PieroCarollo
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Malintesi? la coppia ignora le proprie inclinazioni naturali! L’uomo e la donna sono due pianeti diversi diceva qualcuno! Ebbene si, ma non sempre questa massima nella vita di coppia è messa in evidenza …Altro
Malintesi? la coppia ignora le proprie inclinazioni naturali!

L’uomo e la donna sono due pianeti diversi diceva qualcuno! Ebbene si, ma non sempre questa massima nella vita di coppia è messa in evidenza, l’uomo e la donna sono così profondamente diversi, nel modo di pensare, negli atteggiamenti, nell’educazione dei figli, nel vivere il rapporto intimo, eppure sono così perfetti insieme; ecco che nel libro della genesi leggiamo: “Non è bene che l’uomo sia solo, voglio fargli un aiuto che gli corrisponda”, che bello… viene veramente rappresentata la complementarietà tra l’uomo e la donna; nella lingua ebraica c’è un gioco di parole e si nota una correlazione tra i due vocaboli che indicano rispettivamente uomo e donna: ish = uomo, ishshà = donna, la fusione di due carni in una sola carne che trasmette lo spirito Santo pur rimanendo due esseri distinti. La più bella immagine della Santissima Trinità sulla terra è proprio la coppia Cristiana che si unisce in una sola carne; in Genesi leggiamo: “Dio disse, facciamo l’uomo a nostra immagine secondo la nostra somiglianza (il termine uomo – adam in ebraico ha qui valore collettivo: maschio e femmina) più avanti infatti si legge: “a immagine di Dio li creò, maschio e femmina li creò”. Come mai Dio parla al plurale? proprio per sottolineare che la coppia cristiana è immagine della Santissima Trinità, immagine del “noi di Dio”.

L’uomo e la donna che si uniscono nel rapporto intimo compiono un atto Santissimo davanti a Dio, l’unione di due carni in una sola carne che trasmette lo Spirito Santo, ogni sacramento della Chiesa deve essere celebrato si una volta, ma rinnovato molto spesso, e le coppie cristiane devono ricelebrare quanto più possibile il loro Matrimonio nell’atto intimo (nel rispetto dei momenti e della persona) e ne devono godere nella gioia perché il quel momento gli angeli fanno festa in cielo, il godimento nell’atto sessuale è cosa buona, è cosa bella e voluta da Dio, perché l’uomo e la donna si sentano appagati fisicamente e nel cuore, togliamo il falso mito che del godimento sessuale non bisogna parlarne perché considerato quasi una cosa sporca, nulla di più falso! Dio ci ha voluti così, ci ha fatti con queste sensazioni e ha voluto che noi nel rapporto sessuale moglie-marito provassimo piacere e nel godimento ringraziassimo il Signore per averci donato la nostra moglie o marito. Il Rapporto sessuale è in primo luogo UNITIVO (da sfatare il mito che si può fare l’amore solo per avere figli, niente di più falso;si può fare e si deve fare l’amore sempre anche nei momenti non fertili, anche nella vecchiaia), poi dal rapporto UNITIVO nasce il rapporto PROCREATIVO, due facce della stessa medaglia che mai possono essere scisse tra loro; per questo esistono i metodi cosiddetti naturali per la regolazione delle nascite… una donna se non è fertile non può restare incinta!, ma su questo non voglio dilungarmi, ci sono i consultori familiari cattolici.

Concludo dicendo che, visto la grande diversità tra l’uomo e la donna anche nel rapporto intimo si riscontra questa diversità, quanti malintesi nascono dall’indifferenza verso queste differenze naturali?

Nel rapporto intimo coniugale la donna ha bisogno di una certa preparazione psicologica-sentimentale, di corteggiamento da parte del marito magari durante tutta la giornata, e poi il lato sensuale viene dopo… immagino già qualche marito che a leggere quello che ho appena scritto gli è venuto il mal di pancia! Ebbene si bisogna mettere sempre in evidenza le diversità uomo-donna per comprendere come risponde l’altro alle nostre azioni; ma questa lavoro qua lo deve fare pure la donna, cioè rendersi conto per non restarci male e per non creare quel famoso “mal di stomaco” al marito, che l’uomo è più istintivo, prova piacere al sol pensiero di arrivare allo scopo, tralasciando così tutto il resto. Ecco che non bisogna far prevalere nell’esercizio dei rapporti di coppia ne il rapporto genitale ne un rapporto troppo “mieloso”, ma puntare all’unione delle due diversità, e vi sorprenderete della complementarietà del godimento più gioioso.

A proposito il catechismo della chiesa cattolica dice:

2362
« Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi ». 241 La sessualità è sorgente di gioia e di piacere:

« Il Creatore stesso […] ha stabilito che nella reciproca donazione fisica totale gli sposi provino un piacere e una soddisfazione sia del corpo sia dello spirito. Quindi, gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere e godendone. Accettano ciò che il Creatore ha voluto per loro. Tuttavia gli sposi devono saper restare nei limiti di una giusta moderazione ». 242

2363 Mediante l’unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l’avvenire della famiglia.

Piero Carollo