«Mistero d'iniquità» e «contro-chiesa»: questa è l’ora del potere delle tenebre (Lc 22, 53)

Pierre Virion (1898-1988) è stato - assieme a Leon de Poncins (1897-1976) e a Jacques Ploncard d’Assac (1910- 2005) - uno dei grandi autori cattolici antisovversivi francesi, che hanno studiato (a partire dai primi decenni del Novecento sino al Concilio Vaticano II e post-concilio) il problema della «contro-chiesa», ossia il complotto della Sovversione contro la Società civile cristiana e la Chiesa di Cristo (1).

Virion è nato nel 1898 ed è morto a novant'anni nel 1988 a Bernay nell’Eure. Ha studiato e si è addottorato in Diritto e in Storia in Francia, ha soggiornato a Roma ed è stato intimo amico del Cardinal Alfredo Ottaviani (†1979). Sin dal 1930 ha collaborato con mons. Ernest Jouin alla Renne Internationale des Societés Secrètes. Durante il Concilio Vaticano II ha collaborato appoggiato dal Cardinal Ottaviani, con de Poncins (Il problema degli ebrei in Concilio, Roma, 1962), a studiare il ruolo occulto del giudaismo nell’Assise conciliare. Ha partecipato attivamente alla stesura dell’ottimo libro Complotto contro la Chiesa (Roma, 1962) elaborato da un gruppo di studiosi, che si son firmati con lo pseudonimo di Maurice Pinay. Ha cercato, assieme anche a J. Ploncard d’Assac (L’Eglise occupée, 1975), di mostrare ai Padri conciliari la gravità della nuova dottrina sui rapporti tra Chiesa e giudaismo che, nonostante i suoi sforzi, ha dato purtroppo vita alla Dichiarazione Nostra aetate (28 ottobre 1965), la quale ha ribaltato la Tradizione della Chiesa su questa materia (2). Nostra aetate è l’unico Decreto conciliare che non apporta neppure una citazione dei Padri della Chiesa e del Magistero a favore della sua tesi, talmente questa è innovativa.

Virion ha conosciuto, recandosi personalmente in Spagna e Portogallo, anche Francisco Franco (†1975) e Antonio Salazar (†1970), gli ultimi due grandi uomini politici europei rimasti in piedi in mezzo alle macerie della seconda guerra mondiale senza essersi abbassati al ruolo di vassalli della Sinarchia mondialista giudaico/americanista (3). Le sue opere più significative sono: Bientot un gouvernement mondial. Une super et contre-église del 1967 (tradotto in italiano da Controcorrente di Napoli nel 2004 con un interessante commento e note del dottor Bruno Tarquini); Mysterium iniquitatis del 1967, che ora EFFEDIEFFE presenta al pubblico in italiano (4); Le complot del 1969, che tratta il problema del «para-concilio» durante il Vaticano II; Le Nouvel Ordre du Monde del 1974, che tratta il problema degli ambienti dell’alta finanza anglo-americana.

In Mysterium iniquitatis Virion spiega che la crisi religiosa che attraversano gli uomini di Chiesa non deve portare al pessimismo. Infatti come Gesù «solo la Chiesa ha parole di vita eterna» essendo essa il Corpo Mistico di Cristo. Poi studia il ruolo della Massoneria nell’offensiva scatenata contro la Chiesa, che ha toccato il suo anche durante e dopo il Vaticano II avendo fatto leva sulle tre Concupiscenze che albergano nell’animo di ogni uomo anche, e soprattutto, se chierico: 1°) l’amore disordinato del proprio onore, cioè l’orgoglio; 2°) l’amore eccessivo delle ricchezze, della carriera e dei beni di questa terra, ossia l’avarizia e 3°) l’amore smodato dei piaceri sensibili, vale a dire la sensualità.

Virion si rifà a San Paolo che nella Seconda Epistola ai Tessalo-nicesi (II, 6-7) rivela la venuta dell’Anticristo finale e spiega: «Voi conoscete Colui che lo trattiene, di modo che egli si manifesterà al suo preciso momento. Infatti il Mistero d'iniquità già opera internamente. Solo quando Colui che ora lo trattiene verrà tolto di mezzo, allora l’uomo d’iniquità si manifesterà, ma il Signore Gesù lo ucciderà con un soffio della sua bocca». I Padri ecclesiastici interpretano questi due versetti in maniera unanime (5).

L’Anticristo finale si manifesterà, ma vi è un «ostacolo», un «katechon», «Colui che lo trattiene», che è il potere spirituale e sociale del Papato. Quando questo potere non avrà più la forza socialmente sufficiente per trattenere l’Anticristo, ma sarà stato ridotto ad influire solo sulle singole anime, allora questi apparirà, ma sarà ucciso da Cristo stesso, che veglia tutti i giorni sino alla fine sulla sua Chiesa. San Paolo lo chiama Mysterium iniquitatis, esso opera già nell’epoca in cui l’Apostolo scrive (sono gli «anticristi iniziali», che si manifesteranno durante il corso della storia). Ma al momento stabilito e permesso da Dio, quando il Papato dopo essere stato attaccato da tutti i fronti avrà perso, momentaneamente, la sua forza sociale di restaurazione, allora apparirà l’Anticristo finale. Il liberalismo che vuol ridurre il Cristianesimo a puro fenomeno individuale, negando la Regalità sociale di Cristo è uno dei pilastri della «controchiesa» e apre le porte all’Anticristo finale (v. Pio XI, Enciclica, Quas primas, 1925 e Mortalium animos, 1928).

È chiaro che Virion collega il Mistero d’iniquità, operante segretamente durante la storia della Chiesa sin dall’epoca apostolica (6), al Vaticano II, ove, tramite la collegialità, l’ecumenismo e la libertà delle false religioni, la potenza sociale restauratrice ed antisovversiva del Papato e della Chiesa è stata scemata (7). A partire da allora pian piano si manifesta il Mistero d’iniquità in tutta la sua ferocia (e lo vediamo oggi sotto i nostri occhi (8) sino al Regno dell’Anticristo finale, che Cristo annienterà. Quindi non dobbiamo temere e scoraggiarci: alla fine la Chiesa di Cristo risorgerà come Gesù risuscitò dal Sepolcro. Probabilmente oggi stiamo assistendo all’ultima scena dell’opera di «auto-demolizione» del potere sociale del Papato ad opera di un Papa (9). Ma questo era il piano della Massoneria: «un Papa secondo i nostri desideri, che non sia iscritto alla Setta, ma ne abbia lo spirito e faccia lui la Rivoluzione in cappa e tiara».

L’attuale pontificato, agendo in maniera sovvertitrice dell’ordine e della dignità papale, colpisce ciò che dopo il Concilio Vaticano II, miracolosamente, era rimasto ancora in piedi. Però non dobbiamo preoccuparci eccessivamente. Era scritto e previsto. Dio lo ha permesso per trarre dal male un bene maggiore. Dopo aver ultimato la sua Rivoluzione in cappa e tiara, apparirà l’uomo d’iniquità, ma Gesù lo annienterà. «Nolite timere pusillus grex, Ego vici mundum!» (Lc., XII, 32). La vittoria finale, dopo tante sconfitte intermedie, appartiene a Dio e alla sua Chiesa. E così sarà. «Verbum Domini manet in Aeternum!».

Virion, giustamente, insiste molto sull’ecumenismo, quale strumento di cui la Massoneria aveva stabilito di servirsi per scardinare la Chiesa romana e, si fieri potest, giungere ad una nuova «Chiesa» radicalmente diversa da quella di Cristo. L’immobilismo, come lo chiama la Massoneria, o meglio l’immutabilità dei dogmi, della morale e della liturgia e la loro stabilità è un altro ostacolo insito nella Chiesa romana e che occorre sorpassare attraverso la riforma di essa, mediante il «meta-cristianesimo», come lo chiamava Teilhard de Chardin (†1955), e l’evoluzione costante dei dogmi e della Religione per giungere al Nuovo Ordine Mondiale. La Massoneria ha previsto, e Virion lo documenta nel libro in esame, la trasformazione della liturgia in teurgia, ossia in magia, conformemente all’insegnamento cabalistico. L’abolizione della talare ha contribuito a secolarizzare e mondanizzare il clero e a renderlo uno strumento o un burattino in mano ai burattinai, cioè ai grandi iniziati, i quali si prefiggono la distruzione della Chiesa.

