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zagormau
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(Matteo 22, 37) - Dobbiamo amare Dio non già perché Egli ne abbia un vantaggio, ma per quel vantaggio che ne deriva a noi che, amandolo, possiamo trovare in Lui ogni bene. IN PREPARAZIONE AL NATALE 16…Altro
(Matteo 22, 37) - Dobbiamo amare Dio non già perché Egli ne abbia un vantaggio, ma per quel vantaggio che ne deriva a noi che, amandolo, possiamo trovare in Lui ogni bene.

IN PREPARAZIONE AL NATALE

16 Dicembre 1974

Figli miei, quanto vi sono grata per essere venuti a visitarmi oggi, mentre pochi giorni vi separano dal Natale! Io desidero preparare i vostri cuori perché in essi il mio Gesù possa rinascere, non già come nella grotta di Betlemme, ma con lo splendore della sua grazia e della sua divinità. Ecco dunque che vi do un suggerimento quanto mai opportuno.
Il mio cuore, negli ultimi giorni di attesa della nascita del mio Figlio, ardeva di puro amore, cosicché sarebbe bastato questo calore a far dimenticare la freddezza di tutti gli uomini della terra. Io vi chiedo di purificare i vostri cuori, perché i vostri affetti siano veramente quali Dio li vuole e possano sostituire quella mancanza di amore verso Dio, che fa soffrire anche voi, da parte dei vostri cari, dei parenti e degli amici.
Come dovrete amare? Il comando di Dio è questo: "Amerai il Signore con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze". Deve perciò questo amore andare direttamente a Dio ed essere completo. Nessun interesse personale deve entrare. Dovete amare Dio perché Egli è l'amore, perché merita di essere amato e perché per primo Egli vi ha amato.
Se un re della terra vi comandasse di amarlo, voi restereste meravigliati e riconoscereste in questa degnazione la sua bontà. È il Re del creato, è il Signore del mondo che si degna di chiedere il vostro amore, non già perché Egli ne abbia un vantaggio, ma per quel vantaggio che ne deriva a voi che, amandolo, potete trovare in Lui ogni bene.
Amare Dio per sé stesso e perché del vostro amore se ne possa servire per attirare a sé tutte le anime, è ciò che io desidero che facciate in questi giorni. Se amerete così, Dio santificherà ogni vostro affetto umano. Voi imparerete a volere il vero bene dei vostri cari. Quante mamme piangono, quante spose afflitte perché i loro figli e sposi si sono allontanati da loro! Voi non dovete imitarle. Il vostro dolore deve essere ben superiore. Dovete piangere sui vostri peccati, che vi allontanano da Dio, e su quelli dei vostri cari, poiché peccando diventano nemici di Dio. Questo è l'unico vero male, il peccato. Questo è il vero amore che vi fa temere che si perdano per sempre.
Amate tutti, figli miei, amateli in Dio. Amate i vivi ed amate i vostri morti, che in Dio vi vedono e vi amano, desiderando che si compia il regno di Dio sulla terra e che la venuta del Salvatore sia ancora reale ed efficace. La redenzione è stata effettuata per tutti attraverso l'incarnazione, la nascita e la passione di Gesù, ma tutto ciò può restare lettera morta per coloro che, non amando Dio, non s'inseriscono nell'albero della salvezza. Vivete queste giornate di attesa moltiplicando i vostri atti d'amore; io riempirò la vostra vita di dolore santificato e di gioie purissime. Sarà così, la vostra vita, un'offerta a me gradita; ed io, unendola alla mia e a quella del mio Gesù, renderò con voi alla SS. Trinità una gloria infinita.
Ed ora vi benedico tutti con particolare affetto. Siate sereni e non sentitevi mai soli. Io vi sono vicino per consolarvi e per darvi forza. Ricordate che la serenità è la dimostrazione pratica della vostra fede. Gioite, perché il Signore ha visto la vostra miseria e l'ha coperta con la sua misericordia. Non state mai inoperosi, ma occupate il vostro tempo libero in tutte quelle opere che sono la pratica dell'amore del prossimo. Vivete la vostra vita spirituale facendo della preghiera il respiro della vostra anima, e sappiate pazientare nell'attesa delle grazie che desiderate, poiché Dio è sempre paziente e buono con tutti. Sappiate capire queste parole. Io ho risposto a tutte le vostre domande.
Arrivederci, figli miei, e buon Natale.

MARIA MADRE E MAESTRA 12. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia