F M Shyanguya
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Becciu on Pell, Milone and other alleged "contacts"

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Pell, Milone and other alleged "contacts"

Answering the questions, Becciu also reconstructed his relationship with Cardinal Pell (who according to agency sources would have made bad statements after learning of Becciu's resignation). On the former prefect of the economy department, who later resigned to defend himself from accusations of pedophilia, Becciu said: "We had professional conflicts, because he wanted to apply laws that had not yet been promulgated". "Once during a meeting in which the Pope was also present he called me 'dishonest' and there I lost my patience and I told him that he should not afford. The Pope told me that I had done well". Likewise with Libero Milone, auditor, who later resigned, Becciu confirmed that he had "a good relationship", but that he had enforced the provisions received, according to which the work of the auditor could not concern the funds of the Secretariat of State. "He too - he said - wanted to go beyond the rules in force at that time". As for Enrico Crasso, a former Credit Suisse official, Becciu said he met him once a year, while relations with him were maintained by his administration staff. The two brokers Noceti and Vangelisti instead the cardinal says he never met them.

Original:

Pell, Milone e altri presunti "contatti"

Rispondendo alle domande, Becciu ha anche ricostruito i suoi rapporti con il cardinale Pell (che secondo fonti di agenzia avrebbe fatto dichiarazioni non belle dopo aver appreso delle dimissioni di Becciu). Sull'ex prefetto del dicastero dell'Economia, poi dimessosi per difendersi dalle accuse di pedofilia, Becciu ha detto: "Abbiamo avuto contrasti professionali, perché voleva applicare leggi che non erano ancora state promulgate". "Una volta durante una riunione in cui era presente anche il Papa mi diede del 'disonesto' e lì ho perso la pazienza e gli ho detto che non doveva permettersi. Il Papa mi disse che avevo fatto bene". Ugualmente con Libero Milone, revisore dei conti, poi dimessosi, Becciu ha confermato di aver avuto "un buon rapporto", ma di aver fatto rispettare le disposizioni ricevute, secondo cui l'opera del revisore dei conti non poteva riguardare i fondi della Segreteria di Stato. "Anche lui - ha detto - voleva andare oltre le regole in quel momento vigenti".
Per quanto riguarda invece Enrico Crasso, ex funzionario di Credit Suisse, Becciu ha detto di averlo incontrato una volta all'anno, mentre i rapporti con lui erano tenuti dai suoi collaboratori dell'amministrazione. I due broker Noceti e Vangelisti invece il cardinale dice di non averli mai conosciuti.

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