arautos.org/…/3703-lourdes-e-…

8) A. Minutella, I Tempi di Maria. Una lettura profetica delle apparizioni mariane, Fede & Cultura, Verona 2017, p. 20.

9) Ivi, pp. 16-17.