Franco Toscano
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Traditionis Custodes. Scambio con il padre domenicano Angelo Bellon.

Nel post di San Michele Arcangelo si riporta un intervento, corretto, di padre Angelo Bellon ma io tempo gli fa ho mandato un mail, a proposito di Traditionis Custodes. Eccolo con la sua risposta e le mie repliche per mostrare quanto molti preti, perfino i domenicani, oggi abbiano perso anche il senso della logica; eppure i domenicani dovrebbero essere una garanzia per la difesa della dottrina.
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Mio mail « Oggi si fa un gran parlare di questo Motu Proprio con cui si vuol limitare la celebrazione della messa tradizionale, se non eliminarla, Traditionis Custodes, Custodi della Tradizione del papa Francesco. San Pio V nella Bolla Quo Primum Tempore, contenuta nel messale edito l'ultima volta nel 1962 e che non è mai stato abrogato, come afferma anche Benedetto XVI, e Francesco non ha mai detto il contrario, dice:
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« Anzi, in virtù dell'Autorità Apostolica, Noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della presente, L'INDULTO PERPETUO di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo veruno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui dunque avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente: così che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, NON SIANO TENUTI A CELEBRARE LA MESSA IN MANIERA DIFFERENTE DA QUELLA CHE NOI ABBIAMO PRESCRITTA, NÉ, D'ALTRA PARTE, POSSANO VENIR COSTRETTI E SPINTI DA ALCUNO A CAMBIARE QUESTO MESSALE... ».
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Come può dunque papa Francesco andare contro quello che dice san Pio V ? Grazie»
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Mi ha risposto così
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« Carissimo,
si tratta di una misura disciplinare.
Ciò che ha decretato un Papa può essere ribaltato da un altro.
Appunto perché si tratta di riti o di disciplina e non di dottrina.
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera, padre Angelo Bellon.»
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alche gli ho risposto con tre mail, uno dietro l'altro.
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1« Si direbbe piuttosto una risposta di un gesuita piuttosto che di un domenicano, come san Pio V. Vale. »
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2« Se un papa può disfare quello che un altro papa ha fatto perché non ha abrogato la bolla di san Pio V con l'indulto perpetuo ? E poi come può abrogare l'indulto perpetuo ? Se lo abroga non è più perpetuo? E' un vero ossimoro: perpetuo e abrogabile. »
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3« Comunque finché papa Francesco non abroga la bolla di san Pio V , e non la può abrogare, non può mettere nessuna limitazione alla celebrazione della messa tradizionale. »
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Ovviamente, non ha più risposto. Forse anche perché l'ho trattato da gesuita e non dovevo. L'ho detto perché i gesuiti hanno una brutta fama, e poi non è vero perché, anche se i gesuiti hanno la fama di manipolare la verità a loro guisa, e credo che sia eccessivo come giudizio e hanno anche la fama di essere maestri nella restrizione mentale, un vero gesuita non avrebbe mai detto una cosa del genere.
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Ma forse la vera ragione per cui non ha risposto penso che sia perché che non poteva rispondere.
Qualcuno provi a rispondere.
Non c'è neanche bisogno di essere cattolici, basta solo aver un po' di senso logico.
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Inoltre il padre domenicano dice che un papa potrebbe ribaltare quel che papa san Pio V ha fatto.
Ora si vede, leggendo la bolla Quo Primum Tempore, che san Pio V non ha fatto altro che fissare per sempre quello che ci viene dalla Tradizione Apostolica.
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Potrebbe forse anche Dio stesso limitare la celebrazione della messa tradizionale, se non eliminarla ? Certo, Dio è onnipotente ma la sua onnipotenza è guidata dalla saggezza; sarebbe saggio dunque limitare la Messa che ci viene dalla Tradizione Apostolica e imporre una nuova messa che non è altro che una costruzione ex novo in cui si fa un miscuglio modernista di cattolicesimo, protestantesimo e cabala creando così lo scompiglio che si è creato in questi anni ?
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Vedere il mio post del 29 Giugno 2022; La nuova messa uccide l'antica così come Caino ha ucciso Abele.
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o del 29 luglio 2022
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Il grande teologo, Francisco Suárez, nel XVI secolo, dice:“Un papa sarebbe scismatico … ‘se cambiasse tutti i riti liturgici della Chiesa che sono stati sostenuti dalla tradizione apostolica’”.
Certo, non è certo, ma è quello che dice un grande teologo, riconosciuto dalla Chiesa, quindi bisogna tenerne conto.
Carmelo G.
Un gesuita non può diventare papa! Don Jorge lo è diventato! . . .
o segui Cristo o segui Bergolio . . . Io ho scelto Cristo!Altro
Un gesuita non può diventare papa! Don Jorge lo è diventato! . . .

o segui Cristo o segui Bergolio . . . Io ho scelto Cristo!
Franco Toscano
Pure i gesuiti, che per me erano i migliori, sono diventati i peggiori. Corruptio optimi pessima.
Solo con Gesù solo Solitario
Scusate, se non vado sbagliando i Domenicani sono quelli che hanno celebrato per primi i riti con la pacha mama. Avvenuto nella loro chiesa, questi idoli vennero poi trafugati e buttati nel Tevere da 2 ragazzi stranieri cattolici cristiani. Sicché tutti gli ordini religiosi sono compromessi.