Anguera! A Natale “esplode” la promessa [sul Trionfo]: “gli uomini contempleranno quello che gli occhi umani mai hanno visto…”

4.737 – MESSAGGIO DI NOSTRA SIGNORA REGINA DELLA PACE, A NOTTE DEL SANTO NATALE, TRASMESSO IL 25/12/2018

Cari figli, siate docili alla Mia Chiamata.

Io vengo dal Cielo per aiutarvi, ma non voglio forzarvi, perché avete libertà.

Non posso aiutarvi se non vi aprite all'Azione di Dio che vi farà comprendere la Mia Presenza in mezzo a voi.

VI VOGLIO TRA LE MIE BRACCIA, perché desidero condurvi a Mio Figlio Gesù.


Il Mio Divin Figlio è il vostro Grande Tesoro.

In Lui è la vostra vera liberazione e salvezza.


AscoltateLo.

Siate fedeli al Suo Vangelo.

La Sua Parola trasforma e santifica.

Voi non potete aiutare i vostri fratelli se rimanete ancora fermi.


Fate dei passi verso la santità.

Io vi ho indicato il cammino, ma VOI NON AVETE ANCORA COMPRESO L'IMPORTANZA DELLA MIA PRESENZA.

Aprite i vostri cuori allo Spirito Santo e i vostri occhi si apriranno a quello che è di Dio.

Camminate per un futuro doloroso.


IL TRIONFO DEFINITIVO DEL MIO CUORE IMMACOLATO SARÀ LA GRANDE RICOMPENSA PER I MIEI DEVOTI.

GLI UOMINI CONTEMPLERANNO QUELLO CHE GLI OCCHI UMANI MAI HANNO VISTO.


Rimanete fermi nel cammino della verità.

Non vi allontanate dalla preghiera.

Cercate forze nell'Eucaristia, perché solamente così sarete vittoriosi.

Avanti nella verità.

Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.

Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Rimanete nella pace.


4.736 – MESSAGGIO DI NOSTRA SIGNORA REGINA DELLA PACE, TRASMESSO IL 24/12/2018

Cari figli, vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede.

Voi siete del Signore e solamente Lui dovete seguire e servire.

Ritornate.

Il vostro Dio vi aspetta.


Fuggite dal peccato e cercate la Misericordia del Mio Gesù per mezzo del Sacramento della Confessione.

Ricordatevi sempre che IL GIUSTO GIUDICE VI CHIAMERÀ PER NOME E VOI RICEVERETE SECONDO LE OPERE PRATICATE IN QUESTA VITA.

State attenti.

Non vi allontanate dal Vangelo del Mio Gesù.


Egli un giorno tornerà e molti si pentiranno della vita vissuta senza Dio, ma sarà tardi.

Convertitevi in fretta.

AVRETE ANCORA LUNGHI ANNI DI DURE PROVE, MA QUELLI CHE RIMARRANNO FEDELI RICEVERANNO LA RICOMPENSA DEI GIUSTI.

Allontanatevi dal mondo e vivete nella semplicità.

Tutto in questa vita passa, ma la Grazia di Dio in voi sarà Eterna.

L'umanità sarà sorpresa da dolorosi avvenimenti.


La Casa di Dio sarà scossa.

Pregate. Pregate. Pregate.

Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.

Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Rimanete nella pace.


4.735 – MESSAGGIO DI NOSTRA SIGNORA REGINA DELLA PACE, TRASMESSO IL 22/12/2018

Cari figli, ritornate a Colui che vi ama e vi aspetta a Braccia Aperte.

Non vi allontanate dal cammino che vi ho indicato.

Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato e sarete ricompensati generosamente.

Aprite i vostri cuori ai Miei Appelli.


Io sono la vostra Madre e vengo dal Cielo per portarvi al Cielo.

DateMi le vostre mani e Io vi condurrò per il cammino della santità.

Non tiratevi indietro.


Voi non siete soli.

Riempitevi di speranza.

Chi è con il Signore sperimenterà la Sua Grazia e protezione nei momenti di tribolazione.

Camminate per un futuro di pianto e lamenti, ma coloro che permarranno fedeli alla verità saranno vittoriosi.


Quando vi sentite deboli, chiamate Gesù.

