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MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO

- Beato Alano della Rupe:

- Il Beato Alano vede in Visione la Beata Vergine Maria Assunta in Cielo.


- I. Il Rosario di Maria vince tutte le
macchinazioni e le immoralità del diavolo,
della carne e del mondo, poiché per mezzo
dell’Ave Maria, il Verbo di Dio venne nel
mondo e si fece Carne.
A tal proposito, San Gerolamo disse:
“A ragione Maria è Regina di tutti gli uomini,
perché, generando il Verbo di Dio, ha
rigenerato tutte le cose del mondo”.
Così il Versetto dell’Antifona
dell’Assunzione.

Il Novello Sposo di Maria, il giorno
della Festa della Beata Vergine Maria
Assunta nei Cieli, dopo aver ricevuto il
Celeste Sacramento, improvvisamente si
sentì attraversare i Cieli, e contemplò la
meravigliosa Assunzione della Vergine
Maria, nel momento in cui si stava
compiendo, quando Ella, a Gerusalemme,
tra gli Apostoli che la circondavano
tutt’intorno, rimase fissa in un’estasi
d’amore.

1. (Il Novello Sposo) vide l’Anima (diMaria SS.),
splendente sette volte più del
sole, che promanava dal Tempio del Suo
Corpo e si gettava con meravigliosa
prontezza tra le braccia del Figlio e Sposo
Gesù Cristo, alla presenza della Chiesa
trionfante, preceduta dal Coro degli Angeli
deputati alla custodia degli uomini.
Appena (Maria SS.) fu giunta alle porte
del Cielo, si udì la voce di Gesù: “Sollevate o
Porte i vostri frontali, alzatevi o Porte
Antiche; ed entrino il Re e la Regina della
Gloria” 328 : nello stesso tempo “entrava il
Signore forte e potente in battaglia”,
insieme alla Sposa, che si appoggiava al
Suo Sposo.

2. E proruppero i Gaudi del Cielo,
mentre le Schiere Celesti si facevano
incontro, e, piegando le ginocchia, con
un’inenarrabile armonia melodica,
acclamavano l’Ave Maria, che
accompagnava il Celestiale Trionfo tra la
venerazione, il giubilo e la magnificenza (di
tutto il Cielo).
Non si vedeva nessuna Creatura
Celeste senza Salterio-Rosario Musicale, e
si udiva solo risuonare l’Ave Maria, in una
dolcissima e incantevole melodia.

3. Ecco la descrizione:
FORMA DEL SALTERIO-ROSARIO

II. (Il Salterio-Rosario) era
paragonabile ad uno strumento musicale
immenso, ed era composto da 150 SalteriRosari,
ciascuno dei quali era composto,
ugualmente, da 150 canne; e in ciascuna
canna, risuonavano centocinquanta
inenarrabili melodie, così armonicamente
accordate, che nessuna musica la poteva
eguagliare.
San Michele Arcangelo dirigeva da
Musico, e, intorno a lui vi erano 150
concertisti, e, accanto ad essi, stava
l’Angelo Custode di Cristo, quando era
pellegrino (nel mondo).
Quel canto sembrava proprio elevare i
Cuori! (Il Novello) Sposo che li udiva, si
sentiva rapito dall’Amore incantevole di
Cristo e di Maria.

4. I Cori, poi, si alternavano in questo
modo: dopo che avevano cantato su quel
glorioso Salterio: “Ave Maria, Gratia plena,
Dominus Tecum”, rispondeva l’intera Corte
dei Cieli: “Benedicta Tu in mulieribus, et
Benedictus Fructus Ventris Tui Iesus
Christus”.
Pronunciato questo Nome,
ricominciava subito una nuova melodia, e
così di continuo: né mai si ripeteva lo stesso
significato e comprensione delle parole.
Sembrava che questo Salterio-Rosario
avesse avuto infusa l’infinita Sapienza di
Dio.

5. (Il Novello) Sposo, poi, sentì la sua
Guida che gli diceva: “Per mezzo di questa
Sentenza, tutto il mondo è stato redento, il
Re dei Cieli si è Incarnato, e sono state
riparate le rovine degli Angeli.
Per questo motivo gli Spiriti Angelici
risuoneranno in eterno, questo Cantico
Nuovo a Dio”.
Avvicinandosi, poi, tutti (gli Spiriti)
Celesti a Maria nelle diverse Schiere
(ciascuna delle quali non superava i 150 di
numero), ciascuno (Spirito Angelico) si
presentava a Lei con il proprio SalterioRosario.

6. Poiché (il Novello) Sposo era assai
stupito, uno dei presenti gli disse: “Di cosa
ti stupisci? Questo numero è Santissimo ed
è raffigurato nell’Arca di Noè, nel
Tabernacolo di Mosé, nel Tempio di
Salomone, che misteriosamente
possedevano misure con multipli di dieci:
così la misura del Nuovo Tempio, visto da
Ezechiele, così i Salmi di Davide usati ancor
oggi nella Chiesa, dal numero di 150,
ognuno dei quali profetizzava su Cristo e la
Madre di Cristo.
(Il Salterio-Rosario) infatti, è il Nuovo
Salterio che la SS. Trinità ha donato oggi
alla Chiesa, nel quale si elevano 150
preghiere di suffragio per gli uomini, sono
allietate le Creature Celesti ed è onorato
Dio.
Dio ha così voluto che tu, qui, potessi
ascoltare e vedere tali cose meravigliose,
affinché tu predichi a tutti, che queste (150)
preghiere sono graditissime a Dio.

III. (Così) predicherai: “Nel momento
assai critico del mondo urge il Rosario, a
causa dei mali che incalzano. Chiunque lo
prenderà in mano, troverà in esso forza e
sostegno: chi lo disdegnerà, sarà travolto
dai mali futuri. Una miserevole devastazione
sovrasta il mondo: ad essa solo il Rosario
Angelico, che come una volta recuperò il
mondo, anche ora può provvedere”.
Lo Sposo udì queste cose, e, volgendo
per caso gli occhi verso il mondo a lui
sottostante, vide tre scene catastrofiche
che si abbattevano (sul mondo).

1. Dal Settentrione scorgeva un Abisso
d’immensa profondità, dal quale si sollevava
fuoco e fumo nero, che portava
devastazione al mondo.
E si udì, allora, la voce di un’Aquila,
che volava e gridava: “Guai, guai alla carne
e al sangue, essi sono stati divorati dalle
fiamme, ed infuocano ora il mondo, che
arderà tutto”.

2. In una Regione diversa (il Novello
Sposo) scorgeva che un orribile preparativo
di Guerra si avvicinava e si avventava su
tutto il mondo con immensa strage, tra
tempeste, tuoni e fulmini improvvisi, che
sconvolgevano tutto il mondo.
E, tra queste vicende, una voce
bronzea di donna gridava: “Guai, guai, guai
al mondo a causa dei mali”. E gridava
anche: “Poiché non c’è più la Misericordia
nel mondo, non chiedere più Clemenza al
Cielo: di sicuro viene la Fine, viene la Fine”.

3. In un’altra regione, (il Novello
Sposo) scorgeva innumerevoli turbe di
demoni, che con tre flagelli facevano
precipitare quasi tutto il mondo nell’abisso
dell’Inferno spaventoso dalle 150 Fornaci,
oltre agli infiniti tormenti di ogni tipo.
Quale fragore ed orrore, da lì
proveniva! (Il Novello Sposo) venne a sapere
che quei tre flagelli erano dovuti ai tre mali
del mondo, alla Lussuria, all’Avarizia e alla
Superbia, e solo il Salterio-Rosario poteva
contrastarli.

IV. Allora il Re Gesù, dopo aver fatto
ascendere la Regina del Cielo al di sopra dei
Cori degli Angeli, così le disse: «Madre mia,
Vergine Sposa e Regina, è il momento di
presentare alla SS. Trinità i Tuoi Meriti per
essere venuta in soccorso al mondo.
Quelli che qui giungono dalla terra,
offrono i loro doni dei meriti alla SS. Trinità.
Sarò Io il Tuo Accompagnatore: stai per
ricevere in possesso, infatti, i Regni
Celesti”.
Così disse, e, dopo aver parlato, ecco
che il Novello Sposo vide subito davanti a lui
una (Visione) spettacolare:

LA VISIONE DEL SALTERIO-ROSARIO.

Apparvero quindici Regine grandiose e
ineguagliabili alle donne della terra: ed
intorno ad ognuna stavano le proprie
Damigelle.
1. Le prime cinque, insieme alle loro
cinquanta fanciulle, portavano tra le mani,
altrettante Rose di meravigliosa bellezza: si
vedevano scritte, a Lettere d’Oro, sulla
prima di esse: “Ave”, sulla seconda: “Maria”,
sulla terza: “Gratia”, sulla quarta: “Plena”,
sulla quinta: “Dominus”.

2. Le seconde cinque, insieme alle
seconde cinquanta fanciulle, portavano
cinque Gemme di grandissimo valore: sulla
prima di esse si vedeva inciso “Tecum”,
sulla seconda: “Benedicta”, sulla terza:
“Tu”, sulla quarta: “In mulieribus”, sulla
quinta: “Et Benedictus”.

3. Le ultime cinque, insieme alle altre
cinquanta fanciulle, portavano innanzi alla
Madre di Dio, cinque stelle. Sulla prima di
esse vi era: “Fructus”, sulla seconda:
“Ventris”, sulla terza: “Tui”, sulla quarta:
“Iesus”, sulla quinta: “Christus”.
Allora suo Figlio disse alla Madre:
“Dolcissima Madre e Sposa Carissima; Tre
sono i Sommi Imperi dei Cieli, e i Tre sono in
Unità: (l’Impero) del Padre, (l’Impero) del
Figlio e (l’Impero) dello Spirito Santo,
formati ciascuno da cinque Regni.
E’ giusto che tu sia la Regina dei Cieli,
non soltanto Alleata e Amica, come lo sono
tutti i Santi, ma anche Tu sia la Signora
degli Imperi. Coraggio: ecco a Te:”.

IL PRIMO: L’IMPERO DEL PADRE

V. Cinque sono i Regni, che formano
l’Impero del Padre:
1. la Paternità;
2. la Somiglianza;
3. la Sovranità;
4.l’Immortalità;
5. L’Universo Creato.
(Questo Impero) infondeva Timor di Dio
e Soggezione.
La Santa Vergine e Madre,
supplichevole, con molta umiltà,
presentatasi al Regno della Paternità di Dio
Onnipotente, disse: “Ave Padre, Essere degli
Esseri.
Ecco per Me e per tutti i Miei
(Rosarianti) offro questa Rosa, che mi venne
donata, quando fui generata dalla Tua
Grazia”.
In quel mentre, (Maria SS.), dalla mano
della prima Regina, ricevette una Rosa,
fregiata dell’iscrizione “Ave”, e la offrì al
Padre, per il Regno Imperiale della
Paternità.
Ricevuta la Rosa della Paternità, il
Padre disse: “Questa Rosa è degna e
gloriosa!
A motivo di essa, sarai per sempre
Regina del Regno del Padre, come Madre
unica di tutti gli Esseri. Poiché mediante
l’Ave hai generato Mio Figlio, il Creatore di
tutte le cose”.

Al (Novello) Sposo sembrava che
l’intera Corte Celeste scrivesse in un Libro
questa donazione (di Dio Padre), concessa a
Maria ed ai Suoi Salmodianti-Rosarianti.
II. Presentatasi a Dio, Re del Regno
dell’Unità, Maria offrì una Rosa e disse:
“Ave, o Re dei Viventi, ecco la Rosa della
Somiglianza infinita, dalla quale fai scaturire
tutte le cose; io, Maria, la offro per Me e per
i Miei (Rosarianti), come Tu sai e vuoi.
Ricevutala il Re (Dio Padre), disse: Tu
sarai la Regina Benedetta nel Regno della
mia Somiglianza. Voglio che la Somiglianza
di tutte le creature, siano sotto la tua
Potestà”.
III. (Maria SS.) si presentò a (Dio
Padre), Re del Regno della Sovranità,
offrendo una Rosa con (su scritto): “Gratia”,
e disse: “Ave o Benevolissimo Re: ecco
questo dono per Me e per i Miei Servi
Rosarianti. Spero ti sia gradita e accetta”.
A Lei, il Re (rispose): “Mi è gradita ed
accetta, e la accolgo. Sii tu la Regina della
mia Potestà: ogni Potestà in Cielo e in terra
ti sia sottomessa. Poiché tu hai generato il
Figlio della Potenza del Padre, e che è la
Grazia del mondo.
IV. (Maria SS.) fu presentata a (Dio) Re
del Regno dell’Immortalità, e supplice disse:
“Ricevi la Rosa “Plena” per Me e i Miei servi
(Rosarianti)”.
E a Lei il Re: “Tu, Madre della Pienezza
dell’Immortalità, a ricompensa del tuo
Merito, ricevi, o Regina, questo Regno
dell’Eternità”.
V. (Maria SS.), offrì allo stesso modo la
Rosa a (Dio Padre), Re del Regno
dell’Universo Creato.
Il Signore disse: “Ricevi, o Regina, il
Regno dell’Universo Creato, poiché ha
generato il Figlio Creatore”.
Dopo queste cose, indicibili furono i
Giubili (degli Spiriti Celesti).

IL SECONDO: L’IMPERO DEL FIGLIO

Fanno parte di questo Impero, i cinque
Regni, le Gioie che sono le Proprietà del
Figlio:
1. la Filiazione;
2. il Verbo;
3. la Sapienza;
4. la Redenzione;
5. la Provvidenza.
La Vergine che si doveva presentare ai
Re di questi Regni, seguiva umilissima la
Guida.
I. E così, dopo essersi rivolta con le
medesime parole, offrì a (Dio Figlio), Re
della Filiazione, per Sé e per i Suoi
(Rosarianti) la Gemma: “Tecum”, per il
Regno dei Figli di Dio.
II. Così pure, donò al Re (Dio Figlio) la
Gemma “Benedicta”, per il Regno del Verbo
Incarnato; e la Regina ricevette (il Regno).
III. Per il Regno della Sapienza, donò al
Re (Dio Figlio) la Gemma “Tu”, e divenne
Regina della Sapienza.
IV. Per il Regno della Redenzione, donò
(al Dio Figlio) la Gemma: “In Mulieribus”, e
divenne Regina della Sapienza.
V. Per il Regno della Provvidenza, donò
(al Dio Figlio) la Gemma: “Et Benedictus”, e
ne ricevette il Regno.
E, nuovamente, si udirono gli
inenarrabili Giubili degli (Spiriti) Celesti e
Meravigliose Lodi.

IL TERZO: L’IMPERO DELLO SPIRITO
(SANTO)


(Dio Spirito Santo) possiede
ugualmente cinque Regni, le Proprietà dello
Spirito Santo:
1. lo Spirito Santificatore;
2. i Doni;
3. l’Avvento;
4. la Bontà;
5. la Custodia.
I. Al Re Spirito Santo (Dio), (Maria SS.)
supplice offrì la Stella: “Fructus”.
E a Lei, il Re: “Amica carissima,
occupa il Regno di tutti gli Spiriti: su di essi,
sia fatta la Tua Volontà. Poiché hai
accettato di concepire (in Te) il Frutto dallo
Spirito Santo”.
II. A Lei, che offrì la Stella: “Ventris”,
per il Regno dei Doni, il Re (Spirito Santo
Dio) disse: “Sii Regina dei Doni di Dio; e a
nessuno sarà dato alcun Dono naturale,
morale, di grazia, e di gloria se Tu non
mediante Te, che sei Soccorritrice e
Mediatrice”.
III. A Lei, che offrì la Stella: “Tui”, per
il Regno dell’Avvento, il Re (Spirito Santo
Dio) disse: “Come per mezzo del tuo Seno
Benedetto sono stati dati al mondo tutti i
Beni: così mediante l’Avvento del Figlio in
Te, si è manifestata il più grande Avvento
del mio Soffio.
Perciò, Tu sarai Regina dell’Avvento
del Cielo e della terra, e nessun mutamento
avverrà senza Tuo consenso.
IV. A Lei, che offrì la Stella: “Gesù”, per
il Regno della Bontà, il Re disse: “Tu sarai
Regina della Bontà. Ed io a nessuno ne
comunicherò alcuna, senza la tua
Mediazione”.
V. A Lei, che offrì la Stella: “Cristo”,
per il Regno della Custodia, il Re disse:
“Senza di Te, nulla, sia (dell’ordine) della
natura, che della grazia, voglio che sia
custodito. Tu infatti, o Regina Immutabile,
hai generato il Salvatore del mondo”.
Dopo ciò, di nuovo, immensi gaudi.

ECCO ORA LA CONCLUSIONE

VI. Infine, (Maria SS) offrì Se Stessa
alla SS. Trinità per sé e per i Suoi servi
Salmodianti-Rosarianti.
E a Lei, Dio: “Dispongo e voglio che i
doni fatti a Te siano valevoli in eterno. Tu
sarai la Generosa Dispensatrice della SS.
Trinità. Con l’Assunzione e la Singolare
Glorificazione, Io sarò interamente in Te,
Tu sarai completamente trapiantata in Me.
Nulla negherò mai alla tua Volontà”.
E aggiunse: “Poiché Tu hai legato i 15
Doni ai Miei 10 Comandamenti, alle Mie
Singolari 10 Virtù contrarie ai 10 Vizi del
mondo, e alle 10 fattispecie della natura
(umana) da riparare: perciò Voglio che in
Cielo e in terra, con questo Numero (150) Tu
sia lodata nel Rosario”.

Alla fine, la Sposa (Maria SS.), rivoltasi
al (Novello) Sposo, disse: “Predica le cose
che hai visto e hai udito. Non aver alcun
timore: io sono con Te; aiuterò Te e tutti i
Miei Rosarianti.
Io castigherò coloro che si opporranno
a Te: andranno in rovina; come hai già
sperimentato e visto che molti sono
deceduti di cattiva morte."

(Beato Alano della Rupe o.p.
STORIA, RIVELAZIONI E VISIONI (DEL ROSARIO)
LIBRO SECONDO: CAPITOLO VIII )


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