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zagormau
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SI ABBASSINO I COLLI 12 Dicembre 1974 Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene. Sono Gesù, Prigioniero d'amore, e molto gradita mi è la vostra preghiera. Voglio oggi darvi un mezzo di …Altro
SI ABBASSINO I COLLI

12 Dicembre 1974

Figli diletti, sia pace a voi e grazia ed ogni bene. Sono Gesù, Prigioniero d'amore, e molto gradita mi è la vostra preghiera.
Voglio oggi darvi un mezzo di riflessione perché possiate predisporre i vostri cuori alla mia venuta.
Lo Spirito Santo per bocca dei profeti aveva detto a coloro che speravano nella venuta del Messia: "Si abbassino i colli e si riempiano le valli". Perché Dio possa giungere a voi è veramente necessario che si compiano ancora queste operazioni.
Dio resiste ai superbi e dona la sua grazia agli umili. Ecco perché vi è stato detto in senso figurato che i colli devono essere abbassati. L'umiltà dei pensieri deve farvi essere umili nelle parole e nel comportamento coi vostri simili. Oh, chi si crederà tanto perfetto da poter giudicare il proprio simile? Forse che l'uomo non è un impasto di peccato e di miseria per cui ben a ragione può chiamarsi verme della terra? E le sue malefatte non sono l'espressione tangibile del marcio che ha nel cuore?
Osservate, figli, ciò che gli uomini sanno fare quando l'orgoglio è la guida delle loro azioni. Dopo essersi ribellato alla legge di Dio, che considera come un essere alle sue dipendenze e che giudica ingiusto se pur ammette la sua esistenza, vedetelo trattare con prepotenza il proprio simile ed usare verso di lui cattiveria e violenza.
Ma anche senza ricorrere agli estremi, vedete la superbia che cosa può generare nel cuore dei miei seguaci: i cristiani cattolici. Si costruiscono un piedistallo dal quale intendono guardare gli altri come inferiori e come inetti. Non è certamente l'amorevole direzione delle anime e l'aiuto che essi vogliono dare ai bisognosi, ma è un continuo mettere in mostra le loro virtù e i loro pregi, quasi fossero impeccabili e fossero arrivati alle più alte vette.
Provate, figli miei, a rivedere le vostre posizioni e vedrete che tutti avete qualche cosa da togliere, qualche colle da abbassare. Sarà soltanto dopo questa prima azione che la bontà di Dio si rivolgerà a voi e potrete dire come la Vergine mia Madre: "Dio ha guardato l'umiltà della sua serva".
Ma vi dice lo Spirito Santo: "Siano colmate le valli". Voglio spiegarvi il significato profondo di queste parole.
Le valli separano le montagne fra di loro e creano delle difficoltà per quell'unione umana così necessaria. Si creano difficoltà umane, divisioni sensibili di abitudini, di linguaggi e soprattutto divisioni spirituali e materiali. Vi sono valli che dividono paesi e nazioni. Io però non alludo a queste divisioni. Le valli che voi dovete riempire sono quelle profondità in cui si nascondono rancori e odii che sembrano irreparabili. Sono quelle divisioni inconciliabili che il più delle volte provengono da interessi materiali o da incompatibilità di carattere, che si portano molte volte non solo fino alla morte, ma oltre la tomba. Sì, figlioli, poiché chi muore odiando conserverà questo odio per tutta l'eternità, per cui non potrà certamente entrare nella gloria.
Togliere tutto ciò che forma motivo di dissidio è preparare la strada a colui che è chiamato Principe della pace.
Che farete, figlioli, da parte vostra? Lo so che molti contrasti non dipendono da voi e sembrano insanabili, ma voi dovete ricorrere a tutti quei mezzi che il Signore mette a vostra disposizione per guarire queste ferite.
Darò alla vostra parola un'efficacia straordinaria, ma voi dovete dire ciò che io desidero, ciò che un cristiano deve fare, ciò che il cuore vi detta.
Non fermatevi a considerare a chi tocchi la precedenza o a risultati che ne deriveranno dalla vostra umiltà e forse dalle vostre umiliazioni: agite nel nome di Dio, appianate la strada. Fate che i cuori si riconcilino fra di loro e con Dio, poiché è cosa di capitale importanza questa riconciliazione generale per dar fine a tanti mali e per attirare la benevolenza e la misericordia del Padre.
Non vi sia fra di voi una sola persona che, dimenticando il dovere del perdono reciproco completo, osi usare delle mezze misure e conservare nel proprio cuore risentimenti di qualunque genere.
Se vi fossero persone che con cattiveria ed avvertitamente hanno offeso il vostro onore, danneggiato i vostri interessi e distrutto nella vostra famiglia la felicità, siano proprio esse oggetto delle vostre preghiere più ferventi e valgano i vostri atti di bontà compiuti anche per loro a richiamarli sulla retta via.
Quando un'anima si accosta a me, non deve essere legata a nessuna catena se vuole essere padrona del mio cuore.
I rancori, gli odii, sono catene diaboliche che il principe di questo mondo, il demonio, utilizza per i suoi interessi. Lui che vive solo di odio non ha di mira che di rendere sempre più profonde le valli, creando anche fra i miei figli più cari quelle divisioni che tanto mi addolorano.
Amatevi, figli, e nell'umiltà della mente, delle parole e delle azioni procurate sempre di colmare le valli, cioè di unire i cuori perché si realizzi il mio desiderio: che si formi una bella unità fra voi e con me, come io sono una cosa sola col Padre. Avverrà che le mie parole, dettevi un giorno, avranno il loro compimento: "Ognuno che avrà vissuto come un fanciullo in vita, sarà grande nel regno dei cieli".
Vi benedico tutti, figli, e vi riempio il cuore di umiltà e di pace, perché l'abbiate a portare dovunque. Arrivederci.

GESÙ NOSTRO MAESTRO 6. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia