"Or in quel tempo sorgerà Michele". Di Marziale Stilita
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Era la Fede che dava all'uomo la forza necessaria per sguainare la spada, persa Quella non poteva che perdere pure questa. E il male trionfa. Non più Fede e non più spada: e noi moriam d’angoscia!
“Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo.”
Tutti i Dieci Comandi d’Amore sono calpestati ed irrisi. Il Tuo santo Tempio usurpato da un che non Ti merita. Il nuovo Giuda siede a Roma e comanda.
Ha imposto nuove leggi, nuove parole ed oscuri riti alla madre Terra.
“E proferirà insulti contro l'Altissimo e distruggerà i santi dell'Altissimo; penserà di mutare i tempi e la Legge.”
Una spada è necessaria, teste devono esser mozzate, Dio non può esser ancora offeso e deriso.
La Tua Chiesa deve esser liberata ed il Tuo popolo affrancato.
Ma noi non abbiam più alfieri, la Terra è priva di veri santi: quelli capaci di miracolo.
Abbiamo apostatato da Te che sei il nostro Redentore!
Sorgi dunque tu Michele, o principe delle milizie celesti, in nostra difesa. Noi non abbiam più forza, non abbiam più militi, non abbiam più Pane! Sì, c’è stato tolto pure Quello.
Sorgi, o angelo sterminatore, il popolo di Dio ti invoca.
Supplica la libertà d’agire a Dio: che ti lasci libero di sguainare la tua spada!
Ma per pietà di noi, vieni e colpisci, perché sui predoni e sui concubini col male , giusto è il castigo.
Sorgi o Michele: perché così di te è Scritto!