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zagormau
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L'ESAME DI COSCIENZA Figlia mia, rifletti continuamente su te stessa per vedere come procedi nella vita spirituale. Ricorda che il fermarsi vuol dire indietreggiare, perché come una barca sul mare non …Altro
L'ESAME DI COSCIENZA

Figlia mia, rifletti continuamente su te stessa per vedere come procedi nella vita spirituale.
Ricorda che il fermarsi vuol dire indietreggiare, perché come una barca sul mare non può star ferma ma deve, lavorando di remi, seguire una direzione, così nella vita spirituale devi prendere una direzione, devi avere una mèta e la volontà di raggiungerla.
Non devi andare avanti a casaccio, ma ogni tanto verificare la tua posizione. Intendo con ciò parlarti dell'esame di coscienza.
Esso è indispensabile al buon andamento dell'anima, non solo come preparazione alla Confessione, ma come una continua verifica per assicurarvi che tutto proceda con ordine.
È un mettersi davanti a Dio rientrando, mediante la sua luce, in voi stessi, non solo per vedere in che cosa siete caduti, in che cosa avete offeso Dio e il prossimo, ma anche quali progressi avete fatto nella virtù.
Figlia mia, l'esame di coscienza che dai cristiani è stato quasi bandito, deve ritornare a far parte della vostra vita di pietà per meglio coltivare la vita interiore, la sola che abbia molta importanza.
Se avverti nella tua persona dei disturbi, cerchi di individuarli, ne senti i sintomi, pensi ad una malattia e ti rivolgi al medico, oppure prendi i necessari rimedi.
Così dev'essere per lo spirito. Studiando te stessa ne scorgi i difetti e ricorri al medico, al Medico Celeste che sono Io: conoscendoti a fondo ti posso illuminare e aiutare.
Ricorri anche a colui che nel sacramento della Confessione mi sostituisce e ti parla nel mio nome: il mio Ministro.
Col mio aiuto, esponendo a lui i tuoi difetti e anche le imperfezioni, puoi riuscire a migliorare, a correggerti, a progredire nella virtù e nella santità.
Ricorda le mie parole e mettile in pratica. Il tema per una breve sosta e un breve rientro in te stessa lo puoi sempre trovare. Non rimandarlo però a sera quando, stanca, desideri riposare. Trovalo in un'ora qualsiasi del giorno. L'esame di coscienza fallo precedere alla preghiera. Ti servirà a metterti in un atteggiamento di umiltà davanti a Dio. Potrai chiedergli perdono prima di rivolgergli le tue suppliche e ciò ti attirerà il suo sguardo benevolo e le sue grazie.
Esaminati, se ti accosti al Sacramento dell'Eucaristia, ricordando le parole dell'apostolo Paolo: «Chi mangia indegnamente il Corpo di Cristo, mangia e beve la propria condanna».
Tieni come base nel tuo esame di coscienza l'amore del prossimo perché, se eserciti quello, è certo che anche l'amore di Dio non mancherà.
Fa però entrare anche come oggetto di riflessione il tuo comportamento a riguardo delle buone ispirazioni che ti vengono, perché tu possa vedere fino a quale punto arriva la tua generosità nel corrispondervi.
Potrai così accusarti davanti a Dio non solo delle mancanze che tu commetti in pensieri, parole e azioni, ma anche di quei peccati d'omissione che nessuno o pochi credono di dover detestare.
Ti ho dato un piccolo insegnamento che ti sarà molto utile; sarà utile a tutte quelle anime che desiderano correggere i propri difetti, moderare il proprio carattere e, se ne hanno l'autorità, aiutare altri a migliorarsi.

PENSIERI E RIFLESSIONI CON GESÙ - Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia