Strano "certificato nuziale" di un cardinale
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"Il documento è falso, non ho firmato nulla in alcun ufficio dell'anagrafe. Non ho sposato nessuna. Prima (2018) ci hanno inviato un documento (una fotocopia del registro compilato a mano), noi abbiamo cercato di scoprire chi l'aveva prodotto, ma non ci siamo riusciti," ha detto Ticona, che è di salute cagionevole (soffre del morbo di Parkinson), a PaginaSiete.bo (4 giugno).
Il certificato nuziale, datato 31 dicembre 1992 alle 00:00 (sic), è stato visto da PaginaSiete.bo. Le nozze si sarebbero svolte a San Antonio de Condoriri (provincia di Cercado). Il documento contiene un numero di registro, un numero di intestazione e un numero di protocollo. È tutto verificato. La firma corrisponde a quella del cardinale.
Anche se è obbligatorio farlo, le carte di identità degli sposi non sono registrate e non è scritta l'identità dei testimoni, ma queste erano irregolarità comuni nei vecchi documenti, specialmente nelle aree rurali.
Il nome della coniuge è tenuto segreto. Quando le è stato chiesto del documento, lei ha risposto che era contraffatto e che non ne aveva mai conosciuto l'esistenza.
Prima di diventare prete, nel 1967, Ticona era minatore e ha svolto anche le funzioni di sindaco; poi ha servito i migranti boliviani in Argentina, dove ha conosciuto il cardinale Bergoglio.
Foto: Toribio Porco Ticona © wikicommons, CC BY-SA, #newsPmianjkona
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