02:02
gioiafelice
4855
Athenagoras I, Chiara Lubich e l’ecumenismo. Chiara Lubich scrisse su Avvenire del 13 gennaio 1972: «Athenagoras può dirsi il prototipo della Chiesa d’Oriente; ma, ravvisando in lui una delle più …Altro
Athenagoras I, Chiara Lubich e l’ecumenismo.

Chiara Lubich scrisse su Avvenire del 13 gennaio 1972:
«Athenagoras può dirsi il prototipo della Chiesa d’Oriente; ma, ravvisando in lui una delle più eccelse personalità cristiane attuali, vi si può scorgere un simbolo della Cristianità intera, sofferente per le secolari divisioni che l’hanno trafitta e anelante alla perfetta unificazione. È una delle figure dell’epoca presente che appartengono ormai alla storia e alla Chiesa (…). È stato questo interesse comune che l’ha spinto un giorno a chiamarmi a Istanbul, avendo saputo che lavoravo con il Movimento dei focolari per l’ecumenismo. Era il 13 giugno 1967. Mi ha accolto come se mi avesse sempre conosciuta. “L’aspettavo!”, ha esclamato e ha voluto che gli narrassi i contatti del Movimento con luterani e anglicani. “È una gran cosa conoscersi – ha commentato –siamo vissuti isolati, senza avere fratelli, senza aver sorelle, per molti secoli, come orfani! I primi dieci secoli del cristianesimo sono stati per i dogmi e per l’organizzazione della Chiesa. Nei dieci secoli seguenti abbiamo avuto gli scismi, la divisione. La terza epoca, questa, è quella dell’amore”.
« Mi ha chiesto di mantenere il contatto. Ricordo che non tanto le parole dettemi in quella prima udienza mi avevano impressionato, quanto la sua figura, l’atmosfera sopranaturale che l’avvolgeva e che in genere notano tutti coloro che l’avvicinano. E soprattutto, il suo cuore: un cuore così grande, così profondamente umano da suscitare in me la domanda quanti altri nella vita ne avessi conosciuti così. (…)
«In un’altra occasione mi ha mostrato un suo messaggio indirizzato anche in particolare al Movimento dei focolari. Tra l’altro vi si legge: “I tre incontri con Paolo VI a Gerusalemme il 5 gennaio 1964, qui a Istanbul il 25 giugno 1967 e a Roma il 26 ottobre 1967, che costituiscono il segno sorprendente e glorioso del trionfo dell’amore di Cristo e dalla grandezza del Papa, ci hanno definitivamente messo, con fermezza di fede e di speranza, nella via benedetta per la realizzazione della volontà di Cristo, cioè l’incontro di nuovo nello stesso calice del suo sangue e del suo corpo”».
Qualche tempo dopo, parlando di lui, Chiara ha confidato: «C’era un profondissimo rapporto col Patriarca anche perché conoscevo molto bene Paolo VI. Poiché era possibile per me avere un contatto personale col Santo Padre, mi sono trovata ad essere involontariamente un mezzo attraverso cui il Patriarca poteva comunicare ufficiosamente con il Papa.»[1]
Due giorni dopo la sua dipartita, Chiara ha scritto una lettera alle giovani generazioni del Movimento dei focolari: «Abbiamo in Cielo un grandissimo protettore del nostro Movimento. L’ultima relazione che mostrai a Lui, due mesi fa, fu quella sulle giornate gen con le impressioni dei partecipanti. Mi disse: “Sai chi sono i gen?” e continuò: “Amo”, alludendo alla canzone “Ama e capirai”.
Vorrei che questo fosse il testamento che Egli lascia al nostro Movimento, il continuo appello che Egli ci rivolge ora dal Cielo. Da quando ho saputo che è partito, una domanda mi risuona nell’anima: “Perché cercate tra i morti colui che vive?” (Lc 24,5) Sì, vive e noi lo sentiamo.
Parto per essere accanto al suo corpo mortale fino all’ultimo. Lo saluterò per tutti voi. Gli dirò la vostra gratitudine per averci amato così tanto, per aver creduto e operato – fino all’impossibile – per l’unità. Lo pregherò di starci vicino sempre e suggerirci: Ama!»


www.focolare.org/…/athenagoras-i-e…
Sempliciotto
@fidelis eternis
Hai perfettamente ragione!
Il perché probabilmente è da ricercarsi nel fatto che coloro che nella Chiesa si proclamano ecumenisti sono in realtà Protestanti meticciati.Altro
@fidelis eternis

Hai perfettamente ragione!
Il perché probabilmente è da ricercarsi nel fatto che coloro che nella Chiesa si proclamano ecumenisti sono in realtà Protestanti meticciati.
fidelis eternis
@Sempliciotto : ma perché, allora, mio caro amico e fratello in Cristo, non sono i Protestanti a cedere su Eucaristia e Santa Vergine, riconoscendo i loro errori e rientrando nell'Ovile santo? (come disse la Madonna a Bruno Cornacchiola, ale Tre Fontane, a Roma, quando Bruno faceva parte di un setta protestante). Basta questa semplice considerazione a sbugiardare Bergoglio e tutta la combriccola …Altro
@Sempliciotto : ma perché, allora, mio caro amico e fratello in Cristo, non sono i Protestanti a cedere su Eucaristia e Santa Vergine, riconoscendo i loro errori e rientrando nell'Ovile santo? (come disse la Madonna a Bruno Cornacchiola, ale Tre Fontane, a Roma, quando Bruno faceva parte di un setta protestante). Basta questa semplice considerazione a sbugiardare Bergoglio e tutta la combriccola modernista e apostata che guida la Chiesa da 60 anni. Loro vogliono la morte della Chiesa Cattolica, non l'unità dei cristiani, e hanno il coraggio di accusarci di rigidità: la loro è pura follia, la vera rigidità e ottusità è la loro, che hanno ribaltato il concetto di unità dei cristiani, così come è sempre stato fino al CV II. Mi spiace per la Lubich, ma anche lei era accecata dai falsi miti modernisti, sessantotttini, utopisti; umanamente brave persone, questi focoloarini, ma purtroppo utopisti incalliti nei loro errori di base. Pace e bene
Sempliciotto
Il problema non è l'ecumenismo in sé, cioè che tutti gli Scismatici tornino all'unica Chiesa di Cristo, la Chiesa Cattolica, il problema è che non è questo l'ecumenismo che gli ecumenisti intendono, ma quello fatto di "guardiamo ciò che ci unisce e non ciò che ci divide" (una sorta di minimo comun unitore) con l'uomo che fa unità da se stesso, e dice addio alla Verità Tutta Intera.
Col risultato …Altro
Il problema non è l'ecumenismo in sé, cioè che tutti gli Scismatici tornino all'unica Chiesa di Cristo, la Chiesa Cattolica, il problema è che non è questo l'ecumenismo che gli ecumenisti intendono, ma quello fatto di "guardiamo ciò che ci unisce e non ciò che ci divide" (una sorta di minimo comun unitore) con l'uomo che fa unità da se stesso, e dice addio alla Verità Tutta Intera.
Col risultato, ad esempio, che, siccome i Protestanti rifiutano la Santa Vergine e l'Eucarestia,
questi vanno rigettati perché "divisivi"!
Non è forse questo il Vangelo secondo Enzo (Bianchi)?
il vandea
E vorrebbero pure farla beata !!