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"Pensate che chiederò mai il permesso di celebrare la Messa con cui sono stato ordinato?"

Don Philippe Laguérie, Superiore Generale fondatore dell'Istituto del Buon Pastore, non è stato sorpreso dal Traditionis Custodes (TC) perché il personale della Chiesa Conciliare "rimane fondamentalmente rivoluzionario".

Laguérie ha detto a Present.fr (19 gennaio) che le stesse cause producono gli stessi effetti e che "un albero cattivo non può dare buoni frutti". Per lui, il TC mostra che Francesco "non lavora più 'per le periferie' ma per un'altra galassia".

Laguérie “respinge assolutamente” il Novus Ordo non per questioni emotive, ma teologiche, dice, perché è un "miscuglio", una "ambizione prometeica", una "chimera rimantico-libertaria", un "populismo di cattivo gusto" e "indegno" della Chiesa di Cristo.

Nella crisi del TC, chi sopravvive con la diplomazia ecclesiastica affonderà: "Solo chi è appassionato della verità rimarrà". Laguérie promette di morire da soldato, non da pensionato.

Lui sa che il TC non avrà effetti, perché la battaglia per la Messa "è stata vinta irrevocabilmente dall'arcivescovo Lefebvre negli anni '980." Il TC è arrivato troppo tardi: "Abbiamo già vinto la battaglia".

Laguérie non conosce alcun prete che passerà al Novus Ordo, "che ha rovinato la Chiesa in Occidente, in America e in Africa.”

“Con 43 anni di sacerdozio, pensate che chiederò mai il permesso di celebrare la Messa con cui sono stato ordinato?"

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