IN LUI È LA VOSTRA VITTORIA.

CercateLo sempre nell'Eucaristia per essere forti.

Avanti SENZA PAURA.

Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.

Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Rimanete nella pace.


***

APPROFONDIMENTO TEMATICO:
“Il Mio Divin Figlio è il vostro Grande Tesoro. In Lui è la vostra vera liberazione e salvezza”.

L’uomo non può auto-salvarsi: religiosità e filosofie tradizionali “brancolano nel buio” senza l’iniziativa di Dio che si rivela e salva l’uomo

Se diamo soltanto un rapidissimo sguardo al panorama delle altre tradizioni religiose e filosofiche, come quelle di tipo orientale, non esiste assolutamente il concetto di Salvezza che ci viene da un Dio che si abbassa fino a noi; non esiste l’idea di un Dio personale che si fa carico del nostro dramma esistenziale e ci libera dalle tenebre dell’errore e del peccato per aprirci un’eternità di beatitudine accanto a Lui nella gloria e felicità infinite ed eterne.

Per il b u d d i s m o e l’i n d u i s m o Dio e uomo sono della stessa sostanza e il fine ultimo dell’uomo altro non è che quello di scomparire in questo tutto divino, tramite un cammino di ascesi tutto fondato sulle forze della natura, annullando completamente la propria individualità che altro non sarebbe che “pura apparenza” destinata a scomparire per sempre.

Nell’ I s l a m, invece, Dio non è presente, è l o n t a n o, va servito e lodato ma non si cura degli uomini e della loro redenzione dal male, della loro salvezza integrale; non esiste una comunicazione tra Dio e l’uomo, trai due mondi; non esiste nessuna partecipazione della vita divina all’uomo che non può così entrare in una vera e profonda comunione di vita con il suo Dio.

Le sette di stampo g n o s t i c o – e s o t e r i c o che hanno tutte la loro origine in correnti ereticali sorte a partire dal III sec. D.C. in poi, il Cristo altro non sarebbe che un principio divino che il Gesù storico è venuto a manifestare senza per questo essere vero Dio e vero Salvatore; la salvezza sarebbe già in ogni uomo, anzi “ogni uomo sarebbe già Dio” e dunque non ha bisogno di nessuna salvezza.

Queste assurdità entrano in evidente contrasto, stridono fortemente con la realtà dei fatti che pongono in chiara evidenza che l’uomo, senza la grazia di Dio, è in preda alla sua finitudine e miseria, e non può superare da solo la “barriera esistenziale” che lo separa da Dio (“barriera ontologica”), che lo separa dalla “natura divina” che non gli appartiene se non per dono gratuito della SS.Trinità, per partecipazione che procede dalla infinita bontà di Dio, una partecipazione che comunque non trasforma l’uomo in un altro Dio ma in una creatura “deiforme”, “deificata”.

L’ “unicum” del messaggio cristiano e dell’evento salvifico dell’Incarnazione

Passando invece, tra le tenebre ed errori di queste concezioni erronee alla luminosa dottrina cattolica – luminosa in quanto rivelata alla sua Chiesa dal Vero ed unico Dio e quindi comunicatrice di luce vera – comprendiamo bene come solo “un qualche Dio” (secondo l’espressione del pagano Platone) poteva fare quello che nessun uomo ha mai potuto né mai potrà fare: guarire se stesso dalle malattie dei vizi e dai peccati che lo tiranneggiano dalle loro nefaste conseguenze: l’istinto al male, la malattia e la morte, morte non solo corporale ma anche e soprattutto spirituale che coincide con l’inferno eterno che il peccato aveva meritato, come ci ricorda san Paolo quando dice: “il pungiglione della morte è il peccato” (1 Cor 15, 56a).

Ma c’è di più: secondo la tradizione francescana che riscuote sempre più approvazione e accoglienza nel mondo cattolico, il Salvatore, Cristo, è Colui che, ancor prima di salvare l’uomo dal peccato, salva lui e l’universo intero, attraverso la Creazione dall’abisso del puro nulla sul quale è sospeso ogni essere finito. Quindi, ancor prima di salvarci dall’inferno, il Verbo, in quanto Creatore di tutte le cose con il Padre e lo Spirito Santo, c i s a l v a dal n u l l a. Non solo il Verbo ci crea come esseri puramente naturali, ma ci eleva anche ad una dignità infinitamente superiore a quella delle semplici creature: in Lui i credenti diventano figli di Dio: A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome (Gv 1,12). Sono gli eredi del Regno eterno di luce infinita, sono divinizzati tramite la grazia santificante che li fa non solo ad immagine ma anche a somiglianza di Dio.

In questo modo Gesù non solo è il nostro
Creatore – in quanto Dio – ed il nostro Redentore ma anche il nostro Giustificatore e Glorificatore perché da Lui, per i suoi meriti, ci viene quella grazia che ci innalza fino a Dio, che ci divinizza e quella gloria che, nel Regno dei cieli, ci permetterà di contemplarlo a viso scoperto, senza veli: “E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (2 Cor 3, 18).

La cooperazione dell’uomo alla s a l v e z z a : accettazione o rifiuto.

Adesso però la domanda sorge spontanea: se Cristo è il Salvatore in questo senso così pieno e sublime, perché attorno a noi ancora regnano il male, il dolore e la morte? Non è forse vero che Egli ci ha liberato da queste realtà in modo definitivo? Anche questo quesito che sembrerebbe insuperabile ha la sua luminosa risposta nella Rivelazione cristiana.

Tutto, infatti, diventa chiaro se comprendiamo come questa radicale salvezza è stata all’uomo offerta, non imposta… Così l’uomo, tante volte si mostra l’ostacolo decisivo all’attuazione di questo piano salvifico meraviglioso di Dio.

Si, amici, dobbiamo davvero capire che la causa di tutti i mali siamo soltanto noi, e questi mali sono davvero grandi, direi incommensurabili, se diamo un rapido sguardo a quello che l’uomo, con il suo progressivo e sempre più radicale allontanamento da Dio, è stato in grado di creare: un mondo né a misura di Dio né a misura dell’uomo, ma solo a misura del demonio, tutto posto sotto il suo potere e la sua azione.

Colui che col suo apparire in questo mondo ci ha portato la il “tesoro della grazia”, vuole anche che noi viviamo della sua grazia per esser felici in vista dell’eternità beata trasformando la nostra vita secondo i suoi esempi di santità e i dettami della sua Legge di Amore: “E’ apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo” (Tt 2, 11-12).

Di fr Pietro (Tempi di Maria)
Acchiappaladri
@Memorare A lei non risulta perché ... non è vero ad oggi ;-)
Sul "fenomeno Anguera" che dura da 31 anni (dal 1987) la competente diocesi brasiliana ha in corso indagini che NON hanno prodotto ancora alcuna decisione, né favorevole né contraria alla natura soprannaturale del fenomeno.
Tutti gli ordinari che si sono succeduti laggiù non sono stati ostili al veggente Pedro Régis.
In Italia il sig …Altro
@Memorare A lei non risulta perché ... non è vero ad oggi ;-)
Sul "fenomeno Anguera" che dura da 31 anni (dal 1987) la competente diocesi brasiliana ha in corso indagini che NON hanno prodotto ancora alcuna decisione, né favorevole né contraria alla natura soprannaturale del fenomeno.
Tutti gli ordinari che si sono succeduti laggiù non sono stati ostili al veggente Pedro Régis.
In Italia il sig. Regis fra 2017 e 2018 sopratutto ha dovuto affrontare l'ostilità di alcuni ordinari che hanno ostacolato gli incontri di preghiera che il sig. Régis ha avuto nelle loro diocesi: ma in queste loro decisioni hanno operato arbitrariamente e non eseguendo sanzioni emesse dal Vaticano o dell'ordinario brasiliano competente per Anguera.
Ho sentito Régis dichiarare online che ci sono recentemente stati problemi pratici personali con i volontari che lo aiutavano a organizzare i suoi incontri in Italia: ma in questo non risulta avere alcun ruolo la Dottrina per la Fede.
Memorare
Io non metto in dubbio Anguera, ma come posso rispondere ad una persona che mi dice che queste apparizioni sono state condannate dalla Dottrina per la fede? A me non risulta
Tempi di Maria
Infatti non risulta
Tempi di Maria
Può rispondere semplicemente che non è vero