L’accostamento della teurgia alla liturgia non deve destare perplessità; basti pensare che San Pio X (†1914) ha definito magisterialmente il modernismo «foedus clandestinum», cioè una «setta segreta» (Sacrorum Antistitum, 1° settembre 1910) (10). Inoltre i legami tra Antonio Fogazzaro (†1911), l’occultismo della teosofia di Elena Blavatsky (t†1891) e l’antroposofia di Rudolf Steiner (t 1925) sono oramai acciarati. Il modernismo tende come setta segreta alla generazione di un cristianesimo sincretistico (come lo si è visto ad Assisi nel 1986, 2002 e 2011) (11).

Vi è, insomma, una lotta evidente, esplosa in tutta la sua virulenza durante il Vaticano II, tra la Chiesa di Cristo e la «controchiesa» o «sinagoga di satana» (Apoc., II, 9), che si serve della Cabala per sovvertire la mentalità dei fedeli e dei chierici inclini al progressismo, i quali potranno diventare in futuro i capi della Sinarchia di una «contro-chiesa» infeudata alla «Repubblica universale» massonica e al «Tempio universale» giudaico, tramite l’ecumenismo, che dovrà portare alla riunione dei cattolici con i massoni o «fratelli» separati e ebrei o «fratelli» maggiori/peggiori. Occorre pure, secondo la Setta, iniziare i seminaristi e i preti all’esoterismo e alla gnosi per trasformare la religione rivelata in una filosofia o conoscenza umana occulta e salvifica, lutto ciò deve avvenire mediante una silenziosa e sotterranea Rivoluzione religiosa (Concilio Vaticano II, 1962-65) e culturale (maggio 1968), non cruenta e militare, grazie alla quale l’uomo prenderà il posto di Dio per distruggere poi, nichilisticamente, l’uomo stesso quale animale razionale.

Oltre all’ecumenismo, la Massoneria si serve dell’eresia antiliturgica e della collegialità per trasformare la Chiesa di Cristo nella «chiesa dell’uomo», chiesa immanentistica, orizzontale, totalmente razionalistica e naturalistica, «colonna» di soggettivismo e relativismo. Soprattutto la collegialità deve servire a bloccare «Colui che trattiene l'Anticristo» o il «Katechon» (2 Tess., II, 6-7), ossia il Papato. Tramite la collegialità e la riforma liturgica si arriverà ad una sorta di neo-pontificato e neo-sacerdozio, i quali in realtà agiranno come un «contro-Vaticano», che farà la Rivoluzione più estrema, anche in campo religioso e spirituale. Inoltre i «cristiani per il socialismo», che erano già stati preordinati almeno 60 anni prima che tale fenomeno venisse a galla, saranno la testa di ariete per la Rivoluzione anche militante e socio-politica nel mondo intero. Il panteismo è la conseguenza di tutte questi deliramenti del pensiero umano lasciato in balia di se stesso e dell’orgoglio prometeico, che alberga nel cuore di ogni uomo ferito dal peccato originale, il quale non si perita di mortificare questa cattiva tendenza, che è il primo e principale dei sette vizi capitali e delle tre concupiscenze.

Un altro passo che deve compiere la Sovversione verso l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale e del Tempio universale è innanzi tutto venire a patti col materialismo ateo del comunismo per scavalcarlo con lo spiritualismo esagerato, il quale vorrebbe far dell’uomo un angelo, un eone, un semidio o Dio stesso, come essere fare Lucifero quando gridò «Non serviam» e fu però schiacciato da San Michele, che rispose «Quis ut Deus?». I pilastri fondamentali sui quali si poggia la dottrina e la pratica della Massoneria per la lotta contro la Chiesa sono, secondo Virion, la collegialità, l’ecumenismo, l’eresia antiliturgica e la libertà delle false religioni, che pone il vero accanto al falso, contravvenendo al principio evidente di non-contraddizione.

Un’altra profonda intuizione del Virion è che, come la Chiesa si regge su tre colonne: il Papato, l’Eucarestia (come sacrificio e presenza reale) e la Madonna corredentrice e dispensatrice di ogni grazia, così la «contro-chiesa», nello svolgersi del Mistero d’iniquità (2 Tess., II, 7), scimmiotta e cerca di contraffare queste tre perle preziose mediante la Collegialità, il Novus Ordo Missae accompagnato dalle profanazioni eucaristiche e la neo-mariologia minimalista ed ecumenista, tale che non possa dispiacere ai protestanti. In breve una struttura della Chiesa democraticistica e non più monarchica, una liturgia orizzontale, completamente dissacrata e dissacratoria, ed una mariologia puramente sentimentalistica ed infantilistica. Dalla nuova chiesa democratica si passa ben presto alla chiesa anarchica, nella quale ognuno è «il Papa di se stesso». Virion riporta in merito due citazioni di Hans Kung che sono impressionanti:

1) «Ecco il grande spirito del Concilio: il Concilio non siede da solo, l’intera [contro] Chiesa lo sosterrà, questa [contro]Chiesa, essa stessa più grande, più forte del Concilio stesso, vuole essere all’avanguardia e sarà all’avanguardia. Anche se... il Concilio dovesse essere artificialmente frenato, i nuovi teologi non attenderanno di essere fermati, ma lasceranno la Chiesa romana. Sono coloro i quali - ed il loro numero è rilevante - sono infiammati da una nuova speranza portata dal Concilio, una speranza in una [contro] Chiesa rinnovata ed in una [nuova] cristianità unificata». (The Commonweal, New York, 12 febbraio 1965)

2) «Tutto ciò non è che l’inizio. Quello che a noi interessa adesso è la realizzazione dei Decreti conciliari e in seguito tirare le conseguenze non ancora contenute esplicitamente in questi Decreti. I teologi devono essere l’avanguardia della [contro]Chiesa e in tal senso non devono solamente seguire, ma anticipare il popolo cristiano. Certamente devono mantenere un contatto con il grosso del popolo cristiano, ma oggi molti cristiani istruiti si lamentano che il teologi non camminano a passi spediti. La verità si rivela solamente nella libertà. Se si soffoca la liberta, si soffoca anche la verità. La Rivelazione della verità ha bisogno della libertà. E non è mai la libertà che nuoce alla verità, ma è l’arbitrio che nuoce ad essa. [...]. Il tempo dell’autoritarismo e dell’autocrazia della Chiesa è finito. E necessaria la collaborazione di tutti i credenti nelle decisioni della Chiesa, in quanto tutti i credenti sono la Chiesa. E necessaria la collegialità a tutti i livelli: parrocchie, nazioni e Chiesa universale». (Le Figaro, 7 marzo 1967)

Virion afferma che il complotto contro la Chiesa scoppiato durante il Vaticano II era prestabilito e si è realizzato nei minimi dettagli. Ora il problema ultimo da risolvere è sapere se la Sinarchia sia all’altezza di portare sino alle ultime conseguenze questa Sovversione annichilatrice nella Chiesa e della Chiesa (ovvero la distruzione della Chiesa di Roma, fondata da Gesù su un solo Pontefice: Pietro).

Virion risponde: «sì, ma inutilmente». Infatti le membra della Chiesa sono umane, ma il suo principio è Cristo che l’ha fondata, il suo fine è Dio e il cielo verso cui tende, infine i suoi mezzi sono soprannaturali nella loro essenza: i Sacramenti, che conferiscono la vita soprannaturale. Contro questa realtà assistita divinamente perché fondata e istituita da Dio stesso, nulla può la Sinarchia, la «contro-chiesa» e la «sinagoga di satana». Gesù lo ha promesso formalmente: «le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa» (Mt., XVI, 18). «Ecco, Io sto con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo» (Mt., XXVIII, 20).
Il libro in questione risale al 1967. Ciò che aveva previsto si è avverato. Cerchiamo di vedere come e quando in un breve aggiornamento (12).

La Globalizzazione, il Mondialismo o il Nuovo Ordine Mondiale di cui ha scritto il Virion nel lontano 1967 oramai sono una realtà esistente in atto. A partire dalla prima guerra contro l’Iraq (1990) il Presidente Bush senior affermò: «con questa guerra è stata posta la prima pietra del Nuovo Ordine Mondiale». Dopo vi è stata la seconda guerra contro l’Iraq (2003) e le «Rivoluzioni primaverili» (2011) che hanno portato il massonico «ordo a chaos» in Egitto, Tunisia, Libia e adesso si cerca di sfondare in Siria per giungere all’Iran e alla Russia di Putin e quindi al dominio del mondo intero.

La Globalizzazione nei disegni della Setta è il primo passo che deve condurre al termine: ammanettare i Paesi del mondo con le catene del «libero mercato», che rappresenta una concezione universale dell’affaristica (v. Milton Friedman, premio Nobel per l’Economia, che ha influenzato l’amministrazione Reagan, Bush padre e figlio, la Thatcher ed ha dato i natali alla Mont Pelerin Society, al movimento «Chicago boy’s» e «neocon»), la quale arricchisce i Popoli più ricchi ed impoverisce quelli più poveri, come nelle singole Nazioni la stessa mentalità o ideologia liberistica tartassa i poveri e agevola gli straricchi (v. il Governo Mario Monti e i «Bocconi boy’s», che nel 2012 in Italia hanno tolto l'Ici alle banche poiché sono «enti di beneficenza», mentre hanno tartassato con l’Imu chi possiede una sola casa). Questo è uno degli effetti devastanti e ben visibili del Mondialismo, che rappresenta il vero «totalitarismo» liberistico sotto apparenze di democrazia e liberalismo, i quali sono in realtà la peggior tirannide.

Il Mondialismo è formato da due piani: uno sottostante e visibile, apparentemente democratico, l’altro, sovrastante e segreto realmente tirannico. Esso riesce a conciliare una democrazia visibile, che detiene apparentemente un Governo di rappresentanza ed una tirannia invisibile, che segretamente comanda e dirige realmente la prima ed in nome della democrazia le fa compiere i crimini più efferati. Se il primo passo della Sinarchia e della Globalizzazione è affaristico/finanziario (v. la moneta unica europea, che ha impoverito i Paesi mediterranei e cattolici a scapito di quelli nordici, protestanti e atlantici), il secondo passo della «contro-chiesa» è politico tramite la costituzione di una Comunità Europea, la quale è solo una dependance degli Usa e della GB. Infine il terzo ed ultimo passo è il traguardo finale che la «sinagoga di satana» si era prefissa da almeno 200 anni: la costituzione di un unico «Tempio universale» mediante l’ecumenismo, ossia un amalgama di tutte le religioni a scapito dell’unica vera religione, quella fondata da Gesù su Pietro ed i suoi successori.

Purtroppo, avendo con il Modernismo infiltrato i propri suppositi nella Chiesa, la Setta infernale è riuscita a far compiere l’ultimo passo della Rivoluzione anti-divina proprio agli uomini di Chiesa, soprattutto durante e dopo il Concilio Vaticano II, che ha raccomandato pastoralmente l’Ecumenismo, la Libertà delle false religioni e la Collegialità, cioè propri quegli errori condannati costantemente dal Magistero dogmatico ed infallibile della Chiesa. La «rivoluzione in cappa e tiara» si è avverata nel 1965 e perdura ancor oggi, anzi con Francesco I è divenuta una valanga inarrestabile - tramite gesti, fatti e detti quotidiani non magisteriali, ma ampliati e globalizzati dai mass media - che solo l’Onnipotenza e la Giustizia di Dio potrà bloccare.

La «contro-chiesa» non può giungere al dominio del mondo senza avere corrotto anche il potere spirituale, che viene da Dio. Infatti non si può reggere e governare la Società civile se questa non è sorretta da quella soprannaturale. Stato e Chiesa debbono cooperare. La «contro-chiesa» ha combattuto la dottrina della cooperazione tra potere temporale e spirituale ed ha distrutto il potere temporale della Chiesa (che la aiutava a diffondere il Vangelo nella Società civile, senza essere infeudata a nessun potere umano) per sostituirvisi e diventare il nuovo «contro-potere» o la «demonio-crazia» preternaturale, che viene dal basso e dagli inferi e lotta contro la «teocrazia».

Oltre il potere economico, sociale e politico occorre avere nelle mani anche quello religioso, senza il quale tutto il resto vacilla e poi crolla. Avendo macchinato contro la vera Religione, la Sinarchia deve darci un surrogato di essa, una «controchiesa» ed una «contro-religione». La religione non è qualcosa di posticcio o puramente accessorio che aiuta - come volevano Machiavelli (†1527) e Maurras (†1952) - lo Stato a governare meglio, ma è essenziale al funzionamento del potere civile e al suo perdurare. La Chiesa lo ha sempre insegnato, la «controchiesa» lo ha capito e lo ha negato, ma ha sempre cercato di metterlo in pratica alla rovescia 1°) avversando la vera Religione, 2°) propinando agli uomini una falsa religiosità, rivelandosi vera «scimmia di Dio» come il diavolo (Tertulliano).

La previsione del 1967 di Virion riguardo al Mondialismo finanziario, politico e religioso si è pienamente avverata tra il 1990 e il 2013, anni decisivi per l’attuazione completa della Globalizzazione (ammesso che Usa, GB, Israele riescano a portare avanti il loro piano in Siria, Iran e Russia) ma anche per la possibile disfatta del Nuovo Ordine Mondiale contro-natura e preter-naturalmente deviato, grazie alla ricostruzione di un ordine economico, politico e religioso secondo natura e soprannaturalmente retto che però solo l’Onnipotenza di Dio potrà aiutarci a realizzare. E infatti l’ora decisiva dello scontro tra due entità dal quale arriverà al suo completamento la «città del diavolo» oppure rinascerà la «città di Dio» (S. Agostino, De civitate Dei, XIV, 28).

Virion ha capito benissimo che senza una «contro-chiesa» la Setta non può riuscire a costruire un «super Governo Mondiale», come senza la grazia divina l’uomo non può edificare la Civitas Dei o la Res Publica Christiana. Il Nuovo Ordine Mondiale è un «integrismo» alla rovescia. L'integrismo è quel movimento religioso/politico/economico, che sotto il pontificato di San Pio X voleva «restaurare tutto in Cristo». «Tutto», ossia la religione, la Polis e l’Economia. Oggi il Mondialismo ha distrutto la Civitas Christiana ed ha edificato la «città di satana» (S. Agostino, De civitate Dei, XIV, 28) e la «sinagoga di satana» (S. Giovanni, Apocalisse, II, 9).

Il mondo è capovolto, tutto è sottosopra, la Religione, la Società civile e il Focolare domestico, anzi persino l’individuo, che è stato disfatto dalla Rivoluzione culturale del 1968 (13), preparata dalla Scuola di Francoforte e dallo Strutturalismo francese (1920-1970). L’uomo e l’antropocentrismo hanno preso il posto di Dio e del teocentrismo o peggio ancora, in maniera più subdola, hanno confuso Dio e l’uomo, teocentrismo e antropocentrismo (14).

Questa è «l'ora del potere delle tenebre» (Lc., XXII, 53), ma è anche ravvicinarsi della Risurrezione e l’ora del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Don Curzio Nitoglia, Velletri, 24 settembre 2013

Pierre Virion, Mistero d'iniquità. Questa è l'ora del potere delle tenebre, Effedieffe, Viterbo 2013 (introduzione).

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Note

(1) Altri autori hanno studiato il Mondialismo, in maniera molto seria e scientifica, basandosi su fatti e documenti, ma arrestandosi alla descrizione degli avvenimenti e dei personaggi di spicco, senza, purtroppo, studiare la natura del Mondialismo, come invece ha fatto Virion. Tra di essi vanno annoverati: Jacques Bordiot (1900-1983), Une main cachée dirige..., Parigi, 1976; Le pouvoir occulte fourriere du communisme, Chiré, 1976; L'occident démantelé, Parigi, 1976. Henry Coston (1910-2001), La Haute Banque, Parigi, 1958; La Haute Finance et les Révolutions, Parigi, 1963; Les Technocrates et la Synarchie, Parigi, 1985; Les Financiers qui mènent le monde, Parigi, 1989. Yann Moncomble (1953-1990), Il segreto del mondialismo, EFFEDIEFFE, 2012; L’irrésistible expansion du Mondialisme, Parigi, 1981. Il limite di costoro mi sembra sia dovuto alla loro formazione dottrinale, che non ha tenuto conto del ruolo essenziale della Religione e della Spiritualità nel Complotto delle Forze occulte che dirigono il mondo. Essi, perciò, si son fermati allo studio (serio e approfondito) dell’economia e della politica, trattando solo en passant quello della Religione, studio che perciò in sé è buono, ma non completo.

(2) Quando si parla della sostanziale identità tra le «tre religioni monoteiste» si rischia di scivolare nella quarta contro-religione «mono-a-teista», che è la «sinagoga di satana» (Apoc., II, 9) fatta da coloro che hanno «per padre il diavolo» (Gv., VII, 42) e che si chiama anche «contro-chiesa». Infatti Gesù ha comandato ai suoi Apostoli e ai loro successori: «Andate e ammaestrate tutte le Nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare quanto Io ho comandato» (Mt., XVIII, 19). Perciò Gesù invia ad insegnare (Magistero) e a conferire i sacramenti (Sacerdozio) fondandosi sulla SS. Trinità e a condurre le anime in cielo (Giurisdizione o Imperium) basandosi su quanto Egli (Verbo Incarnato) ha comandato di fare (10 Comandamenti). Quindi non ci si può fondare su un vago monoteismo per insegnare e praticare la vera Religione, riassunta nel Credo, nell’amministrare la Grazia e nel predicare la Morale. E invece necessario basarsi sui due misteri principali della Fede rivelata: la Trinità delle Persone divine e l’incarnazione del Verbo. Al di fuori della Trinità e dell'Incarnazione del Verbo non c’è verità (dogma), vita (soprannaturale) e via (al paradiso). Sempre Gesù ha insegnato: «Io sono la verità, la vita e la via» (Gv., XIV, 6). Egli (non il Talmud o il Corano), la seconda Persona della SS. Trinità, che si è incarnata ed è morta per la nostra salvezza, racchiude tutta la Religione: il Credo, i Sacramenti e la Morale. Al di fuori di Lui non c’è salvezza. Egli è l’unica via che conduce a Cielo. Ora il giudaismo lo ritiene un ingannatore che da uomo si è fatto Dio e lo ha condannato a morte per questo, mentre l’islàm lo ritiene un buon profeta, ma la sua divinità. Quindi non c’è nessuna possibilità di «tri-alogare monoa-teisticamente» mediante l’ecumenismo.

(3) Jacques Ploncard D’Assac ha scritto un ottimo libro sul Portogallo intitolato Salazar, Parigi, 1967 (tr. it., Milano, 1968); Leon de Poncins ha scritto due ottimi libri sul Portogallo e la Spagna, intitolati Le Portugal renait (Parigi, 1936) e Histoire secrète de la Révolution espagnole (Parigi, 1938). Come si vede Virion, de Poncins e d’Assac erano intimamente legati dagli stessi interessi culturali, politici e religiosi.

(4) In precedenza solo la rivista antimodernista «sì sì no no» ne aveva parlato in una serie di articoli a partire dal 1975.

(5) Cfr. San Tommaso d’Aquino in 2am ad Thessalonicenses, cap. II, lectio 1.

(6) La 2a Epistola ai Tessalonicesi è stata scritta attorno al 53 d. C.

(7) La modalità con cui agisce la “contro-chiesa” è segreta ed invisibile, i fatti e gli obiettivi che produce e raggiunge sono pubblici e visibilissimi.

(8) La crisi ha investito tutti i settori della vita umana e in maniera parossistica.
La Chiesa nei suoi membri anche più eminenti (specialmente con Francesco I) è stata infiltrata e sono proprio loro a far la Rivoluzione in maniera più radicale (accoglienza dell’ondata immigratoria clandestina e islamica, filo-marxismo, accettazione tacita delle unioni omosessuali, minimalismo anti-aborto, rinuncia pratica ai valori non-negoziabili, filo-giudaismo radicale). La crisi economica sta spingendo l’Europa e gli Usa verso il fallimento. La guerra mondiale e nucleare è diventata quasi prossima con la crisi siriana, nella quale si fronteggiano gli Usa contro la Russia e la Cina. Lo Stato è oramai quasi inesistente, specialmente in Italia, ed è stato rimpiazzato prima dai banchieri di Monti e poi dai magistrati marxisti di De Benedetti. La famiglia è stata minata dal divorzio, dalle unioni di fatto, dal libero amore e dall’omosessualismo per principio, legalizzato e difeso dalla legge che condanna l’omofobia. L’individuo stesso è una larva di uomo: il 1968 ha distrutta la sua natura razionale, che è stata rimpiazzata dal sentimentalismo e dall’emozionalismo animaleschi. Oramai non ci resta che l’intervento della Giustizia onnipotente di Dio, il quale premia il bene e castiga il male.

(9) Ne sembra un chiaro esempio il pontificato di un Papa come Francesco I che con il primato della prassi (basta vedere il suo modo di «pontificare») e della diplomazia (si vedano le nomine in Curia) a scapito della dottrina e della Fede, non nega i dogmi esplicitamente, non afferma dottrine sistematiche, ma addormenta le coscienze dei fedeli e dei chierici, i quali non li hanno più presenti, pur non negandoli formalmente. La pericolosità di papa Bergoglio è la pastoralità diplomatica e piacevole a tutti, spinta al massimo con la pura prassi e la gestualità, che vuol portare tutti (anche i «tradizionalisti») ad agire assieme ed a perdere e dimenticare pian pano la propria identità senza rinnegarla esplicitamente. La situazione ecclesiale sotto il pontificato di Francesco I è desolante, ma non disperata. Per il cristianesimo non esiste la disperazione, vi è la desolazione del Gòlgota e del Sepolcro alla quale segue immancabilmente la gloria della Risurrezione. Attenzione!, come Cristo la Chiesa non muore, può sembrar morta, ma non lo è, anzi più ci si avvicina alla fine apparente e più si è prossimi alla Risurrezione reale.

(10) Per quanto riguarda il rapporto tra Massoneria e la Nuova Messa del 1969, si sappia che mons. Annibaie Bugnini (†1982), l’artefice della riforma liturgica, era iscritto alla Massoneria, la quale gli aveva commissionato il Novus Ordo Missae in tutti i suoi dettagli. Cfr. Andrea Tornielli, 30 Giorni, n. 6, giugno 1992, pp. 40-56, ripreso da sì sì no no, n. 15, 15 settembre 2010, pp. 5-6.

(11) Questo terzo gradino è occulto quanto ai mezzi impiegati per arrivarvi, ma è ben visibile quanto agli effetti e ai traguardi ottenuti.

(12) Nel 1969 è stato promulgato il Novus Ordo Missae o la Rivoluzione liturgica, che è stata imposta, mediante un abuso di potere, nel 1976. Nel 1981, Giovanni Paolo II a Magonza ha parlato di «Antica Alleanza mai revocata», nel 1986 alla sinagoga di Roma ha definito l’Ebraismo talmudico «Fratello maggiore e prediletto del Cristianesimo», sempre nel 1986 e poi nel 2002 ha riunito tutte le religioni ad Assisi in una giornata di preghiera, nel 1999 (il 14 maggio) ha baciato il Corano. Benedetto XVI ha visitato la sinagoga di Monaco nel 2005, Auschwitz nel 2006 e nel 2010 la sinagoga di Roma, riprendendo le infauste teorie di Giovanni Paolo II sui rapporti tra giudaismo e cristianesimo, nel 2011 ha indetto una terza giornata di preghiera di tutte le religioni ad Assisi.

(13) Secondo padre Dominique Marie Chenu «lo Spirito Santo ha soffiato sulle barricate del maggio del Sessantotto», mentre Karl Rahner ha asserito che «la Rivoluzione studentesca del Sessantotto è stata una manifestazione dell’Avvenire Assoluto» (cfr. P. Virion, Il Governo mondiale e la contro-chiesa, tr. it., Napoli, Controcorrente, 2004, p. 376).

(14) II Concilio Vaticano II nella sua Costituzione Gaudium et spes n.° 24 insegna: «L’uomo su questa terra è la sola creatura che Dio ha voluto per se stessa (propter seipsam)». Questa frase va letta alla luce di Gaudium et spes n.° 22: «per il fatto stesso che il Verbo si è incarnato ha unito a Sé ogni uomo». Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Dives in misericordia (1980), n.° 1 commenta: «Mentre le varie correnti del pensiero umano nel passato e nel presente sono state e continuano ad essere propense a dividere e persino a contrapporre il teocentrismo con l’antropocentrismo, la Chiesa [nel Concilio Vaticano II, ndr [...] cerca di congiungerli [...] in maniera organica e profonda. E questo è uno dei punti fondamentali, e forse il più importante, del magistero dell’ultimo Concilio». Invece San Pio X nella sua prima Enciclica E supremi Apostolatus Cathedra del 1904 ha scritto che il culto dell’uomo, distintivo del Modernismo, è la caratteristica peculiare del Regno dell’Anticristo, il quale ha iniziato con il Modernismo la sua fase finale.
Gian Luigi
L'ho da poco acquistato! Sembra molto interessante!