COME LAVARSI LA COSCIENZA DI FRONTE ALLA PIEGA CHE HA PRESO L'ANDAMENTO DELLE VICENDE UMANE IN QUESTO PAESE CHIAMATO ITALIA. RIFLESSIONE DI FRANCO.
[19:56, 22/11/2023] Patrizia Stella: L'assassinio di Giulia ha scatenato (giustamente) la riprovazione generale del popolo italiano.
Quando però dal fatto si tenta di risalire alle cause ed ai rimedi le voci si trasformano in una vera e propria babele di pensiero.
A questo stato di confusione ha contribuito purtroppo anche le improvvide parole della sorella di Giulia che ha ritenuto di attribuire la colpa al matriarcato ed al maschio arrivando persino a dire che siamo in presenza di un delitto di stato.
Non entro nel merito di queste affermazioni precisando di non essere d'accordo
A queste parole ha fatto seguito una forma di condivisione sotto forma di "captatio benevolentiae" da parte di politici, compreso il Presidente del Senato Ignazio La Russa il quale ha puntato il dito contro il maschio; per non parlare infine di coloro che hanno detto apertamente di vergognarsi di essere maschio.
A questo riguardo personalmente voglio dire di essere fiero di essere maschio perché, nel caso concreto, sono stato educato a rispettare le femmine. A questi signori voglio dire che la vergogna si addice per il comportamento che viene tenuto e non per l'essere maschi o meglio essere veri uomini.
A questo coro di questa specie di " pensatori" si sono aggiunti i benpensanti di sinistra che a testa bassa, grazie anche a personaggi che non si capisce bene perché debbono avere il monopolio dell'informazione, si sentono in diritto di screditare tutto e tutti.(governo, ministri e tutti coloro che la pensano diversamente).
Morale: per legge la scuola risolverà ogni cosa e nelle scuole con qualche minuto di silenzio si farà memoria di quanto accaduto.
E così passato il momento generale di emozione e di partecipazione si potrà dire che la coscienza collettiva della società è stata messa a posto compresa anche quella di quei politici
che sono convinti di aver trovato la soluzione giusta.
In realtà le cose non sono affatto quelle che vorrebbero farci credere a tutti i costi. Basta infatti chiedere alle famiglie cosa significhi oggi educare i figli allorquando la società e le leggi liberticide di uno stato che un po' alla volta si sta letteralmente suicidando, creano un contesto di riferimenti del tutto sballati. Si interroghino i giovani per sapere come vivono, quali disagi vivono in questa società modellata su questi falsi valori che pochi hanno il coraggio di rimettere in discussione.
Ritornando al problema di cui si sta parlando in questi giorni mi chiedo se nei dibattiti é stata posta la dovuta attenzione sul tema dell'educazione da impartire ai ragazzi e ragazze da parte delle famiglie. A meno che parlare di famiglia sia un concetto da evitare per non porsi la domanda a quale modello si debba fare riferimento.
Meglio quindi parlare di supporto scolastico e di educazione che deve essere delegata alla scuola come fosse la panacea a tutti i mali che affliggono i giovani.
Resta da chiedersi in ogni caso se la scuola sia veramente la soluzione del problema atteso che, anche contro la volontà delle famiglie che sono contrarie a quel tipo di educazione, alla stessa viene delegata l'indottrinamento della cosiddetta cultura gender ed alla sessualizzazione delle nuove generazioni.
Con quali risultati? annullando per caso le differenze tra maschio e femmine facendo leva solamente sull'appagamento di voglie che nulla hanno a vedere con il vero amore?
Ma questo è un altro aspetto sul quale non conviene parlare per non disturbare la nuova coscienza collettiva di un popolo che sta letteralmente buttando alle ortiche quanto trasmesso da generazioni assennate e timorose del bene dei figli?
Peccato che in altri tempi la voce della Chiesa si sarebbe fatta sentire ovvero sarebbe stata interpellata per dare risposte chiare e sicure su temi profondi che coinvolgono lo spirito profondo dell' anima dell' uomo e della donna.
Franco
[19:56, 22/11/2023] Patrizia Stella: MILLE GRAZIE ANCHE AL CONTRIBUTO EDUCATIVO DI FRANCO
Quando però dal fatto si tenta di risalire alle cause ed ai rimedi le voci si trasformano in una vera e propria babele di pensiero.
A questo stato di confusione ha contribuito purtroppo anche le improvvide parole della sorella di Giulia che ha ritenuto di attribuire la colpa al matriarcato ed al maschio arrivando persino a dire che siamo in presenza di un delitto di stato.
Non entro nel merito di queste affermazioni precisando di non essere d'accordo
A queste parole ha fatto seguito una forma di condivisione sotto forma di "captatio benevolentiae" da parte di politici, compreso il Presidente del Senato Ignazio La Russa il quale ha puntato il dito contro il maschio; per non parlare infine di coloro che hanno detto apertamente di vergognarsi di essere maschio.
A questo riguardo personalmente voglio dire di essere fiero di essere maschio perché, nel caso concreto, sono stato educato a rispettare le femmine. A questi signori voglio dire che la vergogna si addice per il comportamento che viene tenuto e non per l'essere maschi o meglio essere veri uomini.
A questo coro di questa specie di " pensatori" si sono aggiunti i benpensanti di sinistra che a testa bassa, grazie anche a personaggi che non si capisce bene perché debbono avere il monopolio dell'informazione, si sentono in diritto di screditare tutto e tutti.(governo, ministri e tutti coloro che la pensano diversamente).
Morale: per legge la scuola risolverà ogni cosa e nelle scuole con qualche minuto di silenzio si farà memoria di quanto accaduto.
E così passato il momento generale di emozione e di partecipazione si potrà dire che la coscienza collettiva della società è stata messa a posto compresa anche quella di quei politici
che sono convinti di aver trovato la soluzione giusta.
In realtà le cose non sono affatto quelle che vorrebbero farci credere a tutti i costi. Basta infatti chiedere alle famiglie cosa significhi oggi educare i figli allorquando la società e le leggi liberticide di uno stato che un po' alla volta si sta letteralmente suicidando, creano un contesto di riferimenti del tutto sballati. Si interroghino i giovani per sapere come vivono, quali disagi vivono in questa società modellata su questi falsi valori che pochi hanno il coraggio di rimettere in discussione.
Ritornando al problema di cui si sta parlando in questi giorni mi chiedo se nei dibattiti é stata posta la dovuta attenzione sul tema dell'educazione da impartire ai ragazzi e ragazze da parte delle famiglie. A meno che parlare di famiglia sia un concetto da evitare per non porsi la domanda a quale modello si debba fare riferimento.
Meglio quindi parlare di supporto scolastico e di educazione che deve essere delegata alla scuola come fosse la panacea a tutti i mali che affliggono i giovani.
Resta da chiedersi in ogni caso se la scuola sia veramente la soluzione del problema atteso che, anche contro la volontà delle famiglie che sono contrarie a quel tipo di educazione, alla stessa viene delegata l'indottrinamento della cosiddetta cultura gender ed alla sessualizzazione delle nuove generazioni.
Con quali risultati? annullando per caso le differenze tra maschio e femmine facendo leva solamente sull'appagamento di voglie che nulla hanno a vedere con il vero amore?
Ma questo è un altro aspetto sul quale non conviene parlare per non disturbare la nuova coscienza collettiva di un popolo che sta letteralmente buttando alle ortiche quanto trasmesso da generazioni assennate e timorose del bene dei figli?
Peccato che in altri tempi la voce della Chiesa si sarebbe fatta sentire ovvero sarebbe stata interpellata per dare risposte chiare e sicure su temi profondi che coinvolgono lo spirito profondo dell' anima dell' uomo e della donna.
Franco
[19:56, 22/11/2023] Patrizia Stella: MILLE GRAZIE ANCHE AL CONTRIBUTO EDUCATIVO DI FRANCO