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Cardinale Ouellet – la vocazione dell'opportunismo

Don Claude Barthe ha pubblicato su ResNovae.fr (1° maggio) una valutazione del cardinale Marc Ouellet, 77. Ecco i punti salienti.

• Quando Benedetto XVI ha nominato Ouellet prefetto della «Congregazione per i vescovi», questi era considerato un seguace di Ratzinger.

• Ouellet era rivale del cardinale Scola, anche lui seguace di Ratzinger.

• Nel conclave del 2013, il partito di Ratzinger si è distrutto da solo per via del duello tra Ouellet e Scola. Alla prima votazione, Scola ha ricevuto solo 33 voti, seguito da vicino da Ouellet, che poi ha appoggiato Bergoglio.

• Bergoglio avrebbe promesso a Ouellet di nominarlo prefetto della «Congregazione per la dottrina della Fede».

• Ouellet è rimasto una figura secondaria con Francesco, infatti è il segretario di Ouellet, l'arcivescovo Ilson de Jesus Montanari, a prendere le decisioni nella Congregazone.

• Le nomine episcopali di Ouellet seguono il principio: "Soprattutto niente chiacchiere, soprattutto niente scandali".

• Ouellet, discepolo entusiasta di Hans Urs von Balthasar, si oppone al Tomismo.

• Il profilo teologico di Ouellet è "conservatore ma non troppo".

• Già nel 2012, Ouellet chiedeva con forza un "compromesso" sulla ricezione degli adulteri ai sacramenti.

• Ouellet è ostile al Rito Romano e propone l'ermeneutica della "riforma nella continuità" – ma senza esagerare con a continuità.

Foto: Marc Ouellet © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsDxgewojlka

Davide Romano condivide questo
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