Un Santo senza Corona!
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Nel pomeriggio del 21 settembre 1968, circa le ore quattordici, accompagnai padre Giovanni di Cassato (Vercelli) nella veranda, dove si trovava Padre Pio. Presenti padre Onorato Marcucci e Bill (ora sacerdote, padre Giuseppe Pio), misi nelle mani del caro Padre una Corona, pregandolo di benedirla e baciarla, perché dovevo regalarla a un confratello ospite. Padre Pio, dopo averla benedetta, portò alla bocca il Crocifisso della Corona e cominciò a baciarlo ripetutamente e appassionatamente come se volesse assimilarlo.
Vedendo che non mi restituiva la Corona gliela chiesi. Mi rispose: «Questa corona è mia». «No, Padre spirituale, l’ho portata dalla mia cella per farla benedire, perché debbo regalarla a padre Giovanni». Padre Pio: «Chi ha preso la mia Corona?». «Non so nulla. Forse l’ha regalata a qualcuno». Intervenne padre Onorato: «Padre Pio, ha dimenticato che a mezzogiorno è venuto fra Modestino, le ha chiesto una Corona e gli ha donata la sua?...».
Padre Pio rimase a guardarmi con occhio supplichevole, quasi volesse dirmi: «Me la dai?». Compresi subito il desiderio del caro Padre e dissi: «Padre, se la tenga: ora vado a prenderne un’altra». Il caro Padre mi ringraziò; poi benedisse e baciò la seconda Corona ed egli stesso la diede al confratello torinese.
La sera del 22 settembre, fino al momento del suo sereno transito, recitò gli ultimi Rosari e si addormentò nelle braccia della Mamma Celeste con la mia Corona, che avrei voluto riavere, ma non ho mai saputo in quali mani privilegiate sia andata a finire.
Ai nostri tempi Padre Pio è stato il più grande innamorato della Madonna e della corona del Santo Rosario. Sul suo esempio, cerchiamo di stringerci attorno alla Madre Celeste, legandoci a Lei con la corona del Rosario.
La Madonna vuole servirsi proprio della corona benedetta del Rosario per inondarci di grazie e di benedizioni.
Padre Alberto D’Apolito,
Padre Pio da Pietrelcina. Ricordi, esperienze, testimonianze,
pp. 186-187