Danilo Quinto
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Galantino, Salvini e il decreto sicurezza - Danilo Quinto - 23 settembre 2018

Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale uscente della Cei e presidente dell'Apsa, prende le difese del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che coinvolge oltre 400 Comuni. In vista del varo del decreto sicurezza da parte del Governo, afferma: "Mettere da parte atteggiamenti curvaioli che non ci fanno percepire il senso della realtà". (hwww.repubblica.it/…/migranti_galant…)

Continua ad intervenire a gamba tesa su questioni politiche che non competono nè a lui come persona, nè alla Cei, nè alla Chiesa. Il governo della questione migratoria spetta alle decisioni degli italiani, che si sono espressi con il voto ed hanno dato mandato a Matteo Salvini di operare. Punto. E' illegittimo, arbitrario e supponente indicare vie diverse da quelle individuate dal Ministro dell'Interno, che nonostante l'odio che l’establishment gli ha scatenato contro, sta operando come nessun altro Ministro di questo Paese ha mai fatto non solo negli ultimi anni, ma nell'intera storia della Repubblica. Realizzando quello che dice e mantenendo la parola data. Finalmente!
Caro Galantino, gli italiani non vogliono una società meticcia. Non vogliono che nelle loro città vaghino 700.000 clandestini che credono di essere i padroni del territorio. Non vogliono che le femmine italiane (mentre sempre più uomini vanno all’estero ogni anno per lavoro o per ragioni di studio) siano alla mercè - senza alcuna protezione - di coloro che, in base al loro credo religioso, considerano la donna un soggetto inferiore. Non vogliono sbarchi sul loro territorio nè attraversamenti dei loro confini. Non vogliono che i musulmani costruiscano ancora moschee e che la Chiesa - com'è avvenuto in molte città - fornisca per quest'obiettivo terreni di sua proprietà. Non vogliono che Stati musulmani investano in Italia per rafforzare enclavi nelle nostre città, attorno alle moschee. Non vogliono pregare insieme ai musulmani, come invitano a fare molti Vescovi, perchè sanno - anche se in pochi glielo dicono - che Maometto era un guerrafondaio e un poligamo, non ha nulla in comune con Nostro Signore Gesù Cristo, che si è immolato in Croce per salvare i Suoi amici che Gli rimangono fedeli dal peccato originale e farli vivere per sempre con Lui nel Paradiso. Non vogliono sottomettersi ai diktat dell'Unione europea e non vogliono chiedere nulla a quest'Europa, che non li rappresenta, non li protegge e li costringe da anni alla miseria, garantendo alle elites il potere di determinare il destino di interi popoli. Non vogliono dimenticare secoli e secoli di aggressioni e guerre di conquista scatenate sul territorio europeo da parte dell’Islam.
Gli italiani vogliono che il loro Paese, per il quale hanno lavorato, si sono sacrificati, hanno combattuto, torni ad essere un Paese libero da quella feroce ideologia comunista che per alcuni decenni - avvalendosi di complicità inaspettate presenti nella Chiesa - ha annientato le coscienze, ha occupato i mezzi di comunicazione, la Scuola, l'Università, le aule di giustizia, le banche, l'intero sistema economico e finanziario e che ora vuole consegnare la storia di questo Paese - per raccattare qualche voto in più e in nome di un buonismo d'accatto - a fette di popolazione estranee alla nostra cultura, alla nostra tradizione e alla nostra civiltà.
Questo è quanto, mons. Galantino. Poi, se non basta, legga il Vangelo e la Sacra Scrittura e si accorgerà - forse - che le opere di misericordia corporale non valgono nulla senza le opere di misericordia spirituale. Cristo, dopo il discorso delle Beatitudini, non moltiplica pani e pesci solo perchè le migliaia di persone che L’hanno ascoltato - come Gli dicono i discepoli - hanno fame (a Cristo non interessa perseguire la giustizia sociale, perchè sa che la povertà c’era prima di Lui e ci sarebbe stata dopo di Lui, come le guerre, le malattie e quant’altro deriva dal peccato originale), ma perchè vuole compiere un miracolo grandioso e farsi riconoscere come Figlio di Dio ed elevare l’uomo a considerare la dimensione per cui è stato creato a immagine e somiglianza di Dio: quella soprannaturale. Ciascuno di noi ha tutti i suoi capelli già contati in testa e se Dio dà da mangiare ai passeri, vuole che non s’interessi delle persone che Egli ama? Se la Nuova Chiesa s’interessa solo delle opere di misericordia corporale non vale nulla, perchè non svolge il compito divino per cui è stata istituita. Per salvare le vostre anime e per tornare ad essere credibili (se mai Dio vi darà questa possibilità) seguite la parola di Cristo, che disse: "andate e ammaestrate tutte le genti". Chiedete la conversione. Se non volete farlo - cioè, se non volete fare quello che Cristo vi chiede - tacete. Non vi resterà che pregare - da soli - per la vostra anima.