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Vangelo di San Giovanni cap. 4,1-30 con commento a cura di Marco Lucchesi. Testo con audio. Gesù venne a sapere che i farisei avevano sentito dire: «Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni»…Altro
Vangelo di San Giovanni cap. 4,1-30 con commento a cura di Marco Lucchesi. Testo con audio.

Gesù venne a sapere che i farisei avevano sentito dire: «Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni» – sebbene non fosse Gesù in persona a battezzare, ma i suoi discepoli –, lasciò allora la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea.
Doveva perciò attraversare la Samaria.
Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio:
qui c’era un pozzo di Giacobbe.
Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno.
Giunge una donna samaritana ad attingere acqua.
Le dice Gesù: «Dammi da bere».
I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi.
Allora la donna samaritana gli dice:
«Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?».
I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».
Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva?
Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno.
Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna».
«Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui».
Gli risponde la donna: «Io non ho marito».
Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”.
Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta!
I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».
Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre.
Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.
Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano.
Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità».
Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna.
Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?».
La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente:
«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?».
Uscirono dalla città e andavano da lui.
27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?»
La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente:
«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?».
Uscirono dalla città e andavano da lui.

Commento

Sia LUCA sia MATTEO parlano del ritorno di GESÙ in Galilea e GIOVANNI sembra darne questa motivazione : GESÙ non vuole essere considerato come un rivale del BATTISTA (visto che entrambi avevano dato il BATTESIMO di ravvedimento ,benché in luoghi diversi ),come volesse sottrargli il favore delle folle, sebbene il Precursore avesse proclamato a gran voce la sua grandezza e consentito pienamente al suo trionfo; né vuole offrire ai Giudei -Scribi e Farisei -una nuova occasione per osteggiarlo dopo che EGLI aveva cacciato dal tempio coloro che lo profanavano. GESÙ inizia dunque il suo viaggio verso la GALILEA, ma per giungervi deve attraversare la SAMARIA. Ed ecco un episodio della vita di GESÙ che, a tutta prima, avrebbe potuto non avere particolare rilievo in quanto iniziò come colloquio, all'apparenza occasionale, di GESÙ con una sconosciuta. Nessuno dei discepoli era presente a quel colloquio tranne, forse, proprio chi lo narra : GIOVANNI. Ci sia lecito pensare, infatti, che GESÙ non sia rimasto solo presso il pozzo di GIACOBBE, mentre gli altri undici erano andati a fare provviste, poiché era ormai mezzogiorno; il fatto che il colloquio di GESÙ con la Samaritana sia riferito parola per parola, ce lo fa pensare. La scena che GIOVANNI descrive è molto viva : niente di più naturale che una donna di SICAR (l'antica SICHEM, che era abitata ancora ai tempi di GESÙ )venisse ad attingere acqua dal pozzo di GIACOBBE (che esiste tutt'ora ed è profondo 15 metri )e niente di più naturale che un viandante stanco e assetato le chiedesse da bere.... E invece quel colloquio era del tutto eccezionale perché, sia per il parlare sia per il vestire, GESÙ appariva essere un GIUDEO, mentre la donna era Samaritana.
Pur trovandosi al centro della terra d'Israele, la SAMARIA era considerata come terra straniera dai GIUDEI. Infatti, nel 721 A.C, era stata conquistata dal Re Assiso SALMANASAR V e poi dal fratello di questo, SARGON II, e gli Israeliti erano stati deportati nelle regioni della MESOPOTAMIA Settentrionale e della MEDIA, mentre, da BABILONIA e dall'ASSIRIA Centrale vennero deportati in SAMARIA molti abitanti di quelle regioni che finirono per mescolarsi con gli Israeliti (forse contadini e povera gente )rimasti in SAMARIA. Gli abitanti di SAMARIA furono perciò prevalentemente stranieri e portarono in quella terra il culto dei loro Dei. D'altra parte, gli Israeliti rimasti tennero vivo anche il culto di JAHVE '.
