Abuso di potere: vescovo spinse prete al suicidio?
"Troppo spesso, intorno al vescovo c'è una stretta cerchia di prelati e laici che hanno l'ultima parola," aveva scritto.
Foucauld era arrivato nel 2014 a Bois d'Arcy (diocesi di Versailles). Dotato di forte volontà, aveva rinnovato la parrocchia, ma aveva incontrato l'opposizione di cinque parrocchiani, che avevano gestito la parrocchia in precedenza. Questi hanno inviato lettere al vescovo, interrompevano le omelie di Foucauld, insultavano per strada gli appartenenti alla squadra pastorale. La cerchia intorno al vescovo li sosteneva.
L'avvocato di Foucauld ha coinvolto un mediatore professionista, che si è arreso dopo nove ore perché il vescovo negava l'esistenza di un problema. Foucauld aveva cominciato uno sciopero della fame, chiedendo un'ispezione.
Dopo venti giorni, il vescovo ha accettato L'ispezione (marzo/aprile 2021) si era conclusa accusando Foucauld di gravi problemi finanziari, senza darne prova. Nell'aprile 2021, il vescovo Crépy è subentrato a Versailles.
L'avvocato di Foucauld ha chiesto due volte un dibattito con gli ispettori, ricevendo solo rifiuti. Crépy non ha mai mostrato a Foucauld delle prove, anzi, ha deciso di distruggerle. Nel settembre 2021, Foucauld è stato rimosso dalla parrocchia.
Nel marzo 2022, Crépy ha accettato una mediazione finale con un avvocato, ammettendo in una lettera che "le affermazioni sul prete non sono supportate da prove" e che l'ispezione si era svolta in maniera contraria all'etica professionale. L'accordo era di pubblicare la lettera per riabilitare Foucauld.
Due mesi dopo, però, Crépy ha violato la promessa. Capendo che nessuno l'avrebbe più sostenuto, Foucauld si è suicidato. "È meglio un morto rispetto alla morte dell'istituzione," ha detto Caifa.
Philippe Benassaya, allora sindaco di Bois d' Arcy, ha chiamato Foucauld "amico" e "partner dinamico nella vita della comunità".
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