Irapuato
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La Festa del Giorno 02 Febbraio 2020, Presentazione del Signore al Tempio. preghiamoinsieme Presentazione del Signore Titolo: Candelora Ricorrenza: 02 febbraio Tipologia: Festa «Ora puoi lasciare,…Altro
La Festa del Giorno 02 Febbraio 2020, Presentazione del Signore al Tempio.
preghiamoinsieme Presentazione del Signore
Titolo: Candelora
Ricorrenza: 02 febbraio
Tipologia: Festa
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele» (Luca 2, 29-31).
Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l'esempio della più perfetta ubbidienza.
Iddio nell'Antico Testamento aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell'Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei. Un'altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la …Altro
Irapuato
✍️ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,22-40.
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. …Altro
✍️ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 2,22-40.
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;
e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele;
lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge,
lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza,
era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.
Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret.
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

Traduzione liturgica della Bibbia

Beato Guerrico d'Igny (ca 1080-1157)

abate cistercense
1° discorso sulla Purificazione; cfr SC 166

"Simeone prese il bambino tra le braccia e benedisse Dio"
"Siate pronti, ... con le lucerne accese" (Lc 12,35). (...) Mostriamo così, con questo segno visibile, la gioia che condividiamo con Simeone, che porta nelle sue mani la luce del mondo. (...) Siamo ardenti nella devozione e raggianti per le azioni e con Simeone porteremo Cristo fra le braccia. (...) Oggi la Chiesa ha questa bella abitudine, di farci portare delle candele. (...) Chi dunque oggi, tenendo la candela accesa fra le mani non si ricorda del beato vegliardo? In quel giorno prese tra le braccia Gesù, il Verbo presente nella carne, come la luce nella cera, e disse che era lui "la luce destinata a illuminare le genti". Simeone era certamente anche lui "una lucerna accesa" che rendeva "testimonianza alla luce (Gv 5,35; 1,7). Era per questo che era venuto al Tempio, condotto dallo Spirito di cui era colmo, per "ricordare, Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio" (Sal 48,10). O vegliardo raggiante di pace, tu non portavi solo la luce nelle tue mani, ne eri penetrato. Eri così ben illuminato da Cristo che vedevi in anticipo come egli avrebbe illuminato le genti (...), come sarebbe stata splendente oggi la nostra fede. Rallegrati ora, santo vegliardo, guarda oggi quanto avevi intravisto in anticipo: si sono dissipate le tenebre del mondo; "Cammineranno i popoli alla tua luce"; "Tutta la terra è piena della sua gloria" (Is 60,3; 6,3).