UNA CONFERMA DEL CODICE RATZINGER (DI ANDREA CIONCI)

Ho scoperto che Benedetto XVI nell’Angelus del 10 febbraio 2013, cioè alla stessa data riportata nel testo delle sue presunte dimissioni, ha affermato testualmente che “la debolezza umana non deve far paura se Dio chiama. Bisogna aver fiducia nella sua forza che agisce proprio nella nostra povertà” cfr. Angelus, 10 febbraio 2013 | Benedetto XVI. Inoltre la chiamata di Dio (al Papato) secondo lo stesso Benedetto XVI era per sempre, come disse durante l'Udienza generale del 27 febbraio 2013: “Qui permettetemi di tornare ancora una volta al 19 aprile 2005. La gravità della decisione è stata proprio anche nel fatto che da quel momento in poi ero impegnato sempre e per sempre dal Signore” cfr. Ultima Udienza Generale di Papa Benedetto XVI, 27 febbraio 2013 | Benedetto XVI
Così Benedetto XVI ha smentito il fatto di dimettersi per la debolezza fisica dovuta alla sua età (le sue presunte dimissioni sono state pronunciate il giorno dopo tale Angelus ma con un testo che riportava in calce la stessa data del 10 febbraio 2013), in quanto secondo lui Dio aiuta se chiama e Benedetto XVI riconosceva di essere impegnato a vita con la chiamata al Papato.
Lo si può considerare un vero messaggio in Codice Ratzinger (secondo il libro omonimo di Andrea Cionci) in quanto in questo modo Benedetto XVI segnalerebbe l’invalidità delle sue presunte dimissioni.
Inoltre si può dire che la data erronea presente nella presunta abdicazione di Papa Benedetto XVI (in cui si riporta la data del 10 febbraio 2013 invece di quella in cui è stata pronunciata, cioè l’11 febbraio 2013) molto probabilmente era stata messa apposta da Papa Benedetto XVI proprio per richiamare l’attenzione sull’Angelus del giorno prima, in perfetto Codice Ratzinger.
Inoltre Benedetto XVI nell’Udienza generale del 27 febbraio 2013 ha ribadito tale argomento con queste parole:

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