Sesta epoca della Chiesa, Regno di Maria e Trionfo del Cuore Immacolato

Quale sarà la peculiarità della nuova epoca cristiana? Sotto qual segno sorgerà? Chi ne sarà il modello, l’ispiratore e la guida? E’ facile intuirlo, perché la risposta ce l’ha data la Madonna stessa a Fatima: «infine, il mio Cuore Immacolato trionferà». L’era futura sarà non solo genericamente cristiana ma anche specificamente mariana, realizzando socialmente il celebre motto ad Jesum per Mariam. Quasi tre secoli prima di pronunciarsi pubblicamente a Fatima, la Madonna si era pronunciata privatamente alla madre Mariana Torres Berriochoa, badessa del convento dell’Immacolata nella città di Quito, capitale dell’Equador. Nel messaggio consegnato alla veggente nella notte del 2 febbraio 1634, la Madonna (detta “del Buon Successo”) preannunciò una grave crisi della Chiesa, ma profetizzò anche una successiva riscossa e una vittoria finale:

«Eppure sarà quella la mia ora, l’ora in cui io, in maniera meravigliosa, »[1].

Molti santi, profeti, apostoli e dottori della Chiesa sostengono che la storia non si concluderà prima di culminare in un’epoca in cui il Redentore regnerà in modo eminente mediante la Madonna, allo scopo di manifestare la grandezza e la potenza di quella Immacolata destinata dalla Provvidenza a regnare come Regina e a «vincere tutte le eresie del mondo intero», come celebra la nota antifona mariana dell’VIII secolo[2]. Questo Regno di Cristo in Maria viene spesso chiamato, per sinèddoche, Regno di Maria. Esso sarà un Regno non solo spirituale e individuale ma anche materiale e sociale; la Madonna cioè governerà, da vera Regina, non solo le anime ma anche le società e i popoli[3]. Questo Regno sarà ovviamente temporaneo e imperfetto, ma talmente impregnato dello Spirito Santo da prefigurare quello, eterno e perfetto, che si realizzerà solo alla fine dei tempi nella “Gerusalemme celeste”. Insomma,

«la parola Regno di Maria esprime quell’ideale di sacralizzazione dell’ordine temporale, attraverso la mediazione di Maria, che non è altro che la civiltà cristiana sempre additata dai Pontefici come meta. (…) Il Regno di Maria sarà una civiltà sacrale perché ordinata fondamentalmente a Dio; la legge che regolerà i rapporti con Dio e fra gli uomini sarà quella della dipendenza, che troverà la sua espressione più alta nella “schiavitù d’amore” alla Ss.ma Vergine»[4].

Questa convinzione è confermata dall’insegnamento di alcuni Papi del nostro tempo, che hanno preannunciato l’avvento di questo Regno mariano. Vediamo alcune loro significative affermazioni:

Beato Pio IX: «Voglia [Maria], col suo validissimo patrocinio, far sì che la santa madre Chiesa cattolica, superata ogni difficoltà e dissipati tutti gli errori, prosperi e fiorisca ogni giorno di più presso tutte le genti e in tutti i luoghi, regni da un mare all’altro fino ai confini della terra e goda di ogni pace, tranquillità e libertà»[5]. «Con la costante e unanime preghiera, placata la divina giustizia, la Chiesa universale otterrà di poter finalmente vedere distrutte le forze infernali, sconfitti e annientati gli sforzi dell’umana malizia e riportate sulla Terra la pace e la giustizia»[6]. «Allontanata questa turbolentissima tempesta, dopo tante sciagure, la Sua [di Cristo] santa Chiesa possa respirare e godere in ogni parte della Terra la tanto desiderata pace e libertà, e riporti sui suoi nemici nuovi e più splendidi trionfi, e tutti gli erranti, illuminati dalla divina luce della sua grazia, ritornino dalla via dell’errore a quella della verità e della giustizia»[7].

Leone XIII: «Noi non dubitiamo che la Vergine, Madre di Dio e Madre nostra tenerissima, risponderà propizia ai voti ed alle preghiere elevatele da innumerevoli folle di cristiani. (…) Ah, se Ella schiacciasse ed annientasse le molte teste dell’empia idra che stende sempre più numerosi tentacoli sull’Europa intera! (…) Ah, se infine Ella affrettasse il ritorno degl’individui e delle società a Gesù Cristo!»[8] «Noi vediamo laggiù, nel lontano avvenire, un nuovo ordine di cose, e non conosciamo niente di più dolce del contemplare gl’innumerevoli benefici che ne saranno il naturale effetto»[9].

San Pio X: «O Vergine santissima, (…) accogliete le preghiere che, uniti con voi in un cuor solo, vi scongiuriamo di presentare al trono di Dio, perché non cediamo giammai alle insidie che ci vengono tese, così che tutti arriviamo al porto della salute, e dopo tanti pericoli la Chiesa e la società cristiana cantino ancora una volta l’inno della liberazione, della vittoria e della pace»[10].

Pio XI: «Ci sorregge la buona speranza che l’annuale festa di Cristo Re (…) spinga la società, com’è nel desiderio di tutti, a far ritorno all’amatissimo nostro Salvatore. E’ dovere dei cattolici l’accelerare e l’affrettare questo ritorno con la loro azione»[11].

Pio XII : «L’invocazione del Regno di Maria è (…) la voce della fede e della speranza cristiana, salde e forti delle promesse divine e degli aiuti inesauribili che questo impero di Maria ha diffuso per la salvezza dell’umanità. (…) Regnate, o Madre e Signora! Regnate sugl’individui e sulle famiglie, come sulle società e sulle nazioni, sulle assemblee dei potenti, sui consigli dei savi!»[12]. «Voi, inginocchiati ai piedi dell’Immacolata Regina, dovete essere disposti a non riposare, finché non La vedrete regnare sovrana su tutto e su tutti, dapprima in voi stessi, poi attorno a voi, nelle famiglie, nelle classi e gruppi sociali e in tutte le attività private e pubbliche»[13]. «Moltiplicate, diletti figli, le avanguardie sante di un esercito eroico la cui azione, se Dio vorrà, può preparare una vittoria e un trionfo oggi difficilmente immaginabili»[14].

Anche molti santi, veggenti e apostoli dell’età moderna hanno annunciato il futuro Regno di Maria. Vediamone alcuni:

San Luigi Grignion di Montfort : «Ben presto, l’Altissimo e la sua santa Madre plasmeranno santi così eccelsi, da superare in santità la maggior parte degli altri, di quanto i cedri del Libano sorpassano gli alberelli. (…) Con una mano essi combatteranno, rovesceranno e schiacceranno gli eretici con le loro eresie, gli scismatici con i loro scismi, gl’idolatri con le loro idolatrie e i peccatori con le loro empietà; con l’altra mano essi edificheranno il Tempio del vero Salomone e la mistica Città di Dio. (…) Con le loro parole e i loro esempi, essi condurranno tutto il mondo alla vera devozione mariana; questo attirerà su di loro molti nemici, ma anche molte vittorie e glorie per il solo Dio. (…) Essi saranno i veri apostoli degli ultimi tempi; a loro il Signore delle potestà concederà la parola e la forza per operare meraviglie e ottenere gloriose vittorie sui suoi nemici»[15].

Card. Edouard Pie : «E’ destino di Maria quello di essere un’aurora divina nell’ordine terreno e storico. Questa nuova glorificazione della Madre dovrà dunque essere il preludio di una nuova glorificazione del Figlio, cioè di una magnifica estensione del suo Regno, di una messe più abbondante di santi, di una più ampia libertà riconosciuta alla Chiesa, di un aumento di onore e di potere per la Santa Sede, e infine di un periodo glorioso e insieme prospero per l’umana famiglia di Dio»[16].

Dom Prosper Guéranger: «Oggi, proprio perché il male è al suo culmine, perché tutte le verità, i doveri e i diritti sono minacciati da un naufragio universale, abbiamo ragione di credere che Dio e la sua Chiesa trionferanno ancora un’ultima volta. Dobbiamo ammetterlo: c’è motivo di attendersi una grande e solenne vittoria, ed è per questo che ci pare che Nostro Signore ne abbia riservato tutto l’onore a Maria. (…) Quando i tempi saranno venuti, Maria, quale serena e pacifica Stella del mare, si leverà su questo mare di tempeste politiche; e le onde tumultuose, stupite di riflettere il suo dolce splendore, ritorneranno calme e sottomesse. Allora un’universale voce di riconoscenza si leverà verso Colei che, ancora una volta, sarà apparsa come segno di pace dopo un nuovo diluvio»[17].

San Luigi Orione: «Una grande epoca sta per venire! Avremo novos coelos et novam terram! La società restaurata in Cristo ricomparirà più giovane e più brillante, ricomparirà rianimata, rinnovata e guidata dalla Chiesa. Il Cattolicesimo, pieno di divina verità, di carità, di giovinezza, di forza soprannaturale, si leverà nel mondo e si metterà alla testa del secolo rinascente per condurlo all’onestà, alla fede, alla felicità, alla salvezza»[18].

San Massimiliano Kolbe: «Viviamo in un’epoca che potrebbe essere chiamata l’inizio dell’era dell’Immacolata. (…) Quando l’Immacolata diventerà la Regina del mondo intero, allora la Terra diventerà un paradiso: non quello utopistico comunista, ma quello vero, per quanto è possibile sulla Terra. La pace e la felicità entreranno nelle famiglie, nelle città, nei villaggi e nelle nazioni dell’intera società umana»[19].

Com’è noto, è nella speranza e in favore dell’avvento del Regno di Maria che ha vissuto e operato, lungo l’intero XX secolo, il prof. Plinio Corrêa de Oliveira, fondatore della T.F.P. brasiliana e protagonista di tante battaglie cristiane nel mondo. Ci sembra importante e consolatorio riportare qualche suo passo in cui delinea con lucidità e precisione il futuro trionfo della Chiesa:

«Il Regno di Maria [sarà] cioè un’epoca storica di fede e di virtù, che verrà inaugurata da una vittoria spettacolare della Madonna sulla Rivoluzione. In quest’epoca, il demonio verrà scacciato e la Madonna regnerà sull’umanità attraverso le istituzioni che avrà scelto allo scopo. (…) Il Regno di Maria sarà dunque un’epoca nella quale l’unione delle anime con la Madonna raggiungerà una intensità senza precedenti nella storia, fatta eccezione – è chiaro – di casi individuali»[20]. «Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria che mai potrà essere, se non il Regno della Beatissima Vergine profetizzato da san Luigi Grignion di Montfort? E questo Regno che mai potrà essere, se non quell’epoca di virtù in cui l’umanità, riconciliata con Dio nel grembo della Chiesa, vivrà sulla terra secondo la Legge, preparandosi per le glorie del Cielo?»[21]. «Oltre la tristezza e le punizioni, sommamente probabili, verso le quali avanziamo, abbiamo davanti a noi le luci sacrali dell’alba del Regno di Maria. (…) E’ una prospettiva grandiosa di universale vittoria del Cuore regale e materno della Santissima Vergine. Avanziamo verso la civiltà cattolica, che potrà nascere dalle rovine del mondo moderno, come dalle rovine del mondo romano è nata la civiltà medioevale. Avanziamo verso la conquista di questo ideale, con quel coraggio, perseveranza e decisione di affrontare e vincere tutti gli ostacoli, con cui i crociati marciavano verso Gerusalemme»[22].

Note:
[1] L. Cadena y Almeida, Madera para esculpir la imagen de una santa, Quito 1987.
[2] Cfr. R. Laurentin, Maria chiave del mistero cristiano, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, pp. 137-147.
[3] Sulle basi storico-teologiche della regalità di Maria, cfr. il saggio di B. Gherardini, Sta la Regina alla tua destra, Vivere In, Roma 2002.
[4] R. de Mattei, Il crociato del secolo XX: Plinio Corrêa de Oliveira, p. 333.
[5] Beato Pio IX, Ineffabilis Deus, bolla dell’8-12-1854.
[6] Beato Pio IX, Saepe, venerabiles fratres, enciclica del 5-8-1871.
[7] Beato Pio IX, Quanto conficiamur moerore, enciclica del 10-8-1863.
[8] Leone XIII, Lettera apostolica Parta humano generi, dell’8-9-1901.
[9] Leone XIII, Enciclica Praeclara, del 20-6-1894.
[10] San Pio X, Orazione per il 50° anniversario della definizione della Immacolata Concezione (8-9-1903).
[11] Pio XI, enciclica Quas primas, dell’11-12-1925.
[12] Pio XII, discorso del 1-11-1954.
[13] Pio XII, messaggio del 7-9-1954 al Congresso mariano del Brasile.
[14] Pio XII, discorso del 18-2-1958.
[15] San L. Grignion di Montfort, Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, §§ 1, 47-48 e 58.
[16] Cfr. H. Delassus S.J., Il problema dell’ora presente, cit., vol. II, p. 153.
[17] Cfr. H. Delassus S.J., La mission posthume de sainte Jeanne d’Arc, Ed. Sainte Jeanne d'Arc, Villegenon 1980, pp. 503-504.
[18] San L. Orione, lettera del 3 luglio 1936.
[19] Cfr. A. Ricciardi, San Massimiliano Maria Kolbe, Postulazione dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, Roma 1984, p. 288. Si noti che Kolbe operò esplicitamente per «l’avvento del Regno sociale dell’Immnacolata» (ivi, p. 408).
[20] P. Corrêa de Oliveira, La devozione mariana e l’apostolato contro-rivoluzionario, su “Cristianità”, n. 8, nov.-dic. 1974, p. 6.
[21] P. Corrêa de Oliveira, Hodie in terra canunt angeli, su “Catolicismo”, n. 84, dicembre 1957.
[22] P. Corrêa de Oliveira, La crociata del secolo XX, su “Cristianità”, n. 7, sett.-ott. 1974, p. 4.

Estratto da:

G. Vignelli, Fine del mondo o avvento del Regno di Maria?, Fede & Cultura, Verona 2013.
Massimo M.I.
Sembra che non si può nominare i mippe anni del regno di Cristo e di Maria per non passare da millenaristi eppure :
Ap 20:2 Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni;
Ap 20:3 lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà …Altro
Sembra che non si può nominare i mippe anni del regno di Cristo e di Maria per non passare da millenaristi eppure :
Ap 20:2 Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni;

Ap 20:3 lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni. Dopo questi dovrà essere sciolto per un po' di tempo.

Ap 20:4 Poi vidi alcuni troni e a quelli che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non ne avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni

Ap 20:6 Beati e santi coloro che prendon parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni.

Ap 20:7 Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere
fasoms
Anche Maria Valtorta (Gesù mediante la Valtorta) preconizza questo Tempo (in particolare nei quaderni del 1943)