Il Sacerdote

Il sacerdote vive ed opera nel mondo,
ma non appartiene al mondo.
È figlio di uomini, ma ha l'autorità di renderli figli di Dio.
È povero, ma ha il potere di comunicare ai fratelli ricchezze infinite.
È debole, ma rende forti i deboli col pane della vita.
È servitore, ma davanti a lui si inginocchiano gli Angeli.
È mortale, ma ha il compito di trasmettere l'immortalità.
Cammina sulla terra, ma i suoi occhi sono rivolti al cielo.

Collabora al benessere degli uomini, ma non li distoglie dalla meta finale che è il Paradiso.

Può fare cose che neppure Maria e gli Angeli possono compiere:
celebra la S. Messa e perdona i peccati.
Quando celebra ci sovrasta di qualche gradino, ma la sua azione tocca il cielo.
Quando assolve rivela la potenza di Dio che perdona i peccati e ridona la vita.

Quando insegna propone la Parola di Gesù:
«Io sono la Via, la Verità e la Vita».
Quando prega per noi il Signore lo ascolta, perché lo ha costituito "Pontefice", cioè ponte di collegamento fra Dio e i fratelli.

Quando lo accogliamo diventa l'amico più sincero e fedele.
È l'uomo più amato e più incompreso; il più cercato e il più rifiutato.
È la persona più criticata, perché deve confermare con il suo esempio l'autenticità del messaggio.

È il fratello universale, il cui mandato è solo quello di servire, senza nulla pretendere.
Se è santo, lo ignoriamo; se è mediocre, lo disprezziamo.
Se è generoso, lo sfruttiamo; se è "interessato", lo critichiamo.
Se siamo nel bisogno, lo assilliamo; se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.

E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo quanto ci fosse indispensabile e caro.
Questo è il Sacerdote di Cristo Gesù nostro Signore.
fr. Mimmo condivide questo
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