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Mese Mariano

LA VITA DEL BEATO ALANO DELLA RUPE
Restauratore della devozione e della celebre Confraternita del Santissimo Rosario. (p°16)


"Ma non è solo la rivelazione divina, che il beato Alano ha ricevuto, che ci ha confermato l'antica istituzione della Confraternita del Rosario da parte del nostro Padre San Domenico, suo primo Autore, ma anche il suo stesso libro sulla dignità del Rosario, capitolo II. della seconda parte, che dice che in alcuni vecchi documenti del nostro Convento di Gand nelle Fiandre, si parla di antichi monumenti, che comprovano questa verità, e che, in un altro libro, che lui ha intitolato, “Abregé du Rosaire”, e che è stato reso pubblico molto prima della sua morte, parla di diversi privilegi e Indulgenze, che vari Sommi Pontefici hanno concesso a coloro che hanno in uso questa preghiera divina: tra cui quelli che reciteranno il Rosario, avranno l'allentamento delle pene, o penitenze canoniche, in cui sarebbero incorsi per i loro peccati, quand’anche l'eccesso dei loro crimini avrebbe loro meritato sessantamila anni di Purgatorio: quella che viene chiamata l'Indulgenza di sessantamila anni.

Questa Indulgenza fu confermata nel 1488 da Papa Innocenzo VIII e oggi da Innocenzo XI di Santa Memoria.
Così si esprime il beato Alano:
“Di conseguenza, a questo divinissimo voto di suffragio non mancano le più grandi Indulgenze; infatti, vi si possono lucrare almeno sessantamila anni di Indulgenza, concessi per ogni Salterio offerto, dall'autorità di molti Sommi Pontefici”.

Questo è anche registrato e autorizzato nel libro anonimo del Rosario, che è stato reso pubblico nel 1489 da Gerard Leonis Librais di Anversa. Ecco i termini, trascritti dal VI. capitolo, di R. P. Hyacinthe Coquet, che l'aveva tra le mani:
“Chi dovesse dubitare di tale suprema abbondanza di Indulgenze, cioè di sessantamila anni, rifletta nella sua mente come grande fu l'autorità e la fama del beato Domenico, tra i Sommi Pontefici e i prelati della Chiesa, come pure si evince dalla sua Leggenda, e con quale fervore e con quale grado di devozione quel Salterio fu da lui predicato, e fu ricevuto da ogni popolo, anche dai massimi prelati della Chiesa, e allora, con l'aiuto della dolce Maria, cesserà ogni esitazione, ecc …”.

Si può giudicare da ciò, che non è una cosa campata in aria, e senza aver verificato le cose, che Papa Sisto V, confermando con una Bolla le Indulgenze e i Privilegi, che i suoi predecessori avevano dato ai Confratelli del Santo Rosario, mise Papa Urbano IV che era sulla sede apostolica nel 1261, e Papa Giovanni XXII tra quelli, che hanno concesso e che hanno confermato le Indulgenze e le grazie a coloro che si arruolano in questa Santa Società e adempiono ai suoi doveri. "

beatoalano.it/…_ALANO_DELLA_RUPE_Restauratore_della_devozione.pdf

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