Nel 586 A.C. GERUSALEMME fu conquistata e distrutta da NABUCONODOSOR, che deporto' in BABILONIA tutti i suoi abitanti. Al loro ritorno ,dopo 70 anni trascorsi in schiavitù a BABILONIA, essi, al tempo di ESDRA e sotto la guida di ZOROBABELE, diedero inizio alla ricostruzione del Tempio del SIGNORE. I Samaratani si offrirono di partecipare a quella ricostruzione, Magli Israeliti rifiutarono il loro aiuto. Questo fu la causa più importante di un odio irriducibile fra i GIUDEI E I SAMARITANI.Gli Ebrei ritenevano che i Samaritani fossero una razza bastarda e spregevole, ma alcuni di essi si gloriavano di essere discendenti da GIACOBBE, dell'Antico Testamento, prendevano in considerazione solo i primi cinque libri (Pentateuco) attributi a MOSÈ.
Nel V secolo A.C avevano voluto costruire anche loro, sul monte GARIZIM, un tempio al SIGNORE per rivaleggiare con quello costruito da SALOMONE sul monte SION. Poco più di un secolo prima della venuta di GESÙ, il tempio sul monte GARIZIM era stato distrutto, ma i Samaritani andavano a pregare lassù fra le sue rovine
Questo era necessario dire, per comprendere il senso del colloquio fra GESÙ e la Samaritana. Quando GESÙ le chiede da bere ella si mostra stupita ed è come se GLI dicesse :TU OSI ABBASSARTI AL PUNTO DI PARLARE CON ME? Oltre a tutto il resto, si riteneva che le donne Samaritane fossero da considerarsi immonde e,per un Giudeo, trattare con esse significava contaminarsi. Ma la risposta di GESÙ è tale da indurre la donna a guardarlo, dapprima con stupore, poi forse con fare ironico, ma soprattutto da indurla a non lasciar cadere quel discorso, anzi a sollecitare la sua attenzione e la sua curiosità. E sembra proprio essere questo l'intento del SIGNORE. Infatti, quando GESÙ le si propone come COLUI che potrebbe darle dell'Acqua viva (così era definita l'acqua di sorgente ),la donna oltre a fargli notare che EGLI non ha nemmeno un recipiente per attingere acqua, gli chiede se si ritiene più grande di GIACOBBE che, con un certo tono di vanto, ella chiama nostro Padre. GESÙ non raccoglie quella provocazione, ma riprende il discorso sull'acqua :l'acqua che Egli darà toglierà la sete per sempre, anzi, in chi la berra ' diverrà una sorgente perenne.
Forse la donna pensa che quel Giudeo sia un folle o che voglia prenderla in giro...Ah, bene, dammi pure di quest'acqua, così non avrò più bisogno di venire a questo pozzo e di far tanta fatica. Ci sembra di vedere, sul bellissimo volto di GESÙ, uno sguardo atteggiato a sorriso. Guarda negli occhi la Samaritana e le dà addirittura un ordine :"VA ' A CHIAMARE TUO MARITO E POI RITORNA QUI ". E la donna deve pur risoondergli. ...non può andare a chiamare suo marito perché non ce l'ha. Ed ecco la voce pacata di GESÙ replicarle : in questo hai detto il vero. EGLI sa che lei ha avuto 5 mariti e che ora convive con un uomo. La conversazione prende subito un altro tono : "SIGNORE, VEDO CHE TU SEI UN PROFETA "E allora; poiché all'inizio EGLI le aveva parlato di DIO (Se tu conoscessi il dono di DIO...),può ben chiedergli un parere su una questione delicata ed importante che acuiva la divisione fra i Samaritani ed i Giudei : "DOV'È PIÙ GIUSTO ADORARE IL SIGNORE? A GERUSALEMME O SUL MONTE GARIZIM DOVE I SUOI PADRI GLI ERESSERO UN TEMPIO "? Bastava levare lo sguardo per vedere lì, vicina, la cima di quel monte. ...né su questo monte, né in GERUSALEMME. .. Sebbene GESÙ fosse certo che quella donna non poteva capire la profondità delle sue parole, EGLI le proferisce (e GIOVANNI le ascolta )e quelle parole riecheggeranno per tutta la terra ed in tutti i secoli. È un discorso rivoluzionario quello di GESÙ e subito la donna pensa che COLUI che deve venire, il MESSIA, che pure i Samaritani aspettavano come un secondo MOSÈ, avrebbe spiegato tutte queste cose e lo dice a GESÙ. ED ecco la risposta folgorante di GESÙ. Ed ecco la risposta folgorante di GESÙ : "SONO IO, CHE TI PARLO". Ora la donna non sorride come quando GESÙ le parlava dell'acqua viva; ella è passata di sorpresa in sorpresa; non può tenere per sé un annuncio così grande; lascia la broccato piena d'acqua sul bordo del pozzo e corre al paese e grida a tutti di accorrere verso un uomo che..."MI HA DETTO TUTTO QUELLO …