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Mons. Vigano : "Il tradimento parte dal vertice dell’istituzione, e non è iniziato con Bergoglio : questo Documento di studio è nient’altro che la riproposizione di ciò che Giovanni Paolo II auspicava nell’Enciclica"

Il Documento di Studio del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani “Il Vescovo di Roma. Primato e Sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte all’enciclica Ut unum sint” è la coerente applicazione delle premesse eversive poste dal Vaticano II e dai “papi conciliari”:

- La Messa è stata adulterata sulla falsariga della Cena protestante ;

- il sacerdote è diventato il “presidente” di un’assemblea ;

- ai Vescovi è stata sottratta autorità dalle Conferenze episcopali e dal Sinodo, che se ne sono appropriate in nome della Collegialità; - ora il Papa deve diventare il “primus inter pares” delle sette cristiane, deve tradire il mandato affidato da Cristo a Pietro e ai suoi successori e abdicare al ruolo di Vicario di Cristo. La setta bergogliana si appresta a raggiungere le altre comunità scismatiche ed eretiche, dopo averne abbracciato gli errori. Si va insomma già delineando il futuro capo della nuova Religione dell’Umanità voluta dall’élite massonica del Nuovo Ordine Mondiale. Questo piano ha richiesto decenni di preparazione e ha usato la Rinuncia di Benedetto XVI come ulteriore elemento demolitore del Papato, in vista dell’azione distruttrice del Gesuita Argentino.

Il tradimento parte dal vertice dell’istituzione, e non è iniziato con Bergoglio: questo Documento di studio è nient’altro che la riproposizione di ciò che Giovanni Paolo II auspicava nell’Enciclica Ut unum sint, che a sua volta si rifà al Concilio Vaticano II. Il tradimento era già insito nell’ecumenismo, riproposto nel postconcilio negli stessi termini in cui prima era stato condannato. L’usurpatore Bergoglio usa il potere del Papato per screditarlo, umiliarlo e stravolgerlo definitivamente nella sua immutabile essenza voluta da Cristo stesso. E senza cambiare ufficialmente (dottrinalmente) l’istituzione monarchica della Chiesa, di fatto (pastoralmente) Bergoglio la stravolge facendola diventare un’istituzione sinodale solo apparentemente democratica in cui la deep church è alleata del deep state nell’instaurazione della dittatura anticristica del Nuovo Ordine Mondiale. Bergoglio ha usurpato il Papato con l’intento perverso di distruggere quel che restava della Chiesa Cattolica: per mutare geneticamente il Papato in modo da asservirlo totalmente all’ideologia globalista. Bergoglio abusa del potere supremo nella Chiesa per demolire la Chiesa, esattamente come nella sfera civile altri eversori abusano della loro autorità per cancellare la sovranità e l’identità stessa dei popoli. La rivoluzione conciliare segue lo stesso schema eversivo che nella sfera civile vediamo applicato sin dalla Rivoluzione francese e che oggi ci è riproposto con il golpe dell’Agenda 2030.

Bergoglio è il curatore fallimentare di un disegno diabolico pianificato oltre Sessant’anni fa.

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