Accademia Pontificia per gli Scandali – Un Altro Scandalo

Coloro che si ritengono sapienti e intelligenti, quando escludono Dio dalla propria concezione della vita, ritengono che qualsiasi cosa vada fatta in favore della scienza e del progresso. Tutto questo senza un'etica e una morale chiara. Ciò che serve a chi è ricco e potente alla fine è ciò che conta. Ciò che invece è indifeso, inerme e non vi è nessuna lobby che vuol difenderlo può essere soppresso. Questa è la logica della morte, di chi ama se stesso in modo egoistico, con un falso amore, una falsa etica, una falsa solidarietà. Chi poi si adegua a queste dinamiche e non parla quando dovrebbe lo fa solo per non disturbarsi, per non scomodarsi, per non difendere chi è debole e inerme. E' sufficiente ricevere gli applausi da chi non si fa scrupoli, da chi è ricco, da chi ricopre cattedre prestigioso, da chi è sapiente e intelligente, quando invece S. Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi 1, 20: «Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dov'è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